Non mi piace Frank; la trovo equivoca e di dubbio gusto. Forse però non la capisco bene io.

Caro Angelo, ben accetto che una foto possa piacere o meno, mai mi permetterei di contestare cio`.
Le disgrazie dell’Italia sono rappresentate dai rifiuti, i resti di anni di malgoverno e mala gente (ovvia, anche i singoli cittadini hanno le loro belle colpe) e il nostro governo deve riuscire a trarre il meglio da quello che si ritrova come, ahimè, deve fare questa madre per nutrire i suoi figli. Niente a che vedere con questi giorni di pandemia che altro non hanno che accentuato una situazione degradante preesistente.
Questo per spiegare in 2 parole la foto.

Personalmente mi auguro che il governo che abbiamo riesca ad attuare quel cambiamento che la maggior parte di noi si auspica e che necessita. Certo, dipendera` molto sia da noi stessi e da chi ne ha i mezzi, sperando che per una volta le mere e infide lotte per il potere che tanto contraddistingue la “regis consilium” italiana non mandino tutto in fumo...

Anch'io al momento son restato sorpreso pensando a una esagerazione, pensando agli effetti del coronavirus, poiche` non si puo` interpretarla come ha pensato l'autore...

@Frank. La tua foto non mi è piaciuta perché io come Italiano non mi sento spazzatura e non accetto di essere considerato come tale.
Condivido invece la seconda parte del tuo commento, anch'io sono convinto che la nostra attuale classe dirigente (a parte minime eccezioni) sia scadente assai e più portata a difendere se stessa (sia di governo che di opposizione) con improduttive polemiche piuttosto di agire con visione del futuro.
Forse non ne sono semplicemente capaci: bufale e dichiarazioni fasulle ed ignoranza personale tanta, tanta, tanta; competenze reali assai poche. Amor di pagliacciate sui social e in TV, tanta, tanta, tanta; serietà comportamentale e competenza reale assai poca.
P.S. Fra la spazzatura ci metto anche tutti quei conduttori televisivi che invece di fare opera di approfondimento e chiarezza attivano ogni sera in TV fasulle discussioni fondate sulla polemica e non sull'esame rigoroso dei fatti.