|
atmosfere surreali
|
Secondo ed ultimo (almeno per ora) esperimento della serie. Stavolta si tratta di 18 scatti sovrapposti ed allineati come nella precedente immagine. Qui, a differenza dell'altra, l'intevento sui colori è stato però realizzato esclusivamente sul file finale. La precedente immagine aveva richiesto un laborioso intervento per ciascuno dei 21 scatti prima della fusione, cosa che, una volta sovrapposte, ha finito per dar luogo ad alcune imprecisioni sull'output. Dai propri errori, spesso, si impara ;)
|
|
un carissimo saluto, Francesco.
Sono entrambe belle, forse la prima, con le persone, a livello personale mi piace di piu`. Le trovo diverse in ogni caso per atmosfera, surreali
Gran lavoro!
Ma tra uno scatto e l'altro è passato un lasso di tempo significativo o si tratta di una "raffica"?
E nella precedente la figura umana è presente solo in uno degli scatti, vero? altrimenti verrebbe "mosso".
Viva la sperimentazione
Un saluto
Fausto
@ David: si, ci ho già pensato ed ho realizzato una discreta panoramica
@ Fausto: in realtà , come scrivevo ieri a Federico che mi ha fatto più o meno la stessa domanda, le persone visibili nell'immagine sono presenti in tutti gli scatti e questi sono stati realizzati manualmente con una frequenza di circa 1 al secondo.
Provo a spiegare il metodo usando la mia descrizione di ieri:
l'immagine è letteralmente "costruita" con 21 scatti a mano libera successivamente sovrapposti, allineati e fusi in un unica immagine.Si tratta di un allineamento con media. In pratica vengono escluse quelle porzioni di immagine che risultano mediamente fuori asse, rispetto alla prima della serie dei 21 scatti che, in pratica, fa da riferimento per tutte le altre. Tutte le parti combacianti vengono invece fuse assieme in un unico livello. Utilizzando metodi di fusione e allineamento diversi si possono ottenere effetti simili ad una lunga esposizione oppure effetti "strobo" sul movimento. In pratica, con lo stesso sistema, si possono ottenere effetti di sovrapposizione simili a quelli che tiravamo fuori in analogico, facendo più scatti senza far avanzare la pellicola dopo il click. Si tratta di un processo complesso ma , in realtà è pressochè automatico.
Questo è un esempio pratico di cosa si può ottenere sul movimento utilizzando la stessa tecnica, ma con allineamento relativo. Ho utilizzato la stessa serie di scatti. Basta fare click sull'immagine in basso:
io lo trovo interessante!
Ci sto ancora sperimentando su e avevo pensato di realizzare un minitutorial da pubblicare qui sul forum di MM ma, mi accorgo che l'esperimento, a parte qualche curiosità come la tua, ha suscitato scarso interesse o indifferenza, quindi, non so se vale la pena spenderci del tempo. Mi pare di capire che tutto ciò che non presenta un bel soggetto immediatamente attraente e ben visibile già dalla miniatura, passi pressochè inosservato, a prescindere dal tipo di lavoro che è stato fatto... peccato si mostri così poca curiosità per la Fotografia e il fotografare e tanto interesse per le fotografie come "prodotto finito". Oltre un "bello a vedersi" esiste anche un "bello a farsi" ma... mi sembra che questo aspetto interessi davvero poco o niente
sulla foto: sognante
Ma la cosa è davvero interessante, vedendo il dettaglio delle figure umane deduco che i colori dell'immagine non sono gli originali e sorge spontanea la domanda: è un effetto del media o rielaboarazione in phs?
Pur non essendo un palato fine, la trovo ugualmente bella alla precedente.
Un caro saluto
l'effetto di questo scatto è magico,
le cromie sono splendide,
bel lavoro, angelo,
un saluto miriam
@ Elfosem: ciao Marco, come avevo spiegato la colorazione è dovuta ad un processo separato. I veri motivi che hanno attratto il mio interesse verso la sperimentazione di questo tipo di tecnica, che comprende una fase in ripresa e un completamento successivo in post, sono i possibili sviluppi sulle riprese di elementi in movimento. In questo scatto, forse non è stato notato, si evidenzia un effetto "lattuginoso" sull'acqua, tipico delle lunghe esposizioni ma se guardiamo gli exif scopriamo che il tempo di apertura dell'otturatore è di soli 1/200 di secondo. Già questo è un aspetto interessante che apre nuove possibilità realizzative in postproduzione. Ma ne ho scoperti altri forse anche più interessanti di questo.
@ Miriam: in realtà non è tanto complicato e secondo me vale la pena sperimentarci sopra.
Vi ringrazio tutti per il passaggio
Angelo