Alleati
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Spesso la scelta del soggetto, parlo di noi fotoamatori, è casuale.
A differenza dei fotografi professionisti che devono svolgere un lavoro, sia legato ad un evento, ad una pubblicità o a qualsiasi altra commissione, quasi sempre ci troviamo di fronte a qualcosa da riprendere per combinazione, per caso, per quel gioco interessante e curioso che si chiama destino, fato, caos vitale.
A noi capita a volte di uscire con l'idea di fotografare qualcosa in particolare, ma altre volte è proprio il caso che ci conduce. Magari siamo in gita domenicale con la famiglia in una bella città e facciamo il nostro bravo reportage di viaggio, quando veniamo attirati da qualcosa in strada e via con la classica street. Oppure vediamo un tipo simpatico seduto ad un bar e zac, ecco scattare il ritrattone! Un angolo di una cadente finestra con muro di mattoni vecchi ed ecco un astratto... Alcune volte ne escono fuori belle fotografie, più spesso banali scatti senz'anima. Ed è questo che fa la differenza. La riuscita di una foto è legata a quanto sappiamo dare noi anima allo scatto. Il soggetto può essere banale, trovato per caso, ma non ha importanza, l'importante è quanto oggettivamente riusciamo a rendere bella l'immagine ripresa.
Nella foto che presento oggi, del bravo Gilberto Crema, pare proprio che soggetto e casualità siano da inserirsi nel guiness dei primati all'incontrario. L'alba (o tramonto fa lo stesso) è un soggetto banalissimo e super sfruttato, così come i tralicci metallici dell'alta tensione (un tempo evitati come la peste e poi assurti al grado di intrigante soggetto), ma non per questo non vanno fotografati, anzi costituiscono una bella palestra per chi vuole cercare di dare un tocco di originalità alle proprio foto. Facile essere originali se si fotografa qualcosa di mai visto prima, molto più complicato è essere originali fotografando soggetti super sfruttati.
In ogni caso, che il nostro buon Gilberto sia andato appositamente sul posto a quella data ora, per riprendere con impazienza questa scena o che vi si sia trovato per caso, non ha importanza in questa mia analisi, l'importante è che ne abbia tirato fuori uno scatto degno di nota che si fa apprezzare soprattutto per il suo forte impatto visivo, mostrando una forte personalità , una grande comunicatività , una bellezza oggettiva aldilà della banalità del soggetto.
Questo vuol dire che l'autore, anche grazie all'uso di una titolazione dell'immagine perfetta, è riuscito a sfruttare al massimo quello che aveva a disposizione in quel momento. Possiamo pensare che la casualità ha voluto che il sole fosse in quella posizione, che la nebbia creasse quell'effetto proprio vicino al traliccio, che lui in quel momento si trovava a passare di lì per caso; ma possiamo dare i meriti solo al fato, alla casualità ? Molti avremmo fatto la stessa foto se fossimo stati lì, inevitabile, alcuni l'avrebbero però sbagliata tecnicamente (troppo sottoesposta o troppo sovraesposta), altri avrebbero adottato un taglio diverso o un'altra composizione, addirittura qualcuno avrebbe usato un grandangolo, non cogliendo questa particolare scena. Infine alcuni non avrebbero pensato a questo titolo, che conduce ad una lettura concettuale della bellissima immagine che abbiamo davanti.
Vorrei far notare, particolare di non poca importanza, che la composizione segue rigidamente la regola dei terzi; questo per sottolineare che nell'atto del riprendere, anche se grazie al caso, al fato o al destino, siamo noi che determiniamo come e cosa includere nel fotogramma e quanto più ragioniamo seguendo le regole, tanto più saremo sicuri di ottenere immagini pulite, bilanciate e gradevoli da vedere, anche se a disposizione non abbiamo che un'alba banale, un traliccio banale e una nebbia banale.
Trovarsi per caso di fronte a qualcosa di interessante da fotografare non è una colpa... Colpa e grave mancanza è quando non siamo capaci di riprenderla bene in modo da riuscire a trasmettere a chi vedrà poi la scena, le sensazioni e l'atmosfera del momento catturato, come invece è riuscito benissimo a fare l'autore di questa fotografia, per altro non nuovo a questi piccoli semplici capolavori.
Alberto Gianfranco Baccelli
(bagdesign)
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buona per un poster
Ciao Libero :-D
ciao
giuseppe
Gilberto