Informazioni File |
Nome file: | web-(7).jpg |
Nome Album: | giacomo saviozzi / Emotive |
Dimensione file: | 96 KB |
Aggiunto il: | Mar 07, 2009 |
Dimensioni: | 800 x 578 pixels |
Visto: | 76 volte |
URL: | http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-31356 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
Costanza con “delirante†amore ha scritto questo fiume di parole. Ha trasformato un piccolo pupazzo di zucchero, “panciuto con la barba rossa†in Bonzino, il figlio nato dal loro amore. Costanza è morta nel 1999 ed è stata seppellita con Bonzino, consumato, ormai trasformato in un feticcio lordo di zucchero. E’ morta l’8 di marzo. Così pensando a Costanza mi è venuta in mente la festa della donna e questa foto. Questa immagine da “follis†vorrei che si trasformasse in una frase che Costanza ripete più volte quando la legano al letto del manicomio: “io a letto non ci so stare perché ho il cuore che camminaâ€.
A tutte le donne affinché il non siano più “legate ai lettiâ€, affinché siano libere.
Buon 8 marzo.
Giacomo Saviozzi
toccante la narrazione, dolorosissima l'immagine dalla quale esce un urlo straziante ...
grazie per queste parole e per questo divenire ancora di riflessione ...
accolgo la dedica e la sottoscrivo, sempre, in nome dell'intelligenza e della libertà ...
un caro saluto
Paola
Fiore
Le storie come quella di Costanza mi colpiscono per la grande capacità che hanno certe persone di conservare la propria libertà interiore (il "cuore che cammina") a dispetto delle condizioni esterne più drammatiche. Questo mi fa anche vergognare parecchio quando mi lagno, nella mia posizione più che privilegiata.
Della foto l'elemento che preferisco è il viraggio che introdure un "filtro" di pudore e rispetto sull'immagine così straziante.
della foto apprezzo molto il punto di ripresa ravvicinato ma non troppo, che 'caotizza' l'inquadratura rafforzandone l'impatto e il siginificato...
Non solo vuole essere un omaggio ma vuole essere, nel suo piccolo, un momento di riflessione. L'8 marzo è ormai festa consumistica, ha perso il suo senso "politico" di ricordo. Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie di un industria tessile scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg. Adesso c'è rimasta la mimosa, regalini, streep tease maschili, festicciole di avvinazzate. Ecco io vorrei che le donnne ricordasseso le lotte per i loro diritti. Uno su tutti il diritto a un lavoro equo. Alla parità di diritti, il diritto di sciopero che viene ancora minacciato da governi intolleranti.
Vi ringrazio, mi fa piacere che questa immagine vi sia "piaciuta" nella sua crudeltà , nello straziante dolore. Non vuole essere immagine triste ma è un modo per "lottare" . Credo che la "lotta" sia un prendere coscenza, farsi carico delle istanze dei più deboli.
Un bacio a tutte le 4 donne che mi hanno omaggiato della loro sincera "critica".
Giacomo Saviozzi