Sai che non so' che dire ... forse i miei pensieri si sono lasciati trasportare da questa immagine surreale ...
non so' proprio che altro dire se non che è bella...
ciao
Ginetta
Mi piace il contrasto tra il barocco della balaustra e la nave che, magari complice la desaturazione, appare un po' sgarrupata. Molto bello anche quest'effetto vintage.
Un saluto, Sergio
Il confronto tra le due immagini proposte ne accentua alcuni aspetti.
Nell'altra l'idea del viaggio è forse un sogno irrealizzabile (le barche all'orizzonte sono sfocate): non vi è vicinanza tra il piano reale e quello immaginario. L'abbigliamento, comprensivo di ombrello, è pesante, opprimente: le forme del corpo non sono visibili: come se le aspirazioni individuali fossero cancellate dal carico di incombenze e disagi cui è sottoposta; la donna è appoggiata alla balaustra, non può spingersi oltre, a meno di non abbandonare la partita sarà costretta a tornare alla dura realtà ; non solo, ma anche nel mondo reale sembra non avere grandi margini di manovra: le gambe sono tagliate, arrivare lì è già stata una fatica.
In questa invece, il viaggio è qualcosa di tangibile, una scelta a portata di mano..... come fumarsi una sigaretta (la barca è nitida e in linea col soggetto): presente e futuro sono contigui: a portata di mano: basta quasi un balzo per proiettarvisi. L'abbigliamento è snello e lascia intravedere le linee del corpo; la ragazza (credo, dal modo in cui tiene la sigaretta) è comodamente seduta sullo schienale di una panchina: ha deciso spontaneamente di non andare oltre: è soddisfatta del proprio mondo nel quale si muove agevolmente (ha una bicicletta), il viaggio può giusto rappresentare una parentesi di svago e relax e non una fuga. E' seduta in una comoda posizione e sarà lei a decidere quando tornare.
un saluto
non so' proprio che altro dire se non che è bella...
ciao
Ginetta
Un saluto, Sergio
Nell'altra l'idea del viaggio è forse un sogno irrealizzabile (le barche all'orizzonte sono sfocate): non vi è vicinanza tra il piano reale e quello immaginario. L'abbigliamento, comprensivo di ombrello, è pesante, opprimente: le forme del corpo non sono visibili: come se le aspirazioni individuali fossero cancellate dal carico di incombenze e disagi cui è sottoposta; la donna è appoggiata alla balaustra, non può spingersi oltre, a meno di non abbandonare la partita sarà costretta a tornare alla dura realtà ; non solo, ma anche nel mondo reale sembra non avere grandi margini di manovra: le gambe sono tagliate, arrivare lì è già stata una fatica.
In questa invece, il viaggio è qualcosa di tangibile, una scelta a portata di mano..... come fumarsi una sigaretta (la barca è nitida e in linea col soggetto): presente e futuro sono contigui: a portata di mano: basta quasi un balzo per proiettarvisi. L'abbigliamento è snello e lascia intravedere le linee del corpo; la ragazza (credo, dal modo in cui tiene la sigaretta) è comodamente seduta sullo schienale di una panchina: ha deciso spontaneamente di non andare oltre: è soddisfatta del proprio mondo nel quale si muove agevolmente (ha una bicicletta), il viaggio può giusto rappresentare una parentesi di svago e relax e non una fuga. E' seduta in una comoda posizione e sarà lei a decidere quando tornare.
ciao