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Il giardino inviolabile
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Lia è una bimba molto bella, molto dolce.
Ha problemi a relazionarsi col mondo esterno, persino col suo papà , che per lavoro non c’è quasi mai.
Dai movimenti cadenzati e ripetuti delle braccia e del corpo, si può capire che Lia è una bimba autistica.
Ho potuto avvicinarla dopo molto tempo, con grande meraviglia della madre, grazie ai miei bimbi.
Mi ha regalato attimi dolcissimi e momenti di pura commozione.
Mentre spiegavo alla mia Serena cos’è l’autismo, Lia si è avvicinata e col dorso della sua mano, mi ha asciugato una lacrima….
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questa foto è molto bella perchè da anche l'idea che la bimba stia ballando, stia giocando, come tutte le bambine di quell'età , ma circondata da un ombra che sembra non intaccarla....
una foto veramente commovente... si intravede nonostante il movimento, un viso tranquillo che guarda verso di noi...
In questo mosso si percepisce la modalità corporea di espressione di Lia e delle sue emozioni ... quella via corporea che è "modo di dire" e che diventa "modo di essere" ... e noi, quasi dispensati dell'entrare in contatto con il suo mondo interiore, con la sua intima sofferenza, con il suo silenzio che sembra urlare ... questa tua foto, le tue parole, il titolo scelto diventano luogo privilegiato di riflessione, di pensiero e di insegnamento ... grazie di cuore, Paola
Tecnicamente un bel mosso su un buon b&n, emotivamente una foto che lascia il segno.
Complimenti a te e un saluto per lei...
il titolo aiuta la comprensione dello scatto, non nel senso che lo sostiene ma nel senso che gli dona la profondità dei sentimenti che hai voluto mostrarci, ti ringrazio di questa condivisione, sono note che suonano in uno spazio comune.....
le tue parole trasudano dolcezza e commozione :-o :-o :-o
francesco
siete persone con forti valori, è un piacere stare con voi su Micromosso......
Grazie per questa finestra che hai aperto in questo mondo fatto di silenzio.
Mimmo
Quando ero in ginocchio a parlare con la mia Serena per farle capire perchè Lia è una bimba speciale......Lia, come già detto mi si è avvicinata e con la mano........
la mamma, nel frattempo, seduta ad un tavolino, osservava la scena, e aveva il volto fra le mani. incredula guardava la sua bellissima bimba toccarmi. Dopo mi si è avvicinata e mi ha detto : - ciao, posso....? - e mi ha abbracciato.
Siamo andati via dopo un po, io e la mia Serena, con un marchio nel cuore.Lia.
Credo con tutto il cuore che ogni esperienza di vita che ci esponga direttamente ed indirettamente a cose difficili, che ci spingono a mettere in pratica la comprensione...ci renda persone degne di questo nome....
Grazie del racconto e della foto..anche se in maniera indiretta, h arricchito anche noi...
E' vero anche quel che dice Monica, a volte ci vergognamo dei nostri sentimenti, nel senso che il solo raccontare sembra un voler esibire la propria sensibilità , questo è un fatto stupido, io credo invece che raccontare quel che ci capita, quel che ci suscita un incontro è prima di tutto prendere consapevolezza di chi siamo e secondo è mettere in comune sentimenti che non possono che arricchire e far crescere ognuno di noi...
La commozione che mi hai e ci hai provocato è una delle tante cose belle che MM può vantare con orgoglio perchè da una passione comune noi guardiamo il mondo con gli occhi degli altri, lo guardiamo e lo facciamo nostro, un nostro condiviso, un nostro che guarda con passione il cuore, cuore che è l'essenza del nostro vivere, perchè un giorno solo quello sarà ricordato di noi, per quanto avremo amato.
grazie
:idea: