Informazioni File |
Nome file: | 5357246998_6c6ec042ac_z.jpg |
Nome Album: | Fabrizia_Milia / Varie |
Valutazione (1 voti): | (Dettagli) |
Keywords: | stf |
Dimensione file: | 258 KB |
Aggiunto il: | Gen 15, 2011 |
Dimensioni: | 630 x 640 pixels |
Visto: | 199 volte |
URL: | http://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-71804 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
Susanna
gigi
ma molto bella
complimenti
ciao
passate nei se e nei ma.
come quando ci si chiede: perché?
come quando ci si risponde con silenzio a forma di anelli di fumo
come quando la notte è una giornata senza fine che ti attraversa presentandoti a te stesso e mostrando le rincorse e le fermate di una vita col fiatone.
tutte quelle voglie che ti portano a non volere più o a volere meno
tutto quel sangue non versato ma pronto a traboccare
il sudore colato, bevuto amaro
il pianto diventato solido; cubetti di lamenti
il sonno rinviato, trascinato; appuntamento alle dodici di domani che ormai è oggi e sono incubi da svegli che si fanno quelli che non conoscono risveglio se non quello di chi dorme e vive dentro a un sogno
e mentre ci si racconta la consolazione che esiste il peggio del peggio che viviamo
ci tuffiamo nel passato che io personalmente ho ormai dimenticato.
e sono immagini comiche o romantiche che hanno quel sapore unico e magico
e non sembra quasi vero scoprire di esser stati ciò che vorremmo essere.
non voglio certezze ma voglio l'incertezza che non esiste il lieto fine
io la mia vita ancora la disegno convinta forse male che prima di viverla bisogna costruirla
e sono ancora ferma qui a raccontarmi la storia del tempo che muta, ogni cosa, persino il cadere delle foglie in autunno.
che di stagioni ne ho già vissute tante ma la mia è quella del freddo che scalda e del caldo che rinfresca.
la mia è quella che non si chiama primavera con l'odore di morte impregnato nei fiori.
la mia stagione è quella che non è mai esistita che concepirà il bello atteso e partorito con lo stesso dolore di una madre che mette alla luce un figlio che diventa amore.
e di tutti gli attuali assassini ne faccio spavento e dò a loro altra colpa: quella di averci reso più diffidenti e timorosi accanto allo stesso fratello, amante, parente vicino o lontano.
e se mai un giorno io diventassi capace di tale peccato implorerei a me stessa di farmi sparire dal mondo. implorerei il mondo di farmi sparire da me stessa.
e con queste mani fredde, tanto quanto il mio modo d'essere, scaldo l'umore congelato in queste ore.
basta poco: un suono stonato, una parola di troppo, una di meno, una carezza non data, un bacio negato, un silenzio imposto, un ti amo bugiardo, un ti prego vai via, un nodo alla gola, la stanchezza negli occhi, un desiderio indesiderato.
la conosco bene la mia altalena dell'anima ed è un sali e scendi che male non fa
è bere malinconia come il Tè delle cinque.
con pensieri agri come limoni.
complimenti
ciao,franco
ciao
Nicola
complimenti
Angelo
Fabio.
bellissimo ritratto
meritatamente in Home
John
Ti faccio i miei sinceri complimenti.
ciao Fabrizia,
saro
Questa piu` classica, quella prima piu` fashion
Ciao :-))
Giulia, mi è piaciuta tanto la tua espressione: aggiunge corpo al corpo.
Grazie :)
Lucia :)
Tu sei fra le mie preferite, sempre.
E grazie per il testo-regalo..