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metafora del pennuto irriverente e del grazioso sovrano
Chi non vorrebbe, qualche volta, posarsi sul capo del potente e dare libero sfogo alle sue esigenze, proprio come questo piccione?
gambe.jpg IMG_1177.jpg p_san_c.jpg leonardo_equilibrista.jpg _DSC6251.jpg
Informazioni File
Nome file:p_san_c.jpg
Nome Album:Ubaldo Lorenzo Dati / Bianco e Nero
Dimensione file:268 KB
Aggiunto il:Ott 09, 2009
Dimensioni:800 x 536 pixels
Visto:183 volte
Apertura Diaframma:f 5.6
FNumber:f 25
ISO:100
Lunghezza Focale:45 mm
Modello:DSLR-A100
Tempo d'esposizione:1/125 sec
URL:http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-44568
Preferiti:Aggiungi ai preferiti
Mimmo Greco  Send PM [Ott 09, 2009 at 09:18 AM]

Buongiorno Ubaldo.
I pennuti irriverenti sono sempre osteggiati dal potere , e si vive ogni giorno soprattutto in questi ultimi tempi.
La foto è caratterizzata da un bel bn , anche se credo che la troppa presenza dello sfondo distragga un pò. trovo il taglio un pò troppo centrale , ma è questione personale e ovviamente opinabile.

Mimmo

Libero Musetti  Send PM [Ott 09, 2009 at 05:15 PM]

Bravo Ubby, condivido titolo e sottotitolo...........
Ma lo avrei condiviso maggiormente qualche legislatura fà :-)
Paraponzi ponzi pà :-)
Buona la costruzione dell'immagine e la luce
Ciao Liberino :-D ;-)

Davide Ceriotti  Send PM [Ott 09, 2009 at 06:06 PM]

sembra esca dal monitor....bel titolo.....bella interpretazione di quel che volevi esprimere....bell'immagine ben curata :!:

Fausto Germano'  Send PM [Ott 09, 2009 at 06:19 PM]

Ma Libero, qualche legislatura fa non s'erano sovrani "primus super pares", ma solo uomini come te, me, come Ubaldo, fatti di carne e di ossa e privi di poteri divini :-)
Bella immagine e ancor meglio il messaggio veicolato.

Ubaldo Lorenzo Dati  Send PM [Ott 10, 2009 at 10:10 AM]

Nel ringraziare Mimmo per il gradito passaggio, vorrei approfittare per rispondergli su una giusta osservazione tecnica riguardo alla composizione dell' immagine. Guardiamo lo sfondo con un occhio diverso e non prendiamo in considerazione i singoli elementi che lo compongono e che possono distrarre (facciate, tetti, finestre, comignoli), ma consideriamolo un tutto omogeneo, un contesto, il contesto urbano: cambia, in questo modo la chiave di lettura? La centralità del soggetto (la statua di Leopoldo II ultimo Granduca di Toscana) muta la sua valenza se consideri gli edifici sulla dx una sorta di quinta teatrale, omogenea, che delimita la porzione di cielo libero da edifici, nel quale cielo, esattamente ai due terzi, si inserisce la testa della statua con l' impertinente volatile. In più, la statua cade in mezzo alla convergenza dei tetti, come in una sorta di invito all' occhio verso il soggetto principale. Credi che, dopo questa revisione critica, l' ottica dell' immagine possa in qualche modo cambiare? La fotografia di architettura ti lascia il tempo, al momento dello scatto, di guardare in macchina e valutare. Naturalmente si tratta di valutazioni che risentono del pensiero dell' autore e non hanno assolutamente carattere di universalità. Lungi da me l' idea della difesa a spada tratta dell' immagine e dell' arrampicata sugli specchi. Mi fa, invece, estremo piacere la disquisizione sugli aspetti e le variabili della fotografia, e non perdo occasione per discuterne. E per questa possibilità che mi hai offerto ti ringrazio nuovamente. Ti auguro un buon fine settimana.

Ubaldo Lorenzo Dati  Send PM [Ott 10, 2009 at 10:13 AM]

Liberino, Davide e Fausto mi hanno dedicato un po' del loro tempo e delle loro attenzioni. Li ringrazio.

Omar Biagi  Send PM [Ott 10, 2009 at 10:38 AM]

Ubaldo, sto guardando questa fotografia da almeno 5 minuti.
Stavo iniziando a scrivere di cose che forse importano poco, ma mi sono fermato in tempo..
il fatto è che le tue parole mi hanno portato a fare alcune riflessioni sia sul concetto che esse esprimono, sia sulla fotografia che le accompagna.. e proprio qui sta il problema: sono le tue parole a dar da pensare, non la tua fotografia, che senza di esse esprimerebbe un messaggio in maniera troppo timida e difficilmente carpibile dallo spettatore.
ma questo tu già lo sai, altrimenti non avresti avuto bisogno di titolo e sottotitolo.

