|
respira?!?!!
|
================================================================================
Parlare, scrivere di fotografia oggi, non è facile, tante sono le sfaccettature, tanti i rami, internet ha aperto le porte del mondo anche in fotografia, come in tutti i campi, ieri, eravamo costretti a spendere in edicola, comprare libri, leggere, guardare immagini stampate su carta, più o meno fotografica,oggi possiamo ammirare tutte le fotografie che vogliamo, con un semplice click del mouse e gratis, sulla rete ci sono tutti i più grandi del mondo, di ieri e di oggi, inventarsi qualcosa in fotografia, è veramente arduo, quando si è visto tutto e di più.
Allora bisogna cambiare approccio verso questo hobby, ricordo l’intercircoli di 20 anni fa, dove di solito vinceva colui, che portava qualcosa di nuovo, una ventata di freschezza, ma erano i tempi dei libri, oggi non è più possibile pensare di fotografare qualcosa di nuovo, di non visto, bisogna prendere atto di questo, e ammirare quello che i fotoamatori, riescono a racchiudere nel loro rettangolino magico, con gusto, fantasia, inventiva………………..
I cartelloni pubblicitari come sfondo, non è certo un’idea nuova, ricordo le fotografie, anzi il filone fotografico di Severi Angelo e Rota Lisandro degli anni 80/90, tutte molto belle ed ironiche, perché si tratta di un filone ironico, salvo eccezioni, è il cartellone pubblicitario che si presta all’ironia, di solito si costruisce la fotografia sul contrasto o l’attinenza all’immagine rappresentata dal cartellone.
Si può costruire l’immagine di proposito, partendo da casa con l’amico/attore, oppure fare il famoso capanno di caccia, aspettando che accada qualcosa, che rientri nel contrasto/attinenza, certo con l’amico/attore si risparmia tempo, e si fa un po’ quello che si vuole, anche se diventa importante guidare la persona, il rischio di perdere in spontaneità se non si è bravi nella guida è molto forte, il capanno esclude questo pericolo, perché la scena che avverrà con un po’ di fortuna, sarà senz’altro spontanea, certo si rischia di stare delle ore ad aspettare quello che non succederà .
Giovanni, fotoamatore ormai provetto e navigato, ha costruito molto bene questa fotografia, l’humor è veramente forte, e strappa come minimo un sorriso, una fotografia che mette il buon umore, allegra, scherzosa, condita con un W/B curato e accorto, che ben si sposa con l’immagine presentata, eccezionale lo sguardo allibito, dal “puzzo” del personaggio, che in questo caso fa da contrasto e di attinenza allo stesso tempo, il massimo che si può ottenere in questo genere fotografico, veramente una bella fotografia.
Colgo l’occasione per fare una piccola considerazione. Questa immagine è l’opposto di tante immagini di denuncia sociali, ambientali, o drammatiche, la fotografia così bistrattata dai parenti più ricchi, pittura, scultura, e ultimo ma anche il più ricco forse, il cinema.
Il cinema è nato grazie all’invenzione della fotografia, ma ha avuto tanta più fortuna e gloria, eppure come nel cinema, l’attinenza dei messaggi mandati è uguale a quelli della fotografia, anche i film si dividono in comici, drammatici, descrittivi, storici, ecc. ecc. ma, parere personale, a parte la professionalità messa in campo in ambi due le arti, la fotografia è molto più difficile del cinema, un fotografo bravo con uno scatto ti racconta tanto, nel cinema con un fotogramma, non racconti nulla, certo diverso è l’approccio, ma immaginate la scena di questa foto di Giovanni, in pellicola rullante, vedremmo l’uomo, fare le boccaccie, tapparsi l naso e magari imprecare, e noi rideremmo della scena, ma la nostra fantasia è rimasta al palo, è il regista che ci ha mostrato una scena confezionata , più o meno composta bene, e noi abbiamo riso, vedendola, la fotografia di Giovanni racconta la solita cosa, con una differenza enorme, secondo me, qui ognuno di noi è costretto a chiamare in campo la fantasia, ed ognuno comporrà la propria scena, come gli piacerebbe vederla e riderà , nello svolgere la scena nella sua mente.
Il fotografo da’ l’imput, come ha fatto Giovanni, noi finiamo la scena con la nostra fantasia, la nostra creatività . Domando allora, meglio mettersi seduti davanti al televisore, a ridere di un’immagine che qualcun altro ha costruito, per sollazzarci, oppure mettere la nostra fantasia al proprio servizio?
In parole piĂą esplicite, pigri o attivi?
Giovanni è un fotografo attento e preparato, le sue fotografie anche le più semplici, hanno sempre un significato, non sono mai tirate la’ come vanno vanno, questo delle fotografie umoristiche, è un bel filone e Giovanni spesso, propone immagini allegre, anche questo è un altro aspetto di questo hobby, se non siamo allegri dentro difficilmente faremo una foto allegra, la fotografia segue, o va di pari passo al nostro umore, carattere, modo di vedere il mondo, e di vivere. Lla fotografia non è altro che il nostro “io”, o parte di esso, messo su carta, qualcuno forse pensa che sia una bischerata, ma vi posso assicurare che è la pura verità , dalle fotografie che scattate, posso vedere che carattere avete…………………………………….
Grande Giovanni, un vero amante della fotografia, a 360 gradi…………………………………………………………………….
Riccardo Corsini
A.G. Elav89
|
|
(
come hai ben approfittato e studiato la foto!!! publicita' e concetto ben collocate per un sorriso profondo! :-D
Sei un mito :!: :!:
Segnalo
me l'ero persa. un divertentissimo scatto ben realizzato :-x :-x :-x
francesco