Eccolo! Baldanzoso a sbarrarti il passo, vorrebbe caricare, ma sente qualcosa di strano.
Le orecchie aperte a voler sembrare più grosso di quello che già è,
poi capisce chi ha davanti e la minaccia diventa rispetto :)
Un grande omaggio a chi è era su questa terra molto prima di noi.
Un carissimo saluto
marco
Ieri sera abbiamo visto in TV
un documentario dedicato a questi maestosi e magnifici
abitatori del nostro pianeta
ed ecco nascere il desiderio di postare una foto dedicata a loro.
Tu racconti della minaccia che diventa rispetto,
ma in questa particolare occasione ce la siamo vista veramente brutta,
ma brutta sul serio...
Grazie caro Marco del tuo gradito passaggio!
Abbracci da noi!
Come molte tue immagini, va guardata in full per apprezzarla in pieno. In questo caso il grande formato rende ancora più impressionante la mole minacciosa del pachiderma. Non sfigurerebbe affato come poster alle pareti di casa. Ciao
Minchia...bello grande e davanti proprio...!!! Sembra la luce gli filtri oltre,da dietro,da la sensazione sia leggero come una libelula...!!! Un signor ritratto,Saro-per MAF,luce,colori e lo sguardo diritto a te...saggio poi. Non si dimentichera` mai di te,sappi...!!! ;)
Non sono in grado di valutare età e peso di questo maschio bestionissimo,
che, come dice Sandro, si ricorderà di me,
ma di certo saranno numeri importanti!
Al poster Marco abbiamo pure pensato,
ma le pareti sono finite da parecchio ;-)
Grazie Paola del link al bellissimo video che mi hai spedito per PM.
L'accoglienza ricca di apprezzamenti che
avete dedicato a questo scatto,
mi rende davvero felice e vi ringrazio tutti!
Quello che è successo Marco e Simone
è una storia lunga e di fifa genuina
che ora mi metterò a cercare di sintetizzare,
per raccontarla a voi ed a tutti gli Amici.
67,4 mm!!!!! :-O
il mio incontro con un elefante è stato ad una distanza decisamente più rassicurante eppure dirti che ero tranquillo è dire una grande bugia... non immagino quindi i tuoi battiti se a mille o... fermi!!! ...dalla nitidezza della foto però direi la seconda :))
Un saluto Saro
Reno.
I battiti erano a mille caro Reno ed Amici che vi siete fermati a leggermi.
Siamo nei pressi di Puros, a nord c'è l'Angola e ad est la Costa degli Scheletri.
Siamo alla ricerca e con la speranza di incontri ravvicinati con elefanti del deserto,
rinoceronti neri e, se si è fortunati, persino leoni.
Tutti animali che si aggirano per le valli che sboccano proprio
sulla Costa degli Scheletri.
Più precisamente ci troviamo nel letto sabbioso ed asciutto del fiume Hoarusib,
che fa da "autostrada"
Questa provincia della Namibia,
una regione montuosa scarsamente popolata,
dai difficili passi montani e con poche strade,
si chiama Kaokoland.
Oltre che per gli animali,
il motivo per cui ci si spingono fin qui è dettato dal desiderio di fotografare i rappresentanti della tribù Himba.
Comunque, tornando alla foto, gli elefanti li abbiamo trovati
...o forse loro hanno trovato noi ;-))
Mentre ci spostavamo lungo il letto del fiume ci siamo trovati in una zona
dove vi erano diversi esemplari sparsi qua e la.
Ad un certo punto però la sabbia è diventata a tal punto insidiosa che,
nonostante il preventivo sgonfiamento parziale dei pneumatici
(come di prassi in questi casi),
ci siamo impantanati.
In quel momento ci troviamo vicinissimi al pachiderma in questione,
un grosso maschio solitario,
che sta facendo il suo spuntino all'ombra di una gigantesca acacia e che si ferma a fissarci.
E' una situazione difficile da descrivere a parole.
L'auto di uscire dalla sabbia non ne vuole sapere e
così ragioniamo (ed in fretta) sul cosa fare.
Rimanere li significa aspettare che lui se ne vada, sempre che se ne vada,
sperando che al contrario non decida,
sentendo la puzza di cacca nei nostri pantaloni, di avvicinarsi
...e se si fosse avvicinato pericolosamente?
