Nel 1960 Chesney Henry Baker Jr. in arte “Chet Bakerâ€, mentre si trovava a Lucca per una serie di concerti, venne arrestato per detenzione di stupefacenti e condannato per direttissima ad un anno di carcere che scontò presso il locale penitenziario di S. Giorgio.
Nei giorni precedenti all’arresto soggiornò presso l’Hotel Universo in Piazza del Giglio. La sua camera era la 15, dove un anonimo fotografo scattò quell’immagine mentre lui, seduto sulla balaustra proprio di quella finestra, intonava con la sua tromba note che qualche fortunato, giù in piazza, avrà potuto ascoltare.
Marianna, amica e titolare dell’hotel, mi ha raccontato che una sua cliente francese, cui lei aveva pensato di donare lo splendido regalo di un soggiorno nella stessa stanza ( proprio la stessa in quanto nulla è cambiato) che aveva ospitato il genio malato di Chet, aveva risposto che la cosa le incuteva, in realtà , un po’ di paura, Paura che il fantasma potesse passare trovarla.
Ho chiesto di potere vedere questa stanza, e, non senza emozione di scattare qualche immagine …… non so se Chet fosse lì con me mentre scattavo, ma mi piace pensarlo.
Magnifica la storia,la posa della foto incorniciata nell'inquadratura...e il fantasma visibile solo poi nella foto,come spesso succede...;)
Questa creazione e` fantastica e la segnalo proprio...!!! ;)
Lo so che fotograficamente non è una nulla e so anche che la PP poteva essere realizzata sicuramente con migliore qualità , ma non nasconderò il fatto che quando è apparsa la trasparenza del Chet, rimuovendo il livello, è come se dal negativo fosse emersa un'emozione e non ho voluto aggiungere o togliere nulla a quello che vedevo.
Essere riuscito a trasmettere questa emozione mi rende questo scatto ancora più vicino e sentito.
Grazie di cuore a tutti.
p..s. Massimiliano io avevo su "Chet Baker in Tokyo" . Disco incredibile
che bella storia e la foto la rappresenta bene
Chet era un grande, lo ricordo bene nel periodo prima di morire, quando proprio grazie alla televisione, al mondo del jazz italiano, era riuscito a trovare una seconda, o terza, giovinezza
Nei giorni precedenti all’arresto soggiornò presso l’Hotel Universo in Piazza del Giglio. La sua camera era la 15, dove un anonimo fotografo scattò quell’immagine mentre lui, seduto sulla balaustra proprio di quella finestra, intonava con la sua tromba note che qualche fortunato, giù in piazza, avrà potuto ascoltare.
Marianna, amica e titolare dell’hotel, mi ha raccontato che una sua cliente francese, cui lei aveva pensato di donare lo splendido regalo di un soggiorno nella stessa stanza ( proprio la stessa in quanto nulla è cambiato) che aveva ospitato il genio malato di Chet, aveva risposto che la cosa le incuteva, in realtà , un po’ di paura, Paura che il fantasma potesse passare trovarla.
Ho chiesto di potere vedere questa stanza, e, non senza emozione di scattare qualche immagine …… non so se Chet fosse lì con me mentre scattavo, ma mi piace pensarlo.
Questa creazione e` fantastica e la segnalo proprio...!!! ;)
ciao
Dani
Nicola
Essere riuscito a trasmettere questa emozione mi rende questo scatto ancora più vicino e sentito.
Grazie di cuore a tutti.
p..s. Massimiliano io avevo su "Chet Baker in Tokyo" . Disco incredibile
complimenti
Patrizia
Un saluto
Antonio
B&N impeccabile, complimenti per la home.
un saluto
Chet era un grande, lo ricordo bene nel periodo prima di morire, quando proprio grazie alla televisione, al mondo del jazz italiano, era riuscito a trovare una seconda, o terza, giovinezza