Le tue immagini sono spesso sul filo dell'eccessivo, ma siccome sei pur sempre Saro sai quando fermarti.
Mi riferisco per questa al bianco e nero molto forte, ma anche molto appropriato al soggetto.
Felice
caspita... quella luce sembra suggerire che il fantasma sia venuto giù da cielo.Un fantasma fuori dai soliti canoni ma pur sempre un fantasma. Bel colpo carissimo Saro! complimenti!
Angelo
Mi sembra che la visione di Paola ci stia ottimamente, pure io ci vedo una macchina attempata ma ancora florida e pimpante... :) Insomma horror con un pizzico di (black)humour... Da segnalare senza esitazioni, ciao!
L'idea compositiva è la cosa che mi colpisce di più in questa foto. Lo spazio occupato nel frame da questa splendida macchina, la centralità , e la marcata elaborazione (leggerissima solarizzazione?) non possono non stupire. I raggi di sole filtrano tra le nuvole e si posano dolcemente sull'auto così come si farebbe in un set fotografico con una luce spot dedicata al miglioramento di una cosa già bella.
Compliments!
l'avrei riconosciuta tra mille :)
Saper fondere tecnica e messaggio... sei inconfondibilmente AUTOREVOLE.
un abbraccio
P.S. una bel ghost che non spaventa, ma porta la memoria
Splendida Saro, uno scatto che immagino come una locandina di un film o la copertina di un cd di musica country. La postproduzione è veramente splendida. Vorrei sapere dove vai a pescare situazioni come queste immagino in posti sperduti. Complimenti e un saluto, Lele.
Considero questo lavoro una delle mie cose più riuscite degli ultimi tempi
e sono felice che pure a voi sia così tanto piaciuto.
Speravamo, l'auto ed io, di farvi paura, ma non ci siamo riusciti ;-))
In compenso il fantasma, forse venuto dal cielo e forse no,
ha suscitato il vostro interesse e lo avete piuttosto apprezzato.
Ringrazio dunque ciascuno di voi per le vostre parole ed un grazie extra a chi ha pure segnalato :-))
Non ho difficltà a dire che per ottenere questo risultato
ho dovuto attraversare una post produzione lunga e laboriosa che,
non essendo io tra i più dotati dei Micromissini che maneggiano PS,
mi ha richiesto quasi una intera giornata di lavoro.
Speravo dunque che questo lavoro finale avesse successo e
vi dirò che il vostro vasto gradimento mi ricompensa pienamente della fatica.
Come molti di voi avete intuito,
non mi è stato facile "dosare" il nero, che volevo notevole,
ma sapevo non doveva essere eccessivo,
nel qual caso avrei rovinato tutto!
Quella che può sembrare una leggerà solarizzazione Francesco
è un volutamente eccessivo uso di "maschere",
seguito dallo scurire tramite la funzione "curve".
Riguardo dove,
rispondo a Lele ed a quanti siete curiosi di saperlo,
facendo riferimento al mio ultimo post.
In America esistono luoghi che da noi sono del tutto scomparsi:
i luoghi integri del passato, spesso pure lontani dalle rotte civilizzate.
Tanto è vasto, esteso il paese che vi sono ancora delle
località molto remote e difficili da raggiungere,
lasciate pressocchè intatte dal trasorrere dei decenni.
Località abbandonate dove ogni oggetto è rimasto al suo posto.
Va detto per completezza che tra questi "siti archeologici"
relativamente moderni, almeno rispetto al nostro concetto europeo di archeologia,
ve ne sono di quelli totalmente lasciati al proprio destino.
Altri dove si fotografa senza toccare.
In molti casi attraverso i vetri delle finestre sigillate,
ripulendo col palmo della mano la sporcizia incrostata sui vetri.
Sono le ghost town.
Le città fantasma.
