Una foto che è vista soltanto 12 volte e con 0 (zero) commenti,sia pure nel momento ferragostano di più scarsa frequentazione da parte degli utenti di MM, giustifica,a mio avviso, un’attenzione tale da indurre ad una riflessione più ampia sulla valutazione/lettura di un’immagine.
Non mi lamento per il motivo che nessuno mi ha detto che la foto è brutta (io stesso difetto nel commentare quasi esclusivamente foto che mi piacciono e che ritengo ben eseguite) ;
il fatto è che a me questa foto appare molto, molto interessante………..persino bella ! …….per i seguenti motivi :
a) il messaggio è trasmesso in modo chiaro e privo di ambiguità interpretative (ma non tale da escludere letture più “profonde” da parte di chi possiede sensibilità più raffinate della mia),
b) la partizione del fotogramma (composizione) è strumentale all’intento descrittivo dell’immagine, con le masse piene (colonna-muro-porta-mezza signora) che in successione ritmica portano lo sguardo , e di qualcuno anche la mente, ad interessarsi del vuoto,buio,aldilà del drappo rosso,
c) la luce,bellissima, è adatta a rendere perfettamente la texture delle superfici e le modella dando vita ad un insieme cromatico equilibrato ed esente di sbavature improprie,
d) infine,contenendo l’immagine elementi e dettagli architettonici, non mi pare che ci siano linee cadenti,assi prospettici deformati o quant’altro fuori luogo.
Grazie per le visite
Ciao, franco

ciao, io non l'evevo vista e purtroppo questo è il rischio di molte fotografie, soprattutto ora. La tua lettura è così dettagliata e precisa che lascia pochi margini per aggiungere qualcosa. A me piace la cattura della signora esattamente a metà ad esempio: il dubbio di fronte al buio o alla luce (sempre seguendo una lettura simbolica)...a presto

il palcoscenico è chiuso, l'attore entra di soppiatto, il fotografo si arresta dietro il colonnato sbircia (osserva per chi non conosce il termine sbirciare):-) il tutto condito dal calore ferragostano, direi che è bella... i volumi : colonne, porta, donna, tenda sono perfetti...

io l'avevo vista e quello che mi aveva colpito erano i cinque diversi piani più il buio in cui è divisa la foto, ma ho così poco tempo...

grazie per l'attenzione e i commenti a gio4peace,paola e ivana;
ciao,franco

Ed allora , caro Archi, tentiamo di parlare di fotografia in questo contesto com’ è giusto, d'altronde, che sia.
Comincio con il dirti che la tua immagine l’avevo vista ma, francamente, non aveva toccato le corde giuste dei miei sensi così sono passato oltre senza considerarla più di tanto il che, sempre francamente, è spesso un errore.
Poi ho letto le tue considerazioni pacate ma , al contempo, anche un poco risentite tipiche di chi, amando e soprattutto credendo in una sua immagine non la vede correttamente lodata o, quantomeno, considerata.
In effetti è davvero mortificante! Dunque bene hai fatto a pubblicare la tua “risentita” spiegazione che, onestamente, dopo la sua lettura riesce a modificarne un poco l’aspetto e la sua essenza ma, e sottolineo il MA, credo sommessamente che le cose da te spiegate avrebbe dovuto dirle ed in diretta l’immagine stessa mentre, sempre a mio umile avviso, quasta fa un poco di fatica a spiegarsi.
Credo, forse sempre immodestamente, di comprenderne anche in parte il motivo che risiede tanto nel taglio ( personalmente lo vedo perfettamente quadro) quanto, e per l'appunto, nell’eccesso di masse a destra (leggasi muro e colonna) che distraggono assai dal centro dell’immagine medesima che contiene assolutamente quanto hai correttamente spiegato.
Bene, ti ripeto,hai fatto ad esporre le tue perplessità a questa comunità infatti è solo con il coraggio delle proprie idee che si imparano tante cose.E complimenti.

il tuo intervento mi fa piacere e lo apprezzo tantissimo per la competenza nella sostanza e per l'eleganza nei toni;
e sono io a farti i complimenti;
a presto caro pharmashop
ciao, franco

Chi non piange non puppa. E così l' arch-iebald, con tecnica collaudata, rimette in ballo una sua immagine caduta nell' oblio ferragostano. Grande comunicatore! Entro in ballo per dare la mia visione dei "fatti". Trovo la composizione estremamente equilibrata, con le strutture "pesanti" (colonna stipite porta) giustamente ripartite, per volume, a fare da quinta all' ingresso della donna nel buio dell' interno, e la struttura "leggera" (tenda) a celare in parte l' ambiente oscuro. Il cromatismo giocato fondamentalmente su tre colori (rosso bianco nero) trova un momento di lievità nella colorazione melange del tendaggio. Naturalmente, oltre alla lettura squisitamente formale, l' immagine si offre ad interpretazioni e letture svariate, ma sostanzialmente simboliche del passaggio dalla luce alle tenebre che la protagonista si appresta a compiere, con tutte le considerazioni che se ne vorranno trarre. In più quella gamba attira fortemente la mia attenzione per questioni squisitamente tecniche: ma questo non ha niente a che vedere con la fotografia. Nel complesso, direi che la foto ha un suo valore "rotondo", frutto di scelte tecniche ed espressive appropriate.

grazie ubaldo per l'attenzione e la lettura della foto;
approfitto per ringraziare anche marco perini per il suo intervento sull'immagine in questione sulla rubrica :come leggere una foto
ciao, franco

Io nn l'avevo vista..... ero in ferie.
Credere in una foto, sentirsela addosso, orgogliosi dello scatto,rifinirla a casa curarsela, coccolarsela quasi, e alla fine postarla Quasi come uscire con una bella donna.
Ma nessuno la guarda, nemmeno un'occhiata e ti viene un dubbio, mica saro' uscito con un tir .
Avevo, anch'io qualche foto, fa detto qualcosa di simile, bè non sono piu solo.
Detto questo,Franco, la foto nn mi dispiace ma non riesco a leggerci quello che hai sentito te.
Ma io sono piu' da spiaggia, faccio poco testo.
Ciao
massimo

Franco, ribadisco quanto già espresso dai signori molto più preparati di me che l'immagine è molto ben composta, sensata, efficace...soprattutto consente letture differenti e molteplici...ma siamo in agosto...non stupirti dell'assenza di commenti...è fisiologico ;) almeno spero sia per questo :D
un caro saluto. chiara