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Pearl Harbour
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Il 7 dicembre 1941,
350 velivoli, partiti dalle portaerei giapponesi,
attaccarono la flotta statunitense stanziata nella base navale di Pearl Harbor,
nelle isole Hawaii.
Il presidente Franklin Delano Roosevelt parlò di "Day of infamy" = giorno dell'infamia.
L'operazione fu infatti attuata in assenza della dichiarazione di guerra da parte giapponese
e provocò l'ingresso nella seconda guerra mondiale degli Stati Uniti,
dove si sviluppò un forte sentimento di odio verso il Giappone.
Lo "Arizona Memorial"
galleggiante nel punto dove sono sommersi i resti della corazzata USS Arizona,
è oggi metà di visita dei turisti che si recano nelle Isole Hawaii.
Paradossalmente, ironia ed assurdità di tutte le guerre,
la stragrande maggioranza di costoro sono giapponesi!
S U G G E R I S C O
CALDAMENTE
LA VISIONE A
S C H E R M O
P I E N O
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un caro saluto, Francesco.
Complimenti!!!
poichè il colore non riusciva renderne l'atmosfera solenne.
Spero di avere avuto successo nel mio intento.
Grazie ragazzi dei vostri graditi passaggi ed un saluto,
saro
intensa e suggestiva ,mi stona il ragazzo semisdraito sulla pietra che ,a mio vedere ,non è molto educato ...
ciò non compromette però la bellezza della composizione perfettamente simmetrica...
Ciao.
enrico (ventrix)
Ciao
Libero
Grazie Saro per averci offerto questo spunto di riflessione con la tua splendida fotografia
Un abbraccione, Angelo
ciao christian
Lontanissimo dall'avere la pertesa di essere un profondo conoscitore della storia,
storia e geografia mi hanno sempre appassionato
fin da ragazzino
e credo che questi interessi abbiano influito
sulla mia passione per il viaggiare ed indi nel fotografare.
Ciò per aggiungere che, avendo visto il film sull'attacco giapponese a Pearl Harbour,
a cui fa accenno Angy,
posso dire che la narrazione che la pellicola via via propone
si attiene in maniera piuttosto realistica alle vicende storiche effettivamente avvenute.
Proprio come ci ricorda Angelo, fu proprio questo odio
per l'attacco a tradimento
a nutrire quel sentimento di atroce vendetta che andò a sfociare
nel lancio di una e poi una seconda bomba atomica,
"Little Boy" e "Fat man", su Hiroshima e Nagasaki.
Venedo più strettamente alla mia foto,
penso pure io che il ruolo delle finestre laterali sia determinante
ai fini della lettura e riuscita di questo lavoro.
Proprio tale luce mi ha dato non poco da penare
per via del fatto che, essendo piuttosto intensa,
io vidi subbentrare la difficoltà di poterla dosare.
...
...
I gusti naturalmente sono gusti e
premesso che io li rispetto tutti,
per me personalmente se quel ragazzino non ci fosse stato
sarebbe stato da inventarselo.
Non è del tutto leggibile,
ma le due persone a dx erano appunto giapponesi,
che, da discendenti degli sconfitti,
vengono in vacanza alle Hawaii "da vincitori"
...forse per ricordarci che nella guerra non ci sono né vincitori né vinti.
Grazie a ciascuno di voi per avermi regalato le vostre gradite visite!
Un saluto,
saro