uno splendido ritratto ambientato... un bello sviluppo con una vignettatura puntuale e un bn deciso sulla texture ... mi piace il non aver tagliato a filo il pavimento... bravo bravo bravo
Bella, bella, bella! Una di quelle immagini che trovi di rado e che lasciano il segno!
Non c'è un punto, una linea o un qualunque vatteloapesca che cambierei.
Quei due piedi incurvati per l'impazienza dell'attesa fanno una grande tenerezza.
Complimenti Angelo, proprio un bel lavoro.
Mi disturba solo quella linea bianca che sale proprio dalla testa della donna. Per tutto il resto la ammiro, compreso il tubo di grondaia a destra che sembra messo lì per bilanciare compositivamente la figura slanciata a sinistra. B/n anch'esso interessante, ciao.
apprezzo molto questa immagine; la figura con lo sguardo rivolto altrove, il suo abbigliamento, la posizione dei piedi, il peso delle borse, il bel muro dietro...tutto al posto giusto
molto, molto bella
ciao miriam
apprezzo sempre moltissimo i tuoi lavori che seguo sempre con molto interesse perche ci leggo sempre tanta profondita' d'animo... anche in una scena come questa riesco a leggerne il messaggio.... bravissimo!
Vedo solamente adesso questa foto...una foto che ho guardato a lungo. Mi fa pensare a quante persone (donne, sì, ma anche uomini e bambini) saranno costretti a lasciare i loro Paesi del nord Africa in guerra, per sopravvivere ....
Non dico altro, altrimenti mi bannano.
Susanna
Questa stupenda foto angelo tu l'hai postata ieri in onore di noi donne. io la vedo solo oggi e ti dico prima di tutto bravissimo e poi grazie. ciao da giulietta
il mio è solo un modestissimo omaggio, fatto col cuore, a tutte le donne. La realtà che ho voluto rappresentare, purtroppo, è quella che tutti conosciamo e della quale ho provato a farmi umile interprete. Sono veramente lieto che il mio tentativo sia stato accolto positivamente... non c'è gratificazione migliore di questa.
Vi abbraccio tutti
Angelo
Ciao Fausto, ti ringrazio ancora per il tuo interessamento a questa immagine. Si tratta, in effetti, di un palo della illuminazione pubblica, tapezzato da locandine varie. In sincerità , seguendo i consigli che mi sono stati dati dai nostri amici, sono riuscito ad eliminarlo del tutto, senza lasciar traccia, però, il risultato non mi ha convinto fino in fondo... nel senso che la sua assenza non ha modificato la chiave interprtativa e, in effetti, non ha neppure inciso particolarmente sulla composizione. Quindi, rimango dell'idea di lasciarlo stare al suo posto e, in questo, condivido in toto il tuo intervento.
Un caro saluto e grazie ancora
Grazie Margherita, sei molto indulgente e generosa ;)
Io ritengo sia un errore eliminarlo, è questo per una semplice considerazione: quel bellissimo, quasi puerile piegare di piedi suggerisce un sostegno alle spalle, dato proprio dal palo.
A parte quello che avete detto, palo o non palo, mi colpisce la solitudine e i piedi riversati all'interno, segnale di chiusura o paura.
Ciao Angelo, bravo come sempre :-))
Non c'è un punto, una linea o un qualunque vatteloapesca che cambierei.
Quei due piedi incurvati per l'impazienza dell'attesa fanno una grande tenerezza.
Complimenti Angelo, proprio un bel lavoro.
ma molto bella
ciao
molto, molto bella
ciao miriam
su cui riflettere
ciao Luca
complimenti
ciao,franco
Un caro saluto, Angelo
Non dico altro, altrimenti mi bannano.
Susanna
Ciao
Vi abbraccio tutti
Angelo
Un caro saluto e grazie ancora
Grazie Margherita, sei molto indulgente e generosa ;)
Angelo
Ciao Angelo, bravo come sempre :-))