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Utilizzi spesso, come strumento espressivo, lo sdoppiamento dell'immagine, talvolta leggero, come in questo caso, altre volte più marcato.
Mi piacerebbe capire più approfonditamente la tua poetica, le motivazioni o le istintualità che la supportano; magari l'avrai già spiegato altre volte.
ciao
a.
Eloj, il tuo movimento verso la mia immagine, sensibile e pieno di umanità mi stimola a parlarti con mie parole, povere ed inesaurienti della mia fotografia...
sono costretto a fare una premessa: in fotografia ho sempre cercato me stesso, il mio sentire, le mie emozioni, negli ultimi anni a causa della mia malattia questo aspetto si è radicalizzato e tutto è diventato sempre più autobiografico e autoreferenziale.
Lo sdoppiamento, lo sfarfallio, lo sfocato, il mosso sono aspetti che vivo realmente nella vita quotidiana, pertanto è diventato inevitabile cercare me stesso attraverso questi aspetti, e il tutto ha trovato sfogo nei progetti quali: “Instabilità †“Squilibri†“congliocchidioggi†ecc. ecc.
In “nuovi equilibri†consapevolizzo l'idea che tutto ormai è così com'è e c'è la voglia di ripartire, di affrancarmi dalle macerie di un vivere quotidiano fatto di instabilità fisica e frustrazione mentale, nel tentativo di vivere in pieno le mie capacità psico-fisiche residue.
Ciao
Angelo
un abbraccio
Angelo