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LA TRAGEDIA DI UNA VITA SPEZZATA...
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Una immagine cruda, ma espressione di una realtà della sofferenza e dell'abbandono, che noi, nella nostra quotidianità , ignoriamo e nemmeno riusciamo ad immaginare. Una fotografia da mettere come icona nel profondo del nostro cuore.
http://www.nicodemo.net/pdf/Relazione%20Camerun.pdf
Il link dove trovare la relazione del padre Sacchi
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scopo di un immagine come questa (per quanto può rilevare , non eccelsa tecnicamente) dovrebbe essere anche questo.
Ciao e buon lavoro :-o NIno
questa poveretta è affetta dagli esiti del morbo di Pott, cioè di tubercolosi ossea, che tipicamente distrugge le vertebre (in particolare le lombari, ma non solo). Personalmente è il primo caso che ho potuto vedere in vita mia e parlando con dei colleghi del luogo mi hanno detto che è molto frequente e, per via dei loro mezzi limitati, spesso molto difficile da distinguere dagli osteosarcomi (tumori maligni dell'osso).
Se vuoi aiutare ti consiglio di leggere la relazione del viaggio che trovi sul sito nicodemo.net del mio amico e compagno di viaggio padre Alessandro Sacchi.
Un grosso ciao a te ed a tutti per la vostra attenzione.
Pietro Collini
Stamani alla radio: L'onorevole Maroni il barcone lo avrebbe lasciato in mare.
L'onorevole sacconi ha portato in parlamento una legge che se passa la colpadegli incidenti sul lavoro è colpa di chi li subusce, in parle povere queelo successo alla Tyssen sarebbe colpa di quelli morti e non ci sarebbero colpe per i dirigenti.
L'Onorevole Berlusconi a proposito delle responsabilita' delle case fatte in economia ha detto mettiamoci una pietra sopra, e pensiamo a ricostruire.
MANDIAMO QUESTE FOTO AI GOVERNANTI.
MI FA VERAMENTE RABBIA SENTIRMI IMPOTENTE DI FRONTE A QUESTE COSE.
E' una foto, quella di Pietro, che fa sicuramente riflettere ... anche in silenzio... ma riflettere.
L'altro giorno passeggiando per Roma, mi ha fermato un ragazzo di colore con un "ciao amico" mi son fermato mentre le mie donne erano entrate in una libreria a comprare dei libri, e seduto con questo ragazzo su una panchina mi ha raccontato un po della sua vita e del suo paese (senegal in questo caso) ... mi son detto mio dio quanto son fortunato! vendeva libri editi da una loro casa editrice "terre di mezzo" ne ho comprato uno e appena posso me lo leggerò... sono sicuro che anche in questo modo si può essere utili
Il brutto è che lo siamo anche con i diversi,. Lo siamo quando per esempio occupiamo il posto dei portatori di handicap con bellissimi SUV.
Per me questa è una foto di denuncia. Come poteva essere quella di un handicappato con carrozzina bloccato tutto il gior o in albergo perchè uno s....o aveva parcheggiato il suo Suv davanti all'uscita. E i vigili non lo hanno fatto rimuovere.
Io in questa foto ci vedo solo questo, perchè ad essere sinceri la foto non mi piace. E se l'avesse messa per questo sarebbe un mediocre. Lo scatto lo si guarda tutti e lo commentiamo perchè ci fa pena.
P.S. per Massimo Della Latta scusa ma non convengo con le tue parole...cosa centra il governo (che può piacere o non piacere) con la foto o con la maleducazione di chi parcheggia in un posto riservato agli handicappati???
Chiedo: perchè è stata postata questa foto?
Per farsi dire " bello scatto" ?
se tu avessi seguito tutto il reportage non faresti questa domanda.
Un grosso ciao
Pietro
Resta la mia domanda: perchè posti queste foto ?
In un sito che per adesso, almeno da quando ci sono io, non si vedevano?
Parere del tutto personale ovviamente.
Ciao
lo immaginavo che questa mia immagine avrebbe provocato reazioni diverse.
Queste immagini scuotono sempre il proprio io ed ovviamente le risposte dipendono da fattori cartteriali, culturali, religiosi e quant'altro.
Personalmente non ho una risposta che possa valere per tutti; sono solo in grado di dirvi che le esperienze di vita in quei posti sono molto intense e che ti segnano profondamente.
A mio parere chiedersi continuamente se a quella persona sarebbe o non piaciuto essere fotografata non ha molto senso: è evidente che non tutti amano farsi vedere e ritrarre in certe situazioni, ma io avrei forse dovuto chiudere gli occhi? Certo avrei potuto non scattare, ma come avrei dopo potuto trasmettervi l'emozione profonda che ho provato? Sicuramente, direte voi, ma non ne sentivamo la necessità di questa condivisione, potevi tenertela benissimo per te! E' verissimo, ma come dicevo prima è una questione di fare delle scelte, non per fare una bella foto, ma per dirvi: "Guardate cosa mi ha trafitto il cuore, condividete con me questa esperienza".
Giusto? sbagliato? Non ho una risposta certa, rassicurante o che metta a tacere la mia coscienza.
Parliamone ed aiutatemi.
Un grosso ciao a tutti
Pietro
Il dibattito è aperto, nel rispetto di tutti.
Tuttavia, credo, che nessuno di noi abbia la risposta esatta: io per primo.
Un grosso ciao a tutti
Pietro
Io non ho la risposta in tasca: ma tu, che, a quanto vedo, mentre lavori hai il tempo per impugnare la tua costosissima macchina fotografica per immortalare questi poveracci, forse la troverai.
Ho resistito a lungo prima di postare questo commento e mi riprometto di non ripetermi ancora. Però mi piacerebbe che anche tu collaborassi
la mia cercava di eseere solo una battuta, ma vedo che non hai capito, per cercare di smorzare un po' la tensione.
Il tempo che dedico a queste attività lo dedico volentieri venendo solo ospitato nelle missioni e pagando di tasca mia il viaggio e tutto il resto, non voglio neppure tediarti raccontandoti quello che faccio là e quante risorse personal utilizzo per loro. La macchina fotografica costosa, se proprio lo vuoi sapere, mi è stata regalata da un mio paziente che finanzia anche varie attività per quei pazienti. Le immagini vengono donate al PIME che ne fanno utilizzo per le loro pubblicazioni e potrei continuare oltre. Anche a me non intereessa conoscere persone che si ergono a grandi maestri credendo di sapere tutto della vita, ma che non sanno di che parlano.
Ciao
Pietro
Complimenti per la battuta: gran senso dell'umorismo il tuo.
E questo è l'ultimo messaggio dedicato a te, per quanto mi riguarda.
Buon lavoro!
Ciao
Pietro
P.S.: beata te che sai tutto!