Spesso vecchie cittadine minerarie del Far West,
divenute popolose e famose nell'arco di pochi anni,
grazie alla scoperta dei minerali preziosi,
per poi essere abbandonate pochi anni dopo,
con la rapida scomparsa del filone d'oro o di argento.
Con il progetto in testa di documentare,
almeno per quanto possibile nel nostro piccolo,
questa vasta ricchezza culturale (e per noi fotografica),
prima di partire per il nostro ultimo viaggio in Usa,
abbiamo fatto una lunga ricerca in rete
allo scopo di individuare tali luoghi negli Stati lungo il nostro cammino.
Bodie in California è una di queste località .
Ancora grazie a tutti e salutissimi,
saro
P.S. Permettetemi un saluto particolare a Marco Millotti Elfo,
il cui raro passaggio su MM mi onora!
il modello dell'auto non è lo stesso ma questo scatto mi porta alla mente il film "The Car" o Christine, l'auto infernale, sicuramente per la durezza e drammaticità del bianco e nero che rende il tutto molto tetro.
E se la consistenza delle lamiere è quella che si percepisce dalla foto, credo che questo spettacolo di macchina resterà lì ancora per moooolto tempo!!! :)
Un caro saluto
Reno.
visto oggi dall'ufficio, come sempre di nascosto, dal telefono ... non potevo mancare sotto questo spettacolo ... questo scheletro, perfettamente intonato con lo sfondo, racconta ... racconta storie, tempeste e sole cocente .. il punto di ripresa ne valorizza tantissimo la forma e lo rende quasi un colosso ... quasi un guardiano del posto .. silenzioso ma attento...
il cielo non fa che rafforzare questa sensazione... minaccioso ed apocalittico con i raggi che fanno da corona alla balise, a sottolinearne la gloria ...
il bianco e nero drammaticissimo evidenzia sia la forza del buio delle nuvole che quella della luce impietosa che arroventa le lamiere ...
si potrebbe rimanere ore ad osservarla fin nel dettaglio piu minuto ..
è una grande foto e mi permetto di segnalarla
davvero complimenti Saro ...
Quando parlavo dei Micromossini bravi con PS mi riferivo infatti a quelli come te caro Nicola ;-)
Io lavoro ancora con la manovella e mi occorre una giornata intera ;-)
Christine, la macchina infernale (1983), è stata certamente una sua discendente.
Questa Reno è molto più vecchia, apparentemente morta ma pronta a resuscitare!!! ;-))
E' un modello degli anni trenta di cui non sono riuscito a risalire alla marca e lo spessore della lamiera, come tu e Simone avete ben intuito, è ancora considerevole.
Solo il cielo sa (o forse dovrei dire gli inferi)
a quante insidie della natura ha resistito nei suoi circa 80 anni di vita!
Sento il bisogno di rivolgere i miei complimenti a te Simone
per l'efficacia con cui hai realizzato lo "script" di questa scena.
Come ho avuto modo di dirti già in pasato, ammiro la tua capacità di immedesimarti all'interno di una foto.
Un grazie di avermi fatto visita a voi tre
e grazie pure Simone per la gradita segnlazione.
Imponente e potente ! Il tempo che hai impiegato per aspettare quei fasci di luce , ti ha dato sicuramente merito ! Grande saroooo . Abbraccione .
g t .
e chi ti supera Saro sei fantastico! non l'ho mai detto di una foto ma questa ne farei una gigantografia da mettere in casa e dato che incute un certo timore, chissà che le persone non gradite si squaglino:-DDDD
ciao angy
come al solito hai "costruito" visivamente un'immagine che attira, ottimo il ghost-pachiderma così estremizzato. E che dire di quel "barbaglio di luce" (Montale) che sembra renderlo anche spiritualmente eletto?
Orpo Gio che pertica poetica che ha estratto ;-) In effetti il tuo commento non fa una grinza, approfitto per salutare tutti. Un abbraccio assembleare.
