Informazioni File |
Nome file: | dsc6995web.jpg |
Nome Album: | Vania Paganelli / Urban street |
Dimensione file: | 288 KB |
Aggiunto il: | Mag 03, 2009 |
Dimensioni: | 527 x 800 pixels |
Visto: | 184 volte |
URL: | http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-35058 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
ps terrazza mascagni?
Grazie salvatore e maurizio.
Quello che invece avrei tentato di togliere in ripresa, è lo sfuocato in primo piano, i quadroni della terrazza sono bellissimi, e a fuoco rendono molto bene, andava chiuso il diaframma, molto di più, ma come dice bag, la foto di strada è crudele, ed oggi con ps, si rimedia a piccole sbavature, una volta con le dia, erano dolori, certo, per tenere chiuso il diaframma, ed avere tutto a fuoco, ci voleva di prepararsi, ed attendere l'alfiere.
A parte questo, la foto colpisce, eccome, mi piace anche così, con lo sfuocato, hai fatto senz'altro una bella foto, con piccoli accorgimenti, la prossima volta che ti capita, la fai senz'altro meglio! :-D
certo ci sono stati casi clamorosi anche di foto famose, ma non per questo dobbiamo farcene un alibi.
Fotografare e' una scuola, si cresce giorno per giorno, per farlo bisogna pensare molto prima di decidere cosas e come fare.
Io credo che l'abilita' di un fotografo e' quello appunto di rendere bello quello che di solito ad occhi comuni e' normale.
Senza inganni.
Io trovo questa immagine, nonostante tutto, molto bella.
:-D
Ho accavallato il commento su Paolo e Paola.... che ringrazio.
Marco allora bocciamo anche l'idea, perche' a pensare che p.zza mascagni sembri una scacchiera non saro' stata originale :-)
Anyway, hai ragione e poi non potrei affidarmi alle mie capacita' di "manipolatrice" anche volendo farlo; sono sprecisa per natura e oltretutto so fare veramente il minimo indispensabile. Di solito clonature grosse non ne faccio, su questa infatti neanche c'avevo pensato; l'avevo presa cosi' come mi era uscita, con i suoi errori, che probabilmente rifaro' altre centinaia di volte, ma a forza di farmelo notare , prima o poi riusciro' ad aprire meglio l'occhio dentro il mirino. 8-)
A parte questo complimenti per la bella inquadratura e l'ottimo bn.
magari la foto rivisitata la inserisco nel forum.
Ciao , Mimmo
Grazie :-D
Probabilmente opere di pulizia lo si faceva gia', francamente mi risulta difficile come poter togliere un palo o altro, mi ricordo mio nonno fotografo che usava il raschietto, ma solamente sui ritratti e comunque su pellicola in grande formato.
C'e' stato il periodo dei fotomontaggi, col Bauhaus e la scuola russa, ma comunque era altra cosa.
Allora si pensava di piu'.
Una fotografia, secondo me, deve essere sincera, nel senso che oltre ad essere filtrata dagli occhi del fotografo non dovrebbe contenere nessun altro artificio tale da modificare la realta', nel senso di renderla diversa da quello che effettivamente c'e' dentro l'inquadrato.
Se si va oltre, se si toglie un palo che c'era o altro, non si fa che falsarla, renderla non vera.
Diventa un'illustrazione.
Sono convinto che molti ora operano in questo senso, magari pochi onesti (come te in questo caso) lo ammettono, perche' non fa bene dire che comunque l'immagine e' stata "manipolata".
E ripeto, per me, pensare prima ed arrangiarsi con quello che ci si trova davanti, e' una bella sfida.
Per me e' una questione di coscienza.
;-)
Aggiungo.
Cartier Bresson come altri nel periodo (anche mio nonno!!!) usava la Leica perche' era ed e', un capolavoro di tecnologia, e' vero, ma credo che la usasse soprattutto per la sua discrezione, se hai visto qualche film dove si vede lui all'opera, avrai sicuramente notato la sua discrezione, fotocamera in tasca (non come tanti alberi di Natale che si vedono oggi in giro...) osservava la scena e, all'ultimo momento la cacciava per fotografare.
