Informazioni File |
Nome file: | Post_muto.jpg |
Nome Album: | angelo trapani / People 2 |
Dimensione file: | 474 KB |
Aggiunto il: | Gen 16, 2023 |
Dimensioni: | 683 x 1024 pixels |
Visto: | 51 volte |
FNumber: | f 4 |
ISO: | 100 |
Lunghezza Focale: | 16 mm |
Modello: | ILCE-6500 |
Tempo d'esposizione: | 1/80 sec |
URL: | http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-168600 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
Scusate lo sfogo
Marco, ci sono le persone oneste, per fortuna tante, a rappresentare la limpidezza e la trasparenza. Il guaio è che queste ricoprono ruoli marginali nella nostra società e nelle nostre istituzioni. Siamo, e continuiamo ad essere, in mano a quei pochi che rappresentano l'altra faccia di tutto questo. Esattamente gli stessi che Falcone, Borsellino e tanti altri hanno purtroppo combattuto invano.
Vi ringrazio e vi auguro buona giornata.
Chiedo scusa allo staff per la parolaccia, mi ero infervorato :) , grazie per averla omessa.
Poi, dopo trent'anni festeggi per aver un mafioso che sta praticamente solo aspettando di morire.
A me fanno ridere coloro oggi festeggiano, a partire dal capo dello stato, di quello stato complice da sempre.
"I nuovi capi sembrano tutti Al Capone tutti vestiti con lo stesso gessato,
E con l'esercito dei salvatori escono dalle banche entrano nei ministeri."
(Credici - Cristiano De Andrè)
Non credo affatto che le istituzioni, nel loro insieme, siano tutte colluse con la Mafia anche se livelli di compromissione (ma quanti e quali?) sono certamente possibili.
Una cosa però vedo dimenticata nei commenti precedenti: come può accadere che una intera comunità isolana non riesca ad uscire da una situazione (forse comprensibile?) di paura, costituendo così un ambito protettivo (o colluso) con questo fenomeno di criminalità organizzata. Non si può parlare di potere mafioso, senza anche parlare di attendismo, complicità , forse anche di ignavia e soprattutto (purtroppo) di diffusa paura...
Le teorie complottiate abbondano, (ma nei secoli viene sempre messa in giro la teoria di un maligno o di una setta che complottano, per confondere le situazioni) ma le svolte nella storia delle società le hanno create (quasi sempre) le ribellioni delle coscienze intraprendenti del popolo, se veramente si vogliono cambiare le cose.
Resto comunque dell'idea che si è trattato di una farsa, che non è una vittoria... ed anzi, ha l'amaro sapore della sconfitta.
@ Angelo: c'è molta verità in quel che dici: la paura, le intimidazioni, la violenza, le prevaricazioni. Ma anche l'ignavia, la collusione, hanno giocato e giocano un ruolo determinante. La c.d. mafia è notevolmente cambiata, come previsto da Giovanni Falcone. Oggi non è più la mafia delle stragi e degli anni di piombo. La mafia non spara più, non fa esploidere le bombe. Piuttosto dirige dagli alti livelli tutti gli spazi che gli si sono lasciati... tanti, troppi. Esiste anche una mafia dell'antimafia, giusto per non farci mancare niente. Ormai il livello di penetrazione nella società come nelle istituzioni è tale che non è più possibile distinguerla, come si faceva un tempo. Purtroppo, caro Angelo, e lo dico da siciliano, non è una partita che possiamo giocare da soli. Non più. E' troppo tardi per questo. E lo dico con grande amarezza. Io mi sento tradito, come tutte le persone oneste di questo paese.
Non provavo questo senso di sconforto da quando il dott Caponnetto pronunciò queste parole ▶ Le parole di Antonino Caponnetto
Non abbiamo imparato niente :-(