Come ben sai questa foto io l'ho già veduta nell'interezza dei suoi toni, luci e colori e non come, purtroppo, appare quì .
Di certo ti ricorderai il mio commento che fu identico alla tua didascalia.
Una foto altamente evocativa del "mal d'Africa" che solamente chi c'è stato può apprezzare appieno.

Caro amico Silvio, il coro degli wow non è certo la mia suprema aspirazione, ma anche essere oggetto di assoluta indifferenza non appaga la mia voglia di mettermi in discussione. Ho sempre sostenuto, come ben sai, che nonostante tutti i discorsi letti e riletti fino alla nausea, non è una community di fotografi che produce cultura e sapienza in chi si avvicina alla fotografia. Credo semmai nella necessità di buone letture e soprattutto nella frequentazione "fisica" tra fotoamatori, e senza esclusione di colpi, come più volte ribadito in mille altre circostanze. Ma tant'è... Come sai, e come forse avrà capito anche qualche altro utente di questo sito, porto avanti un mio discorso fotografico, fortemente voluto, sicuramente discutibile come tutte le scelte, ma, proprio per la sua natura di scelta, sentito e personalizzato. Non mi piacciono le immagini urlate, non condivido la necessità di produrre impatti sull' osservatore, non mi accodo pedissequamente alle mode. Cerco l' immagine che parla a chi vuole e sa ascoltare. Il resto non è pane per i miei denti. Questa piccola immagine, secondo il mio modesto giudizio, risponde a questi requisiti, ma per dialogare bisogna parlare la stessa lingua. Grazie dell' intervento e dell' occasione che mi hai offerto per manifestare il mio sentire. Dopo di che, saluto e mi ritiro nelle mie stanze...

Non credo che stare in una community virtuale serva a sostituire il contatto fisico fra le persone, anzi se la community fa in modo di incentivare questi incontri non si può ch esser contenti. Quindi completamente d'accordo con entrambi che il contatto fisico e ottime letture dovrebbero essere il pane quotidiano per la crescita fotografica di tutti...
Detto ciò mi piace questa foto che ben interpreta questo mal d'Africa che ormai divampa su tutto il territorio, chissà se loro, quando vedono turisti europei sulle loro terre, non abbiano un mal reciproco che non so come chiamare... 8-)

Carissimo Ubaldo, due cose...
Per quanto riguarda la necessità di incontrarsi almeno ogni tanto, beh, credo che questa community si distingua tra tante altre proprio per le iniziative delle quali si fa carico, oltretutto supportate da stimoli fotografici di tutto rispetto, vedi nel forum di testo la prossima inaugurazione della mostra a Brescia il 1 agosto, o quella di Lucca il 14 novembre prossimo...
Riguardo alla foto, anch'io sono tra quelli che cercano preferibilmente il messaggio racchiuso tra le immagini non "urlate", ma sommesse esteriormente quanto ricche interiormente. E ti assicuro che ho aperto più volte anche questa tua, cercando di trovarci il messaggio che volevi veicolare attraverso il titolo e la nota. Messaggio che, ahimè, forse per mia insensibilità, o incapacità di leggerla appropriatamente, non ho trovato. Nel senso che non mi fa pensare all'Africa (che anch'io come te non conosco perchè non l'ho mai vista se non per una rapida gita a Tangeri tanti anni fa). Vedo sì un africano che cammina a passo spedito, ma su una spiaggia che mi appare del tutto nostrana, con un mare ed un cielo del tutto nostrani, un africano probabilmente di quelli che il destino e la necessità di sopravvivere hanno voluto trapiantare in una terra che non è la sua, riservandogli una vita magari più triste e più misera di quella che ha dovuto lasciare... Ecco, questo, in tutta sincerità come sempre, è ciò che mi suggerisce la visione della foto.
Con immutata stima, ciao

Innanzi tutto grazie ad Antonio e Marco che mi hanno voluto esprimere i loro pensieri graditissimi. Antonio, mi pare che la linea di pensiero di questa community sia chiara e vada nel senso del frequentarsi anche fisicamente, oltre che nella maniera virtuale. E questo è sicuramente una gran cosa. Per quanto riguarda il mal d' Africa, credo che Silvio volesse alludere a quella nostalgia struggente, a quel desiderio di tornare che prende chi è stato in Africa. Marco, la tua attenzione nei miei confronti mi lusinga e te ne ringrazio. Devi pensare che, non essendo mai stato in Africa, ho una visione di questa terra che non corrisponde necessariamente a situazioni reali, quanto piuttosto a situazioni dell' anima. Un po' come per Salgari, se il paragone non risulta presuntuoso, che ci ha fatto sognare, da bambini, l' India, le tigri, i pirati della Malesia senza essersi mai mosso da casa sua. Ma che immagini! Comunque, essendo le mie qualità di comunicatore abbastanza modeste, non mi è difficile credere che quello che io ritengo un messaggio di facile interpretazione sia in realtà frutto di arzigogoli mentali e, quindi, di difficile, se non impossibile, lettura. Confido, comunque, sempre nella vostra attenzione.

Frequentare persone della community, come ormai è ben noto ai più, è un mio pensiero costante perchè se ci si conosce ci si scambiano quei pensieri e parole (mogol mi perdoni) che donano senso al permanere qui. Si, bello guardare pixels, simpatico ricevere plausi, ottimale sentire pareri, ma la vita vera è fuori e le persone si conoscono là, con il loro apporto umano e non solo tecnico. Le emozioni di un sorriso, la forza di uno sguardo, la energia di una stretta di mano sono ineguagliabili e chi ha scrtto qui, Ubby e Torkio, lo sa quanto vero sia per me. E questo frammento di Africa sconosciuta è un gesto di condivisione di tuoi sentimenti Ubby che giova a completamento, mai a sostituzione, di quelle risate e parlate e camminate che insieme abbiamo vissuto sin qui. Grazie per avermi dato lo spunto per sottolineare a mia volta il bello di questo essere in una community come questa, tutte persone, nessuno mero nick. Ciao Lanazzurra (eddaje co' sto' Mogol) ;)