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mia madre
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La mente, purtroppo, non riesce più a orientarsi, eppure il corpo è ancora lì, intrappolato in una routine che non offre altro che un flusso costante di immagini e suoni senza significato. La TV diventa un compagno muto, un tentativo di riempire il vuoto di giorni che sembrano ripetersi all'infinito. Senza la possibilità di agire, senza stimoli che risvegliano la mente o l'anima, l'anziano resta in attesa, sperando forse che un altro giorno possa portare qualcosa di diverso. Ma in quella ripetizione senza consapevolezza, si nasconde una triste riflessione: la perdita di contatto con il mondo e la sensazione di essere invisibile, seppur fisicamente presente.
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Un forte abbraccio