Incredibili le emozioni che sei riuscito a regalare con questo reportage. Io sinceramente spero ancora che quella bocca non si chiuda, visto anche lo sguardo della leonessa che sembra quasi dispiaciuto (anche se so che non è così).
Un portfolio che devi assolutamente condividere secondo anche in qualche concorso . . . . aspettando l'ultima.
Saro` ripettitivