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inside the fire
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Per la serie potevamo stupirvi con effetti speciali, oggi presento questa bella ed interessante foto
di Eros Giordano.
Ma in questo caso l'effetto speciale non è dovuto ad artifici "computereschi", ma all'abilità nell'uso
del mezzo tecnico, quella scatola magica (che a tanti risulta ancora semi-sconosciuta) che è la fotocamera o macchina fotografica che dir si voglia.
Spesso si assiste alla riproduzione di effetti speciali in foto ritocco, magari partendo da una foto sbagliata o scadente, quando (in certi casi) lo stesso effetto si sarebbe ottenuto in presa diretta, conoscendo le potenzialità del mezzo che stiamo armeggiando e non usando semplicemente la macchina digitale in modalità automatico o peggio su program, tanto poi son bravo/a ad usare photoshop e rimedio sempre compensando con vari trucchi del mestiere, o peggio ancora andando a casaccio, provando questo o quel trucco o inserendo plug-in ad iosa, pescati qua e là in offerta speciale, un tanto al chilo!
Ognuno è libero, per carità , di fare quello che vuole. La mia è solo una esortazione ad impegnarsi di più a conoscere le vere potenzialità della macchina fotografica e non di basarsi troppo sul computer dopo.
Altrimenti la parola fotografo dovrebbe essere trasformata in tecnografo o altro.
La foto di oggi, appunto, ci permette di capire come con la semplice applicazione di un tempo di esposizione idoneo, si ottiene un risultato di grande effetto.
Si tratta di una lunga esposizione, semplicemente un tempo di posa lungo, cioè abbastanza lungo da permettere il formarsi di strisce colorate là dove la luce, durante il suo percorso, trasferisce i dati sul sensore, nelle digitali, o impressionando la pellicola nelle vecchie analogiche. Il concetto resta lo stesso. Le basi della fotografia son sempre le stesse, sia con il digitale, sia con l'analogico. La differenza sta nella diversa tecnologia di trasferimento dell'immagine, ma il modo di agire su apertura di diaframma e tempo di esposizione è lo stesso.
La foto fatta da Eros sintetizza ed esalta il concetto sopra espresso.
La luce fa da attrice principale con i suoi grafismi concentrici e la figura umana che sembra ardere al centro, completa la bella immagine. Il dinamismo creato dal movimento della luce viene ben esaltato dal buio intorno, un nero profondo senza alcun disturbo, un fondale perfetto per questa perfetta rappresentazione.
Unico appunto la composizione un po' troppo scontata, forse non era male dare un po' più di spazio al terreno illuminato in basso, sacrificando una piccola parte di buio in alto, e addirittura provare un taglio quadrato.
Alberto Gianfranco Baccelli
(bagdesign)
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bravo
Libero
niente livelli, niente contrasto, cosi come il babbo l'ha fatta....
Mi piace !!!
Convengo che un taglio diverso sarebbe stato meglio
Quoto Bag per un po di spazio in piu sotto , o meglio il taglio quadrato , ma è poca cosa .
Mimmo
Ringrazio anche x i passaggi graditi