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Una vita da ricordare
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0(la foto l'ha scattata il mio babbo)
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24 Luglio 2008 – 24 Luglio 2009
Un anno, un anno è già passato da quel giorno che mai dimenticherò: era il mio diciottesimo compleanno, un giorno che aspettavo da una vita, e grazie ad una serie di eventi, il giorno che non avrei mai voluto arrivasse (ma tutto questo l'ho scoperto dopo)... Mi è stato strappato dalle mani un pezzo di vita, come è stato strappato a tutta la gente che ti conosceva, ai tuoi amici, ai tuoi clienti, ai tuoi parenti... Si, sto parlando di te, Riccardo. Cos'ero per te? Un amico? Un vecchio cliente? Quasi un parente visto che nell'ultimo anno della tua vita sono stato quasi più con te e tua moglie Daniela in quel negozietto che ti eri creato con le tue mani, che a casa mia?. Non dimenticherò mai quella telefonata: "Marco, hai saputo della tragedia?"-"Che tragedia???"-"Riccardo...è deceduto".
Le mie vene che si sono ghiacciate, il pianto immediato, l'indecifrabile sequenza di ricordi che hanno attanagliato la mia mente, tutti legati a te. E in questo anno che è passato io ho ricordato ogni istante ciò che mi avevi insegnato, della vita, delle persone, del tuo lavoro, e grazie a te, la mia passione, la FOTOGRAFIA. Mi ricordo quando pochi giorni prima di andartene mi hai regalato insieme a tua moglie e ai miei genitori la mia prima macchina fotografica digitale, e quel bacio in fronte che ti diedi, quasi con le lacrime agli occhi; quando mi dicevi che avevo talento e che quel negozio aveva bisogno anche di me una volta presa la maturità : "Sbrigati a prendere quel foglio di carta" mi dicevi " così se io una mattina voglio andare a pescare ci lascio te in negozio!". Parole che mi rendevano fiero, e felice in ogni momento a ripensarle. Non riesco a pensare che l'ultima foto che ti è stata scattata te l'ho fatta io, ed è quella che hai avuto sulla lapide fino ad oggi... Quel negozietto, il tuo impero, “lefotodiRiccardo†vive ancora grazie all'impegno di tuo figlio Andrea e di tua moglie, io ci vivo ancora dentro come prima, per la passione che tu mi hai trasmesso e per la voglia di fare che ho sempre avuto. Con i tuoi insegnamenti ho imparato molto, ma avrei avuto da imparare ancora tanto... Il mio rammarico è quello di non averti mai detto quanto ti volevo bene, e quanto valevi per me. La tua D100 adesso mi segue sempre nei miei servizi e nelle mie fotografie, ed ogni click, ogni scatto, ogni colpo di flash mi ricorda te. Ti ricordo sempre con tutti, e sei nei miei pensieri ogni volta che parlo di fotografia e che magari insegno ai miei amici ciò che Tu mi hai insegnato. Spero di poter realizzare il mio sogno di diventare un fotografo professionista, e Tu passando la palla ad Andrea, adesso mi sta aiutando a coronare questo sogno. Grazie per esserci stato sempre, con i tuoi consigli, le tue battute ed i tuoi insegnamenti, rimarrai per sempre nei miei pensieri e nel mio cuore.
Ti voglio bene.
Ciao Grande Fotografo Amico mio.
Il tuo allievo Marco.
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