Oggi è stata una giornata no-internet e
dunque mi scuso del ritardo con cui ringrazio i miei "segnalatori" e
tutti quanti avete apprezzato questo mio lavoro.
Un grazie doppio a chi è tornato a farmi nuovamente visita ed
a Gio per le interessanti considerazioni
...con relatvio imprimatur di Enrico.
Cari saluti a tutti!
saro
P.S.
Vuoi dire Marco che il motore era truccato ;-)
Sto ancora facendo ricerche per capire che auto sia :-)
Una scelta compositiva che valorizza la presenza di questa auto abbandonata, ma che ancora rivendica la sua essenza. Mi colpisce molto anche il fascio di luce che la illumina dall'alto. Un caro saluto, Valeria.
Appena vista ho capito che sarebbe stata una sfida.
Non potevo non trarne una foto che mi desse soddisfazione
e quindi glielo messa proprio tutta.
Grazie Valeria di averla gradita.
Un caro saluto!
Saro
Per gli amici che a suo tempo erano curiosi
di sapere che tipo di auto fosse questa,
finalmente (e credetemi ho dovuto fare una lunga ricerca)
ve lo posso comunicare:
Mi riferisco per questa al bianco e nero molto forte, ma anche molto appropriato al soggetto.
Felice
Angelo
Complimenti !
Un saluto,Marco
Compliments!
Saper fondere tecnica e messaggio... sei inconfondibilmente AUTOREVOLE.
un abbraccio
P.S. una bel ghost che non spaventa, ma porta la memoria
Considero questo lavoro una delle mie cose più riuscite degli ultimi tempi
e sono felice che pure a voi sia così tanto piaciuto.
Speravamo, l'auto ed io, di farvi paura, ma non ci siamo riusciti ;-))
In compenso il fantasma, forse venuto dal cielo e forse no,
ha suscitato il vostro interesse e lo avete piuttosto apprezzato.
Ringrazio dunque ciascuno di voi per le vostre parole ed un grazie extra a chi ha pure segnalato :-))
Non ho difficltà a dire che per ottenere questo risultato
ho dovuto attraversare una post produzione lunga e laboriosa che,
non essendo io tra i più dotati dei Micromissini che maneggiano PS,
mi ha richiesto quasi una intera giornata di lavoro.
Speravo dunque che questo lavoro finale avesse successo e
vi dirò che il vostro vasto gradimento mi ricompensa pienamente della fatica.
Come molti di voi avete intuito,
non mi è stato facile "dosare" il nero, che volevo notevole,
ma sapevo non doveva essere eccessivo,
nel qual caso avrei rovinato tutto!
Quella che può sembrare una leggerà solarizzazione Francesco
è un volutamente eccessivo uso di "maschere",
seguito dallo scurire tramite la funzione "curve".
Riguardo dove,
rispondo a Lele ed a quanti siete curiosi di saperlo,
facendo riferimento al mio ultimo post.
In America esistono luoghi che da noi sono del tutto scomparsi:
i luoghi integri del passato, spesso pure lontani dalle rotte civilizzate.
....
....
Tanto è vasto, esteso il paese che vi sono ancora delle
località molto remote e difficili da raggiungere,
lasciate pressocchè intatte dal trasorrere dei decenni.
Località abbandonate dove ogni oggetto è rimasto al suo posto.
Va detto per completezza che tra questi "siti archeologici"
relativamente moderni, almeno rispetto al nostro concetto europeo di archeologia,
ve ne sono di quelli totalmente lasciati al proprio destino.
Altri dove si fotografa senza toccare.
In molti casi attraverso i vetri delle finestre sigillate,
ripulendo col palmo della mano la sporcizia incrostata sui vetri.
Sono le ghost town.
Le città fantasma.
Spesso vecchie cittadine minerarie del Far West,
divenute popolose e famose nell'arco di pochi anni,
grazie alla scoperta dei minerali preziosi,
per poi essere abbandonate pochi anni dopo,
con la rapida scomparsa del filone d'oro o di argento.
