Sarai contendo adesso che nella tua grandiosa città è giunta la neve!
Tanto curato lo scatto, pur nella rapidità della cattura,
da risultare quasi speculare tutta la parte in alto
ed è pure da velocità di esecuzione, garantendo precisione,
che si giudica il Fotografo.
Una tenera storia, questa che io leggo come il saluto dell'artista
a ciò che rimane di un pupazzo di neve il giorno prima glorioso.
l'immagine è come composta da due emifotografie.
Nella parte superiore regna l'ordine, la solidità e la stabilità ; come già notato si ha una quasi perfetta specularità che accresce quel senso di imperitura fierezza.
Nella parte inferiore invece è presente una figura femminile, in posizione ricurva che sembra rivolgere la sua attenzione ad un cumulo di neve a forma di cono sormontato da foglie secche, e poco distante da essa, un ombrello aperto. La sensazione che traggo dalla parte inferiore, soprattutto se messa in relazione con quella superiore è di precarietà , incapacità di costruire qualcosa di duraturo (come invece in passato è stato), e allora la posizione ricurva della donna sembra quasi schiacciata dal peso di un passato glorioso, per il momento non emulabile.
Veniamo adesso all'ombrello: ho come l'impressione che l'autore abbia voluto accrescerne il peso all'interno dell'immagine; di certo aggiunge equilibrio alla composizione ma in un'immagine con forti aspirazioni monocromatiche, quella macchia gialla cattura troppo ( e aggiungo io inutilmente) l'occhio dell'osservatore senza peraltro essere (per la mia personale lettura) un valore aggiunto per l'immagine.
fa molta tenerezza quel piccolo pupazzo di neve fatto con le poche foglie rimaste in giro, l'ombrello è un pò come un leggero raggio di sole a scaldare la scena e ad equilibrare il tutto, bravo e delicatamente discreto come sempre....:)
Una bella composizione, molto pulita ed equilibrata nei colori e nelle masse.
Certo che il freddo deve essere terribile in questi giorni, lì da te...
Un saluto
concordo con l'Eloj pensiero tranne che sull'ombrello ....per me ci stà e ti racconta anche lui la sua storia..... ;-)
ciao Marco un giro di vodka per scaldarti in queste giornatine "freschine"
Tante grazie a tutti voi.
In effetti (esco sempre molto presto per portar fuori il cagnolino) ovunque ieri ci fossero ancora neve fresca o pozze d'acqua, oggi c'è solo ghiaccio...! E' indubbio che un inverno così non lo si vedeva da un bel po' di anni neppure qui.
Matteo, un giro di vodka me lo farei volentieri, anche due... :)
Eloj, in parte (ma solo in parte eh...) condivido la tua osservazione sull'ombrello, infatti ti confesso che quel giallo un po' l'ho desaturato, dal vivo era decisamente più acceso. Però credo che la sua presenza non disturbi poi così tanto, il suo essere lasciato lì a lato potrebbe rafforzare il senso di concentrazione della donna proprio sul pupazzo...
Ciao!
sono felice di leggere la tua replica....per un attimo ho pensato che anche tu avessi abbracciato il movimento "Blur und Contrast" (corrente postproduttiva che trae ispirazione dallo Sturm und Drang condividendone finalità e obiettivi) che ahimè sta dilagando.
non so che dire, dopo la lettura così dettagliata e competente di Eloj (sto ancora ridendo per il Blur und contrast.......) non sono più così convinto che l'ombrello sia la chicca nella foto come ho pensato appena vista la miniatura, ho provato quindi a clonarlo in post, ma lascia un vuoto non bello a vedere.......... forse alla fine ha ragione Marco.
Sono , in sintonia con te Marco , oltre all'equilibrio rende lo scatto più deciso , sulla posizione ed il gesto della ragazza! Condivisibilissima la , rispettosa , lettura di eloj , ma solo immaginadìndola senza ,senza provare come l'amico Nicola , mi dà già senso di vuoto!
Come da noi la neve a tardato , ma si è rifatta per quantità !!!!
Ciao caro Marco e buona giornata
Ma quanto mi piacciono gli ombrelli gialli!!!
Ho letto tutta la disquisizione sull'ombrello e mi sono fatta l'idea che, invece, riempia il fotogramma sulla sx, altrimenti troppo vuoto. Capisco, però, anche la desaturazione per rendere il colore della tela più omogeneo con quello comunque delicato dell'intera immagine.
Tanto curato lo scatto, pur nella rapidità della cattura,
da risultare quasi speculare tutta la parte in alto
ed è pure da velocità di esecuzione, garantendo precisione,
che si giudica il Fotografo.
Una tenera storia, questa che io leggo come il saluto dell'artista
a ciò che rimane di un pupazzo di neve il giorno prima glorioso.
Mi piace caro Marco.
un saluto da saro
Ottima,ciao
Antonio
Nella parte superiore regna l'ordine, la solidità e la stabilità ; come già notato si ha una quasi perfetta specularità che accresce quel senso di imperitura fierezza.
Nella parte inferiore invece è presente una figura femminile, in posizione ricurva che sembra rivolgere la sua attenzione ad un cumulo di neve a forma di cono sormontato da foglie secche, e poco distante da essa, un ombrello aperto. La sensazione che traggo dalla parte inferiore, soprattutto se messa in relazione con quella superiore è di precarietà , incapacità di costruire qualcosa di duraturo (come invece in passato è stato), e allora la posizione ricurva della donna sembra quasi schiacciata dal peso di un passato glorioso, per il momento non emulabile.
Veniamo adesso all'ombrello: ho come l'impressione che l'autore abbia voluto accrescerne il peso all'interno dell'immagine; di certo aggiunge equilibrio alla composizione ma in un'immagine con forti aspirazioni monocromatiche, quella macchia gialla cattura troppo ( e aggiungo io inutilmente) l'occhio dell'osservatore senza peraltro essere (per la mia personale lettura) un valore aggiunto per l'immagine.
ciao
Certo che il freddo deve essere terribile in questi giorni, lì da te...
Un saluto
ciao Marco un giro di vodka per scaldarti in queste giornatine "freschine"
In effetti (esco sempre molto presto per portar fuori il cagnolino) ovunque ieri ci fossero ancora neve fresca o pozze d'acqua, oggi c'è solo ghiaccio...! E' indubbio che un inverno così non lo si vedeva da un bel po' di anni neppure qui.
Matteo, un giro di vodka me lo farei volentieri, anche due... :)
Eloj, in parte (ma solo in parte eh...) condivido la tua osservazione sull'ombrello, infatti ti confesso che quel giallo un po' l'ho desaturato, dal vivo era decisamente più acceso. Però credo che la sua presenza non disturbi poi così tanto, il suo essere lasciato lì a lato potrebbe rafforzare il senso di concentrazione della donna proprio sul pupazzo...
Ciao!
ciao
Nicola
Come da noi la neve a tardato , ma si è rifatta per quantità !!!!
Ciao caro Marco e buona giornata
g t
Ho letto tutta la disquisizione sull'ombrello e mi sono fatta l'idea che, invece, riempia il fotogramma sulla sx, altrimenti troppo vuoto. Capisco, però, anche la desaturazione per rendere il colore della tela più omogeneo con quello comunque delicato dell'intera immagine.
Susanna