In quel gesto lento, misurato, compassato e un pò snob c'è tutta l'essenza dell'immagine: il piacere intimo della prima sigaretta dopo il caffè del mattino.
L'istante colto è materico e spirituale: il fumatore tende a dilatarlo il più possibile per assaporarne ogni più piccola sfumatura, socchiudendo gli occhi per rivolgere l'attenzione al suo interno: in quell'istante i pensieri della giornata, i problemi in famiglia come per incanto svaniscono, si è soli con se stessi e si gioisce di tale solitudine.
Non sono un fumatore ma so che è una di quelle 2-3 nel corso della giornata a cui è più difficile rinunciare.
Spesso si comincia a fumare per un desiderio di "affermarsi", per mostrare ai coetanei che si è grandi, per atteggiarsi in un pub....insomma, credo che le motivazioni che spingono a fumare siano legate più a dinamiche di gruppo che non a slanci individualisti.
Col tempo purtoppo se ne scoprono i piaceri intimi, personali.
Questa immagine rappresenta magnificamente questi ultimi: la duplice fila di sedie ancora vuote, forse per l'ora, afferma con forza quanto detto sopra: la prima sigaretta è un piacere personale, non condivisibile, da vivere quasi in religioso silenzio. Anche la scelta del tavolo mira ad eliminare ogni fonte di disturbo: chi si siede in quella posizione, intende ridurre al minimo ogni forma di interazione con altri avventori.
Trovo l'immagine molto poetica per la sua delicatezza e al tempo stesso prosaica per la sua immediata fruibilità .
ciao
PS: dopo questa lode alla sigaretta non posso non dire NON FUMATE, IL FUMO UCCIDE.
Grazie infinite Eloj, una lettura che apprezzo molto e che condivido, anche perchè continuo ad essere un fumatore accanito, e so quel che rischio oltre che quel che provo quando mi alzo e insieme al caffè mi gusto la prima sigaretta...
Sì, era di mattina presto, ma le giornate splendide (inizio giugno), per cui uscivo dall'hotel quando mia moglie e mia nipote ancora dormivano, a caccia di immagini parigine... Ciao!
Da fumatore non posso che confermare l'esposizione di Eloj, tanto che potrei aggiungere di provare un senso di inquietudine per l'avvicinarsi del passante sullo sfondo.. a questo punto mi chiedo se il fumo non sia in realtà in qualche modo una forma di autismo.. :)
Complimenti cmq a Marco per aver costruito con semplicità un piccolo racconto di quotidianeità , così come poi ben descritto da Eloj.
Ciao, Max.
Molto bella per quel gesto, quasi atteggiato, che hai saputo catturare. Sembra non volersi quasi staccare da quel tiro molto gustato e come dice Massimo, quell'arrivo quasi infastidisce e quindi rende l'attimo ancora più particolare. Un esempio di come uno scatto semplice possa rendere tanto.
Ammiro.
Anche io da fumatore (ma sto cercando di diminuire e forse ci riesco) non posso che far mie le riflessioni di Eloj su questo scatto. Marco ha saputo graficare con questa scena ciò che vuol dire per noi, fumarsi una sigaretta in santa pace :)
Molto bella la composizione lungo la diagonale con quella fila di tavoli con l'omino in fondo che equilibra benissimo la composizione. Notevole anche la gestione della luce che la trovo molto bella!
Grazie a tutti voi, l'avevo messa in disparte perchè non ero affatto convinto che potesse piacere, soprattutto a causa di quella figura che si avvicina, che mi sembrava di disturbo (avrei preferito in verità fosse una donna, così da creare un altro racconto nel racconto...), mentre voi in qualche modo l'avete riscattata :)
Antonio, diminuire non serve a miente, io avro' diminuito già cento volte, ma dopo un po' lo spread torna sempre a salire ! :))
Senza volere rischiare di tessere una lode più grande (meritata) ad Eloj
rispetto al mio apprezzamento per questo bellissimo scatto che valuto altamente,
dico bravo una volta a lui e tre volte a te caro Marco.
Torno indietro di un post per quotare ed elogiare la perfetta lettura di Eloj... da fumatrice confermo anche io che ha colto nel segno. A sottolineare il tutto, hai avuto la prontezza di scattare proprio nel momento in cui sta tirando con desiderio la sigaretta. Forse è brutto da dirsi e a vedersi dall'esterno, ma a volte sembriamo quasi in un rapporto amoroso con la sigaretta, specialmente quella della mattina dopo il caffè come in questo caso.
L'istante colto è materico e spirituale: il fumatore tende a dilatarlo il più possibile per assaporarne ogni più piccola sfumatura, socchiudendo gli occhi per rivolgere l'attenzione al suo interno: in quell'istante i pensieri della giornata, i problemi in famiglia come per incanto svaniscono, si è soli con se stessi e si gioisce di tale solitudine.
Non sono un fumatore ma so che è una di quelle 2-3 nel corso della giornata a cui è più difficile rinunciare.
Spesso si comincia a fumare per un desiderio di "affermarsi", per mostrare ai coetanei che si è grandi, per atteggiarsi in un pub....insomma, credo che le motivazioni che spingono a fumare siano legate più a dinamiche di gruppo che non a slanci individualisti.
Col tempo purtoppo se ne scoprono i piaceri intimi, personali.
Questa immagine rappresenta magnificamente questi ultimi: la duplice fila di sedie ancora vuote, forse per l'ora, afferma con forza quanto detto sopra: la prima sigaretta è un piacere personale, non condivisibile, da vivere quasi in religioso silenzio. Anche la scelta del tavolo mira ad eliminare ogni fonte di disturbo: chi si siede in quella posizione, intende ridurre al minimo ogni forma di interazione con altri avventori.
Trovo l'immagine molto poetica per la sua delicatezza e al tempo stesso prosaica per la sua immediata fruibilità .
ciao
PS: dopo questa lode alla sigaretta non posso non dire NON FUMATE, IL FUMO UCCIDE.
Sì, era di mattina presto, ma le giornate splendide (inizio giugno), per cui uscivo dall'hotel quando mia moglie e mia nipote ancora dormivano, a caccia di immagini parigine... Ciao!
Complimenti cmq a Marco per aver costruito con semplicità un piccolo racconto di quotidianeità , così come poi ben descritto da Eloj.
Ciao, Max.
Ammiro.
Molto bella la composizione lungo la diagonale con quella fila di tavoli con l'omino in fondo che equilibra benissimo la composizione. Notevole anche la gestione della luce che la trovo molto bella!
Antonio, diminuire non serve a miente, io avro' diminuito già cento volte, ma dopo un po' lo spread torna sempre a salire ! :))
rispetto al mio apprezzamento per questo bellissimo scatto che valuto altamente,
dico bravo una volta a lui e tre volte a te caro Marco.
Complimenti ed un saluto,
saro
complimenti
ciao, franco