Ben rivisto e riletto giannimazzesi!
Gigi

mi associo a gigi... fa sempre piacere vedere le tue cose

che belle parole.... si posano leggere leggere ...come questa nuvola!!!

Noooo..il gabbiano ..sparito? cosi bello e buono tra tempo e spazio? rivoglio il gabbiano Gianni...:-P

ti seguo Gianni !!!

Grazie Gigi, Paolo, Antonella, Cate e Giovanni!
Cate, magari ritorna il gabbiano :-)

Ciao,
Gia

Questa tua serie mi ha fatto pensare alle fotografie di Alfred Stieglitz, gli “Equivalents” per certi versi quelle fotografie fecero prendere coscienza al mondo che la fotografia non era soltanto documentazione ma qualcosa d'altro, l'oggetto “le sue nuvole” diventava esperienza soggettiva espressione del sé, presa di coscienza fondamentale per il futuro della fotografia... la tua serie, che parte da una coscienza moderna, si sta sviluppando verso territori che si paleseranno con tutta la carica del tuo pensiero e della tua visione ma in linea col pensiero innovatore di Stieglitz...
Bravo sei sempre fonte di riflessione...
Angelo

Grazie di cuore Angelo.
Già pensare che le mie foto si accostino ad un mostro sacro della fotografia come Stieglitz, mi fa rabbrividire di piacere.
Poi le tue parole sono arrivate dentro me con molta forza e mi ridanno speranza. Quella che ogni tanto perdo...

Un abbraccio,
Gia

"Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia"

Scriveva così De Andrè su queste nuvole, lì in cielo, spesso metafore della nostra fantasia, della nostra paura, di quella speranza che proprio tu, caro amico, non devi perdere. A presto. Ciao

Grazie Ross. ogni tua parola (poi insieme a Fabri...) è una piccola goccia dissetante nella calura quasi estiva.
Io ho sempre la speranza che qualche illuminazione arrivi a qualcuno per condividerla e farla diventare un bene comune.
Io ho sempre la speranza che qualcosa si muova attraverso le foto, le parole e l'anima che ci sta dietro.
Io ho sempre visto questa speranza cadere di fronte alla stupidità, di fronte al mantenimento dello status quo e di fronte al perseguire la propria linea diritta senza guardarsi indietro, senza pensare, che si può anche curvare.

Grazie,
Gia