Ed allora ancora non usava l'esposimetro, ovvero non era integrato nella fotocamera e non aveva nemmeno quello separato, usava l'occhio e la testa, lui dice anche il cuore, ma credo sia alla fine palese per tutti.
Sarei curioso di sapere a quale foto ti riferisci, quali cioe' danno adito a dubbi, la storia della fotografia e' piena di aneddoti strani, ma su di lui proprio non lo sapevo.
Qualche sua immagine mi ha lasciato dei dubbi, nel senso che mi sembra incredibile che, nel quasi 90% delle sue foto lui risulta invisibile, i soggetti guardano altrove, ho pensato che forse non era cosi' invisibile e "comunicava" agli altri le sue intenzioni, ma poi, vedendo dei documentari mi sono (abbastanza) ricreduto.
:-D
Non capisco però quando paolo dice che la fotografia deve essere sincera e che non deve contenere artificio ecc. oggi non c'è nulla di reale in fotografia, tutti usiamo programmi di fotoritocco, lui stesso nella foto del giorno ha usato un filtro nd per ottenere quell'effetto, è un'illustrazione anche quella? Allora anche fare foto con un ottica che non "vede" come l'occhio umano è da ritenersi non vera, è sicuramente diversa da quello che realmente è.io sono cosciente di "dipingere" le mie foto, non me ne vanto ma nemmeno mi vergogno, per me è e resta arte visiva e in quanto tale ben vengano le innovazioni.
Se in un paesaggio tolgo un palazzo mostro una visuale che e' solo nella mia fantasia.....e va' bene lo stesso, dipende dalle intenzioni dell'autore pero' ovvio che e' una ricerca diversa.
Il discorso dell'ottica invece e' un discorso per assurdo; non sono solo le ottiche spinte a non vedere come l'occhio umano... quindi limiteresti il tutto a una focale. (imho)
io non ci vedo differenze sul togliere un palo con il clone e usare un filtro nd per rendere l'acqua setosa, è mostrare qualcosa che non esiste in entrambi i casi.
poi...ognuno se la vive come meglio crede.
E cmq io non sono contraria a niente. Penso che ognuno debba esprimere come meglio crede cio' che vede e come lo vede.
a mio avviso una grande foto per la gestione della p.d.c. e per la chiave di lettura che hai offerto attraverso il titolo.
:-o
E' vero che l'occhio umano ha all'incirca una visione corrispondente all'incirca ad una lunghezza focale di 45mm, ma l'uomo puo ruotare la testa ampliandone la visione, ma vede quello che c'e' e lovede comunque in un continuum.
Usare un filtro ND significa solamente allungare il tempo di esposizione, sempre di un qualcosa che comunque c'e', ed evidenziare magari i movimenti presenti nella scena.
Stessa cosa usare filtri di contrasto, parlo per il bianco e nero, per evidenziare magari nuvole presenti, ma non aggiunge o toglie null'altro.
Stieglitz quando ha creato la scuola americana, lo ha fatto cercando di allontanarsi dal pittorialismo, filone allora molto in voga in Europa e che prima di lui, affascinava un po' tutti, fotografi americani compresi.
E ci e' riuscito.
Torniamo al pittorialismo? Mi riferisco in questo momento alla tua foto degli alberi piu' texture.
Va bene, nulla ci vieta di farlo, e' certamente un modo di fare piu' vicino alla pittura, un quasi tornare alle origini della fotografia, ma va bene cosi', ripeto, ognuno e' libero di intraprendere la propria strada, sviluppare le proprie visioni.
Per quanto mi riguarda io preferisco la ripresa in diretta, di quello che c'e', chiaramente filtrato dal mio occhio, ma non alterandolo togliendo (o aggiungendo) elementi.
Lo trovo, per me, molto piu' stimolante che operare dopo, a tavolino.
;-)
Vania come ho detto, la storia della fotografia e' piena di autori che hanno lavorato in maniera diversa, penso a Rodchenko con i suoi fotomontaggi, a Moholy Nagy al Bahaus ecc.
La fotografia, come e' giusto che sia, ha diverse interpretazioni della realta', alcune piu' vere, altre fortemente storpiate, chiaramente e' soltanto una questione di gusto proprio.
