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involontarie psicostasie #4
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"invocata anima vaghi,
rivelata in leggera notte,
dentro un improbabile noi
Incollata, prestata, violata
di impalpabile penata alterità ,
come di flebile e informe luce, sei
Sei colei che si agita in sogno,
che fa a pugni con gl'anni,
per non sputare scia e transire al di là ".
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dalla serie "Silenzi (a colori)"
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#4 di #5
(...Altamente Consigliata in Full Screen...)
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Inoltre sono fatte per essere guardarte come se fossero appese in sequenza, tutte e cinque, in successione.
TI allego anche una piccola delucidazione che era nella #1, a mo' di lettura:
"Da quando lessi il libro dei morti egizio e poi quello tibetano, la pesatura dell'anima e del cuore mi ha sempre affascinato.
Poi me ne ero dimenticato fino a quando, nel Novembre scorso, ho rivisto il papiro con il libro stesso nel museo di Torino e ho pensato di farci qualcosa.
Ho immaginato che il nostro dormire e soprattutto il sognare sia una piccola pesatura dell'anima quotidiana, per fare in modo di non portarsi dietro ogni fardello che l'appesantisca.
Che ruolo abbia l'inconscio in tutto questo non so".
Ciao!
Ho concluso che interpreterò questa immagine come una rappresentazione dell'atto della pesatura dell'anima da parte di Thoth ed Anubi.
Indipendentemente da ciò, è la più bella della serie.
ciao,
saro
Lucia, troppo buona... :-))
Marco, mi fa piacere tu sia tornato a leggere l'introduzione.
Fausto, sono molto contento che tu sia stato mosso dall'estetica, per me significa avere centrato l'immagine e il suo significato insieme.
Ciao!
Ciao!
Anch'io penso che tutto fluttui, anche se non lo vediamo o percepiamo quanto tale.
Siamo cellule alla deriva, e ci attacchiamo alle nostre false sicurezze, per timore di volare nell'eterno spazio.
Grazie e ciao,
Gianni