Con il progetto in testa di documentare,
almeno per quanto possibile nel nostro piccolo,
questa vasta ricchezza culturale (e per noi fotografica),
prima di partire per il nostro ultimo viaggio in Usa,
abbiamo fatto una lunga ricerca in rete
allo scopo di individuare tali luoghi negli Stati lungo il nostro cammino.
Bodie in California è una di queste località .
Ancora grazie a tutti e salutissimi,
saro
P.S. Permettetemi un saluto particolare a Marco Millotti Elfo,
il cui raro passaggio su MM mi onora!
ECCO
UN'ALTRO SCATTO
A
BODIE
Nicola
Un caro saluto, Francesco.
E se la consistenza delle lamiere è quella che si percepisce dalla foto, credo che questo spettacolo di macchina resterà lì ancora per moooolto tempo!!! :)
Un caro saluto
Reno.
il cielo non fa che rafforzare questa sensazione... minaccioso ed apocalittico con i raggi che fanno da corona alla balise, a sottolinearne la gloria ...
il bianco e nero drammaticissimo evidenzia sia la forza del buio delle nuvole che quella della luce impietosa che arroventa le lamiere ...
si potrebbe rimanere ore ad osservarla fin nel dettaglio piu minuto ..
è una grande foto e mi permetto di segnalarla
davvero complimenti Saro ...
Io lavoro ancora con la manovella e mi occorre una giornata intera ;-)
Christine, la macchina infernale (1983), è stata certamente una sua discendente.
Questa Reno è molto più vecchia, apparentemente morta ma pronta a resuscitare!!! ;-))
E' un modello degli anni trenta di cui non sono riuscito a risalire alla marca e lo spessore della lamiera, come tu e Simone avete ben intuito, è ancora considerevole.
Solo il cielo sa (o forse dovrei dire gli inferi)
a quante insidie della natura ha resistito nei suoi circa 80 anni di vita!
Sento il bisogno di rivolgere i miei complimenti a te Simone
per l'efficacia con cui hai realizzato lo "script" di questa scena.
Come ho avuto modo di dirti già in pasato, ammiro la tua capacità di immedesimarti all'interno di una foto.
Un grazie di avermi fatto visita a voi tre
e grazie pure Simone per la gradita segnlazione.
cari saluti da saro
ciao
g t .
Ciao.
enrico (ventrix)
ciao angy
Davvero stupendi i vostri pensieri dedicati a questa immagine,
parole che mi rendono felice dell'impegno che vi ho dedicato.
A ciascuno di voi un grande grazie ed uno doppio ad Angy ;-)
cari saluti!
saro
complimenti maestro
Tra una cazzeggio spaccioso e l'altro
rivolgi lo sguardo pure verso la saggezza.
Grazie di avere apprezzato caro Paolo.
Un saluto da saro
Ciao.
enrico (ventrix)
dunque mi scuso del ritardo con cui ringrazio i miei "segnalatori" e
tutti quanti avete apprezzato questo mio lavoro.
Un grazie doppio a chi è tornato a farmi nuovamente visita ed
a Gio per le interessanti considerazioni
...con relatvio imprimatur di Enrico.
Cari saluti a tutti!
saro
P.S.
Vuoi dire Marco che il motore era truccato ;-)
Sto ancora facendo ricerche per capire che auto sia :-)
un saluto da saro
ciao!
saro
Non potevo non trarne una foto che mi desse soddisfazione
e quindi glielo messa proprio tutta.
Grazie Valeria di averla gradita.
Un caro saluto!
Saro
Complimenti, per la foto e per la Home.
Un saluto. Marco
Cari saluti da saro
Cari saluti da saro
di sapere che tipo di auto fosse questa,
finalmente (e credetemi ho dovuto fare una lunga ricerca)
ve lo posso comunicare:
Chevrolet Coupe del 1938.
cari saluti da saro