poveri anziani... già .. la foto è vera,verissima, ben rappresenta la situazione di questa generazione.. sarà pure la nostra? Forse peggio... scusate son pessimista... 8-)
comunque una foto, una visita già l'ha fatta sorridere.. basta poco...
Grazie amici.
Molto vero quello che dite, una situazione triste e che ci angoscia. Pensiamo intanto chi già la vive questa condizione di esclusione...Purtroppo questa nostra società stupida e ottusa non ha saputo creare alternative all'istituto e dare risposte più umane ai bisogni di chi entra nella fase del bisogno psicofisico e della debolezza dell'età . Si continuano a costruire nuove case di riposo e ad aumentare i posti letto per anziani. Se la politica socio-assistenziale resta quella dell'istituzionalizzazione poveri noi, questo è quello che ci aspetta. Non per essere pessimista ma solo per essere realista. Eppure alternative ci sarebbero, valorizzare e incrementare l'assisteza domiciliare, dare sostegno alle famiglie che hanno anziani in casa, puntare alle case alloggio o alle case protette a dimensione familiare, ricentrarsi sulla solidarietà del quartiere a dimensione umana...Se restiamo in silenzio e rassegnati non abbiamo alternative e l'istituto sarà per molti lo sbocco natutare ai problemi della vecchiaia. Guardate che si può sognare e costruire alternative. L'esperienza della comunità di Sant'Egidio in questo campo (per chi la conosce) è rivoluzionaria. Bisognerebbe applicarla in ogni città e quartiere con il motto "a casa è meglio". La signora nella foto, Aida, l'abbiamo aiutata a tornare a casa grazie al contributo economico dell' "accompagno". Con questo sostegno che prima finiva all'istituto, oggi i parenti lo utilizzano per pagare una persona che aiuta Aida a casa propria. ;-)
non so che dire....dalla foto così come presentata sapevo che sarebbe stata una "bella storia"...ma la tristezza a volte prende......per il sociale c'è solo il volentariato. bisogna attaccarsi con i denti affinche' non si trovi soluzioni che portano il miglioramento ,semplice ma risolutivo
non è una straordinaria foto di tecnica ed arte ma di una forte testimonianza con lieto fine.
l'impegno pare sia proprio questo realizzare il miglior e maggior contributo possibile.
le foto dell'ospizio sono per me un grande impatto , mai avevo visto così da vicino gente così "felice" ecco l'ospizio è anche questo ....quando mio zio questa estate "desiderava" andarci perche' solo e desideroso di "parlare" con qualcuno ,non è stato ascoltato......è finita peggio del previsto ma la luce degli occhi di queste persone mi da qualche speranza
grazie Mario,
Paola
comunque una foto, una visita già l'ha fatta sorridere.. basta poco...
Molto vero quello che dite, una situazione triste e che ci angoscia. Pensiamo intanto chi già la vive questa condizione di esclusione...Purtroppo questa nostra società stupida e ottusa non ha saputo creare alternative all'istituto e dare risposte più umane ai bisogni di chi entra nella fase del bisogno psicofisico e della debolezza dell'età . Si continuano a costruire nuove case di riposo e ad aumentare i posti letto per anziani. Se la politica socio-assistenziale resta quella dell'istituzionalizzazione poveri noi, questo è quello che ci aspetta. Non per essere pessimista ma solo per essere realista. Eppure alternative ci sarebbero, valorizzare e incrementare l'assisteza domiciliare, dare sostegno alle famiglie che hanno anziani in casa, puntare alle case alloggio o alle case protette a dimensione familiare, ricentrarsi sulla solidarietà del quartiere a dimensione umana...Se restiamo in silenzio e rassegnati non abbiamo alternative e l'istituto sarà per molti lo sbocco natutare ai problemi della vecchiaia. Guardate che si può sognare e costruire alternative. L'esperienza della comunità di Sant'Egidio in questo campo (per chi la conosce) è rivoluzionaria. Bisognerebbe applicarla in ogni città e quartiere con il motto "a casa è meglio". La signora nella foto, Aida, l'abbiamo aiutata a tornare a casa grazie al contributo economico dell' "accompagno". Con questo sostegno che prima finiva all'istituto, oggi i parenti lo utilizzano per pagare una persona che aiuta Aida a casa propria. ;-)
non è una straordinaria foto di tecnica ed arte ma di una forte testimonianza con lieto fine.
l'impegno pare sia proprio questo realizzare il miglior e maggior contributo possibile.
le foto dell'ospizio sono per me un grande impatto , mai avevo visto così da vicino gente così "felice" ecco l'ospizio è anche questo ....quando mio zio questa estate "desiderava" andarci perche' solo e desideroso di "parlare" con qualcuno ,non è stato ascoltato......è finita peggio del previsto ma la luce degli occhi di queste persone mi da qualche speranza