Fotografare i dipinti è molto difficile.
Mi ci sono misurato in un lavoro che ho fatto anni fa al Museo Civico di Rimini
ed i riflessi sulle vecchie tele mi hanno fatto impazzire.
So che c'entra poco col tuo messaggio,
ma confido nel fatto che mi vuoi bene.
Grazie a tutti dei vostri passaggi e commenti.
Sapevo che non era un post facile e le vostre parole lo confermano.
Felice, se avessi tanti nemici per quante volte ho detto che non capivo una foto, sarei odiato da molti :-)) Nessun problema, ovviamente neanche per Fabio.
Certo la frase "non capisco perchè ce la proponi" risulta assai infelice, perchè applicabile al 90% delle foto che vediamo ogni giorno.
Intanto il titolo: La "Lumen Gentium" presenta la chiesa non tanto in forma gerarchica (papa, vescovi, presbiteri e laicato) quanto come popolo di Dio, dove prende grande rilievo il battesimo come comun denominatore di tutti i cristiani.
"Il perchè sia stata fatta" è già una voglia di capire e lì posso spiegarti: Mi è venuta questa idea parecchio tempo fa, quando ad ogni museo che visitavo le luci, quasi sempre sistemate molto male, incidevano notevolmente sulle tele che osservavo, diventanto protagoniste esse stesse. Sapendo che la luce fa la fotografia, ne ho accentuato il messaggio, evidenziandone i limiti invece che l'apporto. Inoltre si mixano due cose molto evidenti, che la visione varia moltissimo dalla prospettiva che si sceglie di guardare e dal fatto che la luce naturale è ormai eclissata da quella costruita. Se si osserva una tela o una foto con luce naturale proveniente dalle finestre
(2) il risultato è assai diverso. E' una delle ragioni per la quale non utilizzo mai luci o flash, perchè preferisco sfruttare appieno quella naturale, anche se pochissima. Inoltre sarebbe un ulteriore input a chi costruisce o utilizza luoghi per mostre: usate luce naturale il più possibile. C'è poi un componente che mi interessa parecchio, quella materica, perchè si dimentica che sotto a ciò che si vede c'è materia, tela, carta o altro che sia. Infine c'è una natura giocosa che però cerca di inviare qualche messaggio, a volte diversi e contraddittori e in questo caso vorrebbe significare che la luce, quando è troppo forte, nasconde il mistero, quando è troppo flebile nasconde comunque il mistero.
Parliamo tanto che vogliamo che la foto sia immagine vera, di realtà inconfutabile, ebbene: allora perchè togliere la luce e il riflesso che vediamo? Per modificare la realtà oggettiva? Ogni foto dovrebbe avere solo luce umana, polvere e qualt'altro possono essere fissate da un occhio, quello umano e non quello tecnologico che ci allontana da noi, dal nostro esserci, in fondo dal mondo.
Saro, sai che ti voglio bene lo stesso :-))
Ciao!
E' vero ci si potrebbe chiedere la stessa cosa per tantissime immagini, però la tua non è la solita immagine scialba che ritrae una situazione banale, fatta con distrazione e senza intenzione.
prima di inviare il mio commento sono andato a vedere qualche altro tuo lavoro e tra cose che mi piacciono di più ed altre meno, ho maturato la convinzione che le tue proposte non sono certo casuali o che tecnicamente tu non sappia fare di più.
Ho letto le tue argomentazioni che in parte condivido ed in parte no, rimane però il fatto che ognuno di noi nel confronto con gli altri usa il proprio metro-questo è certamente sbagliato ma è un fatto- ed io non faccio eccezione.
Non mi piace assolutamente niente di questo tuo scatto però le ragioni che hai esposto mi consentono di capire meglio la ragione del suo esistere.
cordialitÃ
Felice
Grazie Miriam e Felice :-))
Felice, per me è importante che chi si approccia ad una foto o serie ne rimanga colpito e, come hai fatto giustamente tu anche in maniera retrospettiva, si chieda almeno il cosa si vuole rappresentare e il perchè è stata scattata. In questo spero di essere stato esauriente. Per il piacere fine a se stesso della foto, mi spiace, però non lo inseguo più... :-))
Ciao!
non capisco il senso di questa immagine, non capisco perché sia stata fatta e sopratutto non capisco perché ce la proponi.
Non volermene ma davvero non lo capisco.
Felice
ciao
la vedrrei anche in formato quadrato
Ciao
Mi ci sono misurato in un lavoro che ho fatto anni fa al Museo Civico di Rimini
ed i riflessi sulle vecchie tele mi hanno fatto impazzire.
So che c'entra poco col tuo messaggio,
ma confido nel fatto che mi vuoi bene.
Un caro saluto Gianni da Saro!
Sapevo che non era un post facile e le vostre parole lo confermano.
Felice, se avessi tanti nemici per quante volte ho detto che non capivo una foto, sarei odiato da molti :-)) Nessun problema, ovviamente neanche per Fabio.
Certo la frase "non capisco perchè ce la proponi" risulta assai infelice, perchè applicabile al 90% delle foto che vediamo ogni giorno.
Intanto il titolo: La "Lumen Gentium" presenta la chiesa non tanto in forma gerarchica (papa, vescovi, presbiteri e laicato) quanto come popolo di Dio, dove prende grande rilievo il battesimo come comun denominatore di tutti i cristiani.
"Il perchè sia stata fatta" è già una voglia di capire e lì posso spiegarti: Mi è venuta questa idea parecchio tempo fa, quando ad ogni museo che visitavo le luci, quasi sempre sistemate molto male, incidevano notevolmente sulle tele che osservavo, diventanto protagoniste esse stesse. Sapendo che la luce fa la fotografia, ne ho accentuato il messaggio, evidenziandone i limiti invece che l'apporto. Inoltre si mixano due cose molto evidenti, che la visione varia moltissimo dalla prospettiva che si sceglie di guardare e dal fatto che la luce naturale è ormai eclissata da quella costruita. Se si osserva una tela o una foto con luce naturale proveniente dalle finestre
Parliamo tanto che vogliamo che la foto sia immagine vera, di realtà inconfutabile, ebbene: allora perchè togliere la luce e il riflesso che vediamo? Per modificare la realtà oggettiva? Ogni foto dovrebbe avere solo luce umana, polvere e qualt'altro possono essere fissate da un occhio, quello umano e non quello tecnologico che ci allontana da noi, dal nostro esserci, in fondo dal mondo.
Saro, sai che ti voglio bene lo stesso :-))
Ciao!
e per me questo scatto è efficace proprio così come è!
ciao
prima di inviare il mio commento sono andato a vedere qualche altro tuo lavoro e tra cose che mi piacciono di più ed altre meno, ho maturato la convinzione che le tue proposte non sono certo casuali o che tecnicamente tu non sappia fare di più.
Ho letto le tue argomentazioni che in parte condivido ed in parte no, rimane però il fatto che ognuno di noi nel confronto con gli altri usa il proprio metro-questo è certamente sbagliato ma è un fatto- ed io non faccio eccezione.
Non mi piace assolutamente niente di questo tuo scatto però le ragioni che hai esposto mi consentono di capire meglio la ragione del suo esistere.
cordialitÃ
Felice
Felice, per me è importante che chi si approccia ad una foto o serie ne rimanga colpito e, come hai fatto giustamente tu anche in maniera retrospettiva, si chieda almeno il cosa si vuole rappresentare e il perchè è stata scattata. In questo spero di essere stato esauriente. Per il piacere fine a se stesso della foto, mi spiace, però non lo inseguo più... :-))
Ciao!