una favola al contrario... la principessa nel castello in realta è malvagia ... ed appena il principe è arrivato è stato cotto al forno (ma in fondo non aveva poi un cosi buon sapore) ... il cavallo attendera invano il suo ritorno...
dubito fortemente che questo sia il tuo pensiero... ma sicuramente l'immagine è molto suggestiva e (se vogliamo) un po forte, nel senso che da, seriamente, l'idea dell'infrangersi dei sogni di bambina...forse costretta, suo malgrado, a crescere troppo in fretta...
un salutone Annamaria, mi piace moltissimo
Caspita !!! Genere e realizzazione fantastici . . . la capacità di un inizio e una fine in una sola immagine . . . piano piano ti stò capendo sempre meglio !!
Il tuo pensiero mi trasmette che questo è un gioiello a tal punto "spaventoso" che devo assolutamente evitare di attendere e devo segnalarlo subito.
Complimenti grandi Angyi.
un caro saluto da saro
ciao Annamaria, la sto guardando da ieri, i quattro elementi principali dello scatto, la torre il cavallo la bambina e l'atmosfera, mi portano alla fiaba di Raperonzolo, ma non sono ancora riuscito a trovare il tuo messaggio, non demordo, ciao
Antonio
ciao a tutti, scusate il ritardo:-)
intanto grazie per aver prestato attenzione a questa mal riuscita rappresentazione (visto i commenti)
in realtà la mia visione è stata molto più semplice, capisco però che il castello ha fuorviato il significato...Questa ragazza era parte di un gruppetto di giovinette al carnevale (infatti ho tolto i coriandoli dai capelli che nulla avevano a che vedere) mi ha colpito molto questa espressione e sapevo che l'avrei usata per qualche collage...ho voluto rappresentare l'animo turbolento e addirittura sadico di molti giovani d'oggi che (a mio parere) inconsciamente desiderano la serenità e la pace dell'anima. Il cavallo che pascola sul prato e il castello mi hanno riportato ha tempi remoti, incontaminati dalle brutture del nostro tempo ( come direbbe Gaber: Questi nostri tempi di sconvolgimenti) anche se nei castelli un tempo succedeva di tutto...a me è servito solo come riferimento al passato che con il cavallo mi hanno dato un senso di quiete...purtroppo (sbagliando) l'ho vista così:-))
Scusate se forse non sono stata esaustiva ma non mi raccapezzo con le parole:-))
grazie ancora a tutti e buona giornata
dubito fortemente che questo sia il tuo pensiero... ma sicuramente l'immagine è molto suggestiva e (se vogliamo) un po forte, nel senso che da, seriamente, l'idea dell'infrangersi dei sogni di bambina...forse costretta, suo malgrado, a crescere troppo in fretta...
un salutone Annamaria, mi piace moltissimo
Un caro saluto, Francesco.
Complimenti grandi Angyi.
un caro saluto da saro
Antonio
intanto grazie per aver prestato attenzione a questa mal riuscita rappresentazione (visto i commenti)
in realtà la mia visione è stata molto più semplice, capisco però che il castello ha fuorviato il significato...Questa ragazza era parte di un gruppetto di giovinette al carnevale (infatti ho tolto i coriandoli dai capelli che nulla avevano a che vedere) mi ha colpito molto questa espressione e sapevo che l'avrei usata per qualche collage...ho voluto rappresentare l'animo turbolento e addirittura sadico di molti giovani d'oggi che (a mio parere) inconsciamente desiderano la serenità e la pace dell'anima. Il cavallo che pascola sul prato e il castello mi hanno riportato ha tempi remoti, incontaminati dalle brutture del nostro tempo ( come direbbe Gaber: Questi nostri tempi di sconvolgimenti) anche se nei castelli un tempo succedeva di tutto...a me è servito solo come riferimento al passato che con il cavallo mi hanno dato un senso di quiete...purtroppo (sbagliando) l'ho vista così:-))
Scusate se forse non sono stata esaustiva ma non mi raccapezzo con le parole:-))
grazie ancora a tutti e buona giornata
annamaria