Il risultato è spettacolare ... la tecnica per arrivarci (rispetto al digitale, sicuramente molto più "comodo") credo sia tanto affascinante quanto difficile da padroneggiare ... e per questo, doppiamente bravo, Paolo :-)
Massimo,la tecnica stenopeica è molto più particolare e difficile del digitale,nel caso ad esempio di questa immagine,si tratta di una macchina autocostruita,secondo,quando scatti non hai possibilità alcuna di rivedere l'immagine,inoltre la conoscenza del tipo di pellicola in riferimento alla resa in fase di sviluppo io credo che ci sia una bella differenza tra camera oscura e photoshop,detto ciò ringrazio per l'apprezzamento.
conosco non tanto bene questa tecnica, pur avendola affrontata qualche volta, ma conosco bene tutto il resto del processo, ma posso dire che non ci trovo tanta differenza con l'uso di photoshop: qui bisogna conoscere come si comporta un negativo trattato con uno sviluppo piuttosto che un altro, sapere se conviente sovra/sottoesporre n ripresa e/o soot/sovra sviluppare in camera oscura, a seconda dei risultati che si vogliono ottenere poi in stampa e anche qui che carta usare, quali sviluppi, mascherature e bruciature..... in photoshop a parte che non ci si bagna le mani cambia poco se si vuole padroneggiare il processo dallo scatto allo sviluppo del file. Complimenti per il gran bel lavoro fatto
conosco non tanto bene questa tecnica, pur avendola affrontata qualche volta, ma conosco bene tutto il resto del processo, ma posso dire che non ci trovo tanta differenza con l'uso di photoshop: qui bisogna conoscere come si comporta un negativo trattato con uno sviluppo piuttosto che un altro, sapere se conviente sovra/sottoesporre n ripresa e/o soot/sovra sviluppare in camera oscura, a seconda dei risultati che si vogliono ottenere poi in stampa e anche qui che carta usare, quali sviluppi, mascherature e bruciature..... in photoshop a parte che non ci si bagna le mani cambia poco se si vuole padroneggiare il processo dallo scatto allo sviluppo del file. Complimenti per il gran bel lavoro fatto
Nicola
Nicola