Uscire per cercare di mettere qualcosa sotto le ruote significa attirare la sua attenzione
e chi sa quale sua reazione.
Mentre quasi immobili ragioniamo, tenendolo sotto mira fotografica,
lui fa qualche passo avanti nella nostra direzione,
poi si ferma nuovamente e riprende la merenda
...forse suddetta puzza lo ha spaventato ;-))
Come già detto, i dati di scatto (67.4 mm) dimostrano che eravamo a poche decine di metri.
Dopo alcuni minuti, con grande coraggio e sfidando davvero il pericolo,
Giulietta esce e a carponi tenta di infilare dei cartoni sotto le gomme,
mentre io sto pronto a rimettere in moto e tentare una partenza.
Per nostra fortuna, immensa fortuna, il pachiderma non ha un brutto carattere.
Finisce di mangiare e dopo un quindicina di interminabili minuti se ne va
...nella direzione opposta alla nostra.
Sono giunti poi in nostro soccorso dei francesi che, oltre a tirarci fuori,
ci hanno poi spedito una foto scattata da loro a Giulietta,
mentre con le mani spalava via la sabbia da sotto uno dei pneumatici.
Immagine degna di un documentario naturalistico! Namibia, terra meravigliosa che ha lasciato il vero "mal d'Africa" sia a me che a Michele... Un saluto, ciao! Giovanna
Che foto e che racconto....da vero avventuriero! Penso che siano stati minuti interminabili...La foto e' prorpio bella, come nel tuo stile! Un caro saluto, Valeria.
Sei entrato, ma debitamente e con cognizione di causa nel "mio territorio". L'hai fatto molto bene e non posso che apprezzare il PDR utilizzato per riprendere l'elefante, PDR basso che conferisce una grande forza allo scatto. È così che vanno ripresi ma non mai facile, anzi è molto raro vederlo.
Un generoso commento naturalistico di questa levatura
da parte del Maffioletti
è di certo motivo di grande orgoglio per me.
Grazie caro Paolo del tuo apprezzato (...)
Le orecchie aperte a voler sembrare più grosso di quello che già è,
poi capisce chi ha davanti e la minaccia diventa rispetto :)
Un grande omaggio a chi è era su questa terra molto prima di noi.
Un carissimo saluto
marco
un documentario dedicato a questi maestosi e magnifici
abitatori del nostro pianeta
ed ecco nascere il desiderio di postare una foto dedicata a loro.
Tu racconti della minaccia che diventa rispetto,
ma in questa particolare occasione ce la siamo vista veramente brutta,
ma brutta sul serio...
Grazie caro Marco del tuo gradito passaggio!
Abbracci da noi!
Un abbraccio.
enrico (ventrix)
Un saluto, Marco
Un salutone Saro
che, come dice Sandro, si ricorderà di me,
ma di certo saranno numeri importanti!
Al poster Marco abbiamo pure pensato,
ma le pareti sono finite da parecchio ;-)
Grazie Paola del link al bellissimo video che mi hai spedito per PM.
L'accoglienza ricca di apprezzamenti che
avete dedicato a questo scatto,
mi rende davvero felice e vi ringrazio tutti!
Quello che è successo Marco e Simone
è una storia lunga e di fifa genuina
che ora mi metterò a cercare di sintetizzare,
per raccontarla a voi ed a tutti gli Amici.
Ancora grazie ed un caro saluto da saro!
Come i dati di scatto (67.4 mm) dimostrano,
eravamo vicinissimi,
pericolsamente vicinissimi
...e non per nostra scelta!
Grazie del passaggio "in Afrca" :-).
un caro saluto,
saro
ECCO in BOTSWANA
UN ALTRO
GROSSO PACHIDERMA
che ci ha fatto vivere un grosso spavento.
Ciao a tutti!
saro
il mio incontro con un elefante è stato ad una distanza decisamente più rassicurante eppure dirti che ero tranquillo è dire una grande bugia... non immagino quindi i tuoi battiti se a mille o... fermi!!! ...dalla nitidezza della foto però direi la seconda :))
Un saluto Saro
Reno.