Ubaldo Lorenzo Dati  Send PM [Ott 10, 2009 at 12:40 PM]

Vedi, Omar, io, quello che mi fai notare, lo so da tanto tempo. E la frequentazione di una community virtuale, l' unica per giunta che frequento, mi rafforza nelle mie convinzioni. Un utente di MM qualche giorno fa affermava, a proposito di una sua immagine, cito alla lettera, che "Ogni spettatore legge una immagine in virtù del tempo dedicato dopo averla vista... il tempo è il fattore determinante per assimilare ciò che si vede. Una cosa si può vedere, guardare o meglio osservare. Il massimo sarebbe studiarla". Mi sento in sintonia assoluta con quanto citato. Il messaggio urlato e sbattuto in faccia all' osservatore, il pugno allo stomaco, la provocazione, la comunicazione immediatamente fruibile non sono nelle mie corde, né come propositore né come fruitore. Non sono tanto sicuro che il mio modo di esprimermi sia timido (la timidezza non mi appartiene in nessuna delle mie proposizioni, e se mi conosci un po' lo dovresti aver capito): semmai riflessivo e meditato, senza niente lasciare alla casualità, ma tutto pesando, magari in maniera eccessiva, questo sì, con un bilancino da orefice, ma con metodo e rigore. E non è cosa facile, ti garantisco. E' chiaro che la modalità corrente di osservare immagini non lascia troppo spazio allo studio delle stesse, governando la fretta e la comunicazione di facile beva ogni nostro approccio con la cultura visuale. Se ci pensi, vediamo più immagini noi uomini moderni in un minuto che un uomo del Medioevo in tutta la sua vita. Ho provato a postare qualche immagine senza titolo e sottotitolo, ma il risultato... Sicuramente il difetto, se di difetto possiamo parlare, sta dalla mia parte, e allora cerco di farmi capire con l' aiuto delle parole (cosa consueta a quasi tutti gli utenti, che a volte scrivono sotto le loro immagini poemi epici, professioni di fede e addirittura, qualche volta, il loro curriculum di fotografi). In realtà hai messo un dito in una mia piaga, che mi brucia e mi fa riflettere, senza che abbia ancora trovato una spiegazione veramente esauriente. Sotto le mie immagini leggo sempre pochi commenti, ma quasi mai generci apprezzamenti o banali critiche. Mi frequentano persone che stimo come fotografi, che qualche volta conosco personalmente, ai quali riconosco l' aver osservato le mie immagini, con mia grande soddisfazione. Sarà che la mia comunicazione è troppo velata? Sarà che non ha efficacia? Sarà il modo di porsi? Sarà...? Non riesco a trovare una risposta veramente esaustiva. Sta di fatto, come considerazione statistica e non come "lamentatio", che in quasi un anno che propongo immagini, regolarmente, su queste pagine, non ho mai avuto una segnalazione in HP da parte degli utenti. Ti ringrazio della possibilità che mi hai dato di esprimere queste mie considerazioni. Spero che, almeno, tu sia soddisfatto della rappresentazione che ho dato di un' icona della nostra città. Un caro saluto.

Mimmo Greco  Send PM [Ott 10, 2009 at 03:19 PM]

Ubaldo ti ringrazio per la disponibiltà ... ovviamente ogni autore percepisce lo scatto che compone con la sua visione e compone con ciò che ritiene sia piu significativo come percezione emotiva per se e per chi guarda poi.
Ritenevo la statua e il piccione gli elementi e/o soggetti piu' importanti nella composizione ( anche per dare un contenuto al titolo ) e pertanto da valorizzare rispetto ad altri elementi contenuti nello scatto ... forse troppo semplicistica la mia visione o forse incapace di seguire istintivamente una trama compositiva più articolata e ragionata ... è comunque un mio difetto e/o limite quello di essere istintivo ... di accarezzare con lo sguardo quello che subito mi crea cambiamento al lato dx del cervello e valutare il come ricomporlo per soddisfare le mie attese... tutto molto soggettivo ovviamente ne potrebbe essere altrimenti.
Un caro saluto ed è sempre un piacere scambiare i propri punti di vista.

Mimmo

Chiara Lana  Send PM [Ott 10, 2009 at 04:18 PM]

E da ultima mi affaccio con il mio sentire che ha avuto bisogno di un giorno di decantazione.
apprezzo l'immagine per la sua costruzione che non è mai affidata al caso, ma sempre ben predeterminata e pensata molto prima del clic. mi piace la conversione in bn, ma questo detto da me non è certo significativo.
partendo da qui, dall'immagine del principe col piccione inseriti in un contesto molto ben definito, mi sono ricordata di due figure molto simili e di ben altro lignaggio: il posteggiatore di auto e il capoclasse.
l'uno, investito da autorità nei confronti di chi vorrebbe posteggiare il suo veicolo in luogo custodito appunto da lui, bardato di cappello e fischietto ad impartire ordini e riscuotere pedaggi.
l'altro, investito pro tempore di ben altra autorità disciplinare, dotato di gessetto per scrivere in una delle due colonne preventivamente definite con una linea sull'ardesia della lavagna a separazione dei "buoni" e dei "cattivi" vigilando l'andazzo di coloro che sino a pochi istanti prima della sua nomina erano suoi "pares".
chi di noi non ha mai avuto moti tali da desiderare, come il volatile illustrato da ubby, di depositare guano sopra il capo dei due soggetti, tanto temibili quanto invisi?
ricordiamoci che anche noi persone della strada, quando siamo investiti da un anche minimo incarico che ci consente di dirigere le azioni dei nostri "pares" diventiamo come il capoclasse, il posteggiatore e il principe, anche solo per un gradino più alto nella scala gerarchica della società, fosse quell'altezza misurabile come un foglio di carta velina.
credo non ci sia bisogno che io aggiunga altro se non che ubby nelle sue immagini, con o senza titolo e about, fa pensare.
un saluto a tutti e buon fine settimana speriamo sereno, non solo per le condizioni meteo.
chiara

Ubaldo Lorenzo Dati  Send PM [Ott 10, 2009 at 04:38 PM]

Ti ringrazio, lanazzurra, dell' affaccio che hai fatto sulla mia immagine. E ti ringrazio anche degli apprezzamenti. E anche della lettura esaustiva con esempi calzanti. E ti ringrazio del tempo perso per scrivermi. Insomma, grazie e buona domenica.




 

   
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