A proposito di fotografi e dei diversi modi di intendere la fotografia, ti consiglio di dare un'occhiata al nostro Luigi Veronesi, pittore ma anche fotografo e al suo (secondo me) prosecutore Paolo Gioli.
Se guardo il mare o l'acqua di un fiume, non vedo seta, non ho l'occhio a lunga esposizione,quel qualcosa a cui tu fai riferimento non c'è, non esiste, non è reale, i miei occhi nel reale non vedono la seta e quindi è finto, costruito.
Evidenziare nuvole con filtri non è reale, la nuvola c'è ma la vedo slavata, bianca, i miei occhi non vedono nuvole contrastate che sembra stia venendo giu il diluvio universale. aggiunge e toglie eccome...fa la differenza, c'è differenza.
Allora...o usiamo tutto (non solo quello che piu ci aggrada) quello che la tecnologia ci mette a disposizione (chi se lo può permettere) oppure buttiamo via quello che abbiamo e ritorniamo alle botte di magnesio. Usare il clone spesso significa eliminare dalla scena qualcosa di fastidioso, un elemento di disturbo che non puoi fare allo scatto, come ad esempio un cartello stradale e cose simili, personalmente non trovo disdicevole rendere piu gradevole una foto.
Io adoro il pittorialismo e operare dopo, a tavolino, è per me stimolantissimo, sarà che non sono un fotografo :)
Concordo sulle diverse interpretazioni e gusto soggettivo.
-se fotografo con un tempo di esposizione lento, sia acqua o gente che si muove, non faccio altro che evidenziare un loro movimento, una cosa che c'e' stata comunque.
-se utilizzo un filtro di contrasto, abbasso il valore del cielo ed evidenzio cose che nel cielo ci sono, non mi riferisco solamente a scene apocalittiche che certamente sono poco reali, anche qui occorre il buon gusto (ma poi il buon gusto e' chiaramente opinabile e personale...) per quanto mi riguarda cerco comunque di non rendere artefatta la scena, mi riferisco ai diversi equilibri tonali presenti nella stessa
-stessa cosa in camera oscura mascherando e bruciando qua' e la'.
-se aggiungo trame, o tolgo elementi, ho comunque falsato in maniera oggettiva il reale.
Questo non significa che non lo si puo' fare, ci mancherebbe.
Dico solamente che per quanto mi riguarda non lo faccio, anzi, sono cosi' talebano in questo senso che non taglio nemmeno quello che inquadro.
Ma ripeto, ognuno e' libero di praticare la fotografia (ed affini :-) ) come meglio crede e pensa.
;-)
...affini...
ps Cardone è un cognome tipico pucinaro, tu lo sei?
Se invece la scena che vedi la percepisci come un continuum, un evento non fermo, non congelato, allora la mia risposta e' chiaramente negativa.
Il mio obiettivo registra quello che effettivamente succede, la scena e' comunque vera e reale, e' solamente una questione di tempi d'otturazione.
Per esempio, una persona che cammina, secondo te, per essere vera (nella fotografia) deve essere bloccata, non in movimento?
Oppure un elicottero che vola, quale dovrebbe essere il giusto tempo d'otturazione?
Con pale bloccate o con le pale in movimento?
;-)
Pucinaro...ho cercato su internet ma non ho capito cosa significa, se ti riferisci ad una mia origine in qualche posto in particolare allora no, le mie origini sono comunque molisane.
:-D
va bene, nella tua foto si vede il mare, tutto reale :!:
adesso basta però, prima che qualcuno ci dice che gli/le girano le pale :-)
pucinaro=abitante di pietrelcina, avevo letto che avevi origini beneventane che eri venuto a s.agata a suonare
No...io sono di origini molisane, suonavo con un gruppo che faceva capo alla cattedrale di Benevento, e con loro abbiamo girato tanto.
Comunque sia mi dispiacerebbe se abbiamo annoiato qualcuno, io trovo sempre molto interessante gli scambi di visione, anche se poi ognuno rimane con le proprie idee.
Anzi trovo piu' interessante questo, che solamente meri commenti sotto le foto.
Grazie a te comunque per l'interessante scambio di idee.
;-)