I battiti erano a mille caro Reno ed Amici che vi siete fermati a leggermi.
Siamo nei pressi di Puros, a nord c'è l'Angola e ad est la Costa degli Scheletri.
Siamo alla ricerca e con la speranza di incontri ravvicinati con elefanti del deserto,
rinoceronti neri e, se si è fortunati, persino leoni.
Tutti animali che si aggirano per le valli che sboccano proprio
sulla Costa degli Scheletri.
Più precisamente ci troviamo nel letto sabbioso ed asciutto del fiume Hoarusib,
che fa da "autostrada"
Questa provincia della Namibia,
una regione montuosa scarsamente popolata,
dai difficili passi montani e con poche strade,
si chiama Kaokoland.
Oltre che per gli animali,
il motivo per cui ci si spingono fin qui è dettato dal desiderio di fotografare i rappresentanti della tribù Himba.
Comunque, tornando alla foto, gli elefanti li abbiamo trovati
...o forse loro hanno trovato noi ;-))
Mentre ci spostavamo lungo il letto del fiume ci siamo trovati in una zona
dove vi erano diversi esemplari sparsi qua e la.
Ad un certo punto però la sabbia è diventata a tal punto insidiosa che,
nonostante il preventivo sgonfiamento parziale dei pneumatici
(come di prassi in questi casi),
ci siamo impantanati.
In quel momento ci troviamo vicinissimi al pachiderma in questione,
un grosso maschio solitario,
che sta facendo il suo spuntino all'ombra di una gigantesca acacia e che si ferma a fissarci.
....
....
E' una situazione difficile da descrivere a parole.
L'auto di uscire dalla sabbia non ne vuole sapere e
così ragioniamo (ed in fretta) sul cosa fare.
Rimanere li significa aspettare che lui se ne vada, sempre che se ne vada,
sperando che al contrario non decida,
sentendo la puzza di cacca nei nostri pantaloni, di avvicinarsi
...e se si fosse avvicinato pericolosamente?
Uscire per cercare di mettere qualcosa sotto le ruote significa attirare la sua attenzione
e chi sa quale sua reazione.
Mentre quasi immobili ragioniamo, tenendolo sotto mira fotografica,
lui fa qualche passo avanti nella nostra direzione,
poi si ferma nuovamente e riprende la merenda
...forse suddetta puzza lo ha spaventato ;-))
Come già detto, i dati di scatto (67.4 mm) dimostrano che eravamo a poche decine di metri.
Dopo alcuni minuti, con grande coraggio e sfidando davvero il pericolo,
Giulietta esce e a carponi tenta di infilare dei cartoni sotto le gomme,
mentre io sto pronto a rimettere in moto e tentare una partenza.
Il rischio si dimostra inutile, l'auto si impantana sempre più e rimaniamo li bloccati.
Impossibile descrivere le sensazioni provate intrappolate nell'auto, impossibilitati a muoversi,
senza né modo per, né luogo dove fuggire e
sempre consci del reale pericolo che correvamo.
Per nostra fortuna, immensa fortuna, il pachiderma non ha un brutto carattere.
Finisce di mangiare e dopo un quindicina di interminabili minuti se ne va
...nella direzione opposta alla nostra.
Sono giunti poi in nostro soccorso dei francesi che, oltre a tirarci fuori,
ci hanno poi spedito una foto scattata da loro a Giulietta,
mentre con le mani spalava via la sabbia da sotto uno dei pneumatici.
Grazie a tutti e cari saluti!
saro
legato a questa foto
dell'elefante del deserto,
ecco una
SERIE DI IMMAGINI
tramite questo LINK
che
ILLUSTRANO LA NARRAZIONE
Grazie e cari saluti a tutti :-)
saro e giulietta
poi di nuovo 19 anni dopo.
Pensate ragazze quanti anni di "mal" avevo accumulato.
Un sincero grazie ad entrambi
di avere apprezzato sia lo scatto che il racconto.
Cari saluti,
saro
Sono felice che ti siano piaciuti sia questa foto
che quelle della serie postate nel Forum.
Grazie di entrambi i tuoi passaggi!
cari saluti da saro
da parte del Maffioletti
è di certo motivo di grande orgoglio per me.
Grazie caro Paolo del tuo apprezzato (...)