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"memorie di un giorno"324
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Ci sono giorni sfogliando il calendario dove non trovo una sola foto che mi colpisca particolarmente. Non che non vi siano belle foto, ma non provo guardandole nulla di particolare. Belle tecnicamente, ma vuote (per me) di significato...
Altri giorni invece, ne trovo troppe, l'imbarazzo della scelta è grande e mi spiace per quelle che non posso riportare all'attenzione degli utenti. Oggi è uno di quei giorni...
Allora la scelta è caduta su quella di un mio grande amico e scusate se la mia discriminante, in questo caso, è veramente di parte.
Delle foto di Roberto, sono innamorato, alcuni lo sanno bene perché hanno visto il nostro ultimo lavoro Alle nuvole il cielo. Considero le foto sue poesie create con la macchina fotografica e le sue serie più o meno lunghe interessantissime narrazioni degne di silenziosa ammirazione.
Questa in particolare, però, mi fa sorgere molte riflessioni.
Nella semplicità della scena ripresa, nella classica forma tecnica che Roberto esprime con tutta naturalezza, nella bellezza del suo particolare BN quasi analogico, si riconosce uno stile inconfondibile, dove la sensibilità dell'autore prende il sopravvento su tutto, anche sulla casualità del mosso...
Vedere una composizione così ben fatta, dove i soggetti hanno un posto perfetto e gli spazi sono divisi in modo da far leggere la foto in una maniera semplice e lineare, è una cosa che mi fa apprezzare il controllo che ha della realtà in modo di assoggettarla alle proprie esigenze espressive. In tutte le foto di Roberto si assiste un po' a questo fatto: lui riesce a manipolare la realtà senza usare troppo la post-produzione, se non per pochi accorgimenti come la conversione in bianco e nero, per costruire un suo intimo progetto ed esternare sentimenti profondi e condivisi, nella maniera semplice ed elegante propria di chi ha una ricchezza interiore abbinata a sensibilità espressiva e creatività elevata.
Considerare le fotografie di Roberto solo dall'aspetto tecnico o solo dall'aspetto emotivo mi pare molto riduttivo, qua siamo di fronte ad una nuova via, un tracciato da seguire, veder crescere e svilupparsi, come io ho avuto la fortuna di ammirare dagli inizi; siamo di fronte a qualcosa che prevarica l'aspetto fotografico per entrare nel più ampio campo dell'arte vera e propria. I pittori dipingono, i poeti scrivono, i fotografi fotografano, quelli come Roberto fanno tutto insieme.
La bellezza di questa foto sta anche nel significato che ognuno di noi può dare interpretando l'immagine così come la propone l'autore. La bambina quasi nascosta davanti ad un portone di casa, il bambino che corre via stagliandosi nello spazio bianco di una parete che prevale con il suo ingombro lo spazio del fotogramma, mi fa pensare ad una metafora della famiglia, ma in generale della vita. Come in tanti posti ancora, purtroppo, la donna abbia un futuro fatto di spazi negati, di costrizioni intellettuali, di prevaricazioni sociali e l'uomo, che furbescamente detiene il potere sulle regole del gioco, scappa dove vuole nel grande spazio che ha a disposizione, collocandosi a suo piacimento.
Qua mi fermo, ma si potrebbe parlare ancora a lungo sul messaggio che Roberto, con semplicità , inserisce in ogni sua foto e di come tutte siano legate dal comune segno distintivo che noi chiamiamo stile, ma che in realtà è la trasposizione in opere dell'anima dell'autore.
Alberto Gianfranco Baccelli
(bagdesign)
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Complimenti
Spero accetterai i complimenti per quelle che riesco (credo) a capire :-o
Bravissimo.
Ciao.
ciao.
Angelo.
Ciaooo
Concordo pienamente con le parole di AGB: i fotografi fotografano il mondo reale, Cicchinè da questo mondo ne estrae l'essenza e la proietta in quello dei sentimenti.
Bravo!
stupenda
complimenti John
perdono
bellissima
ciao
complimenti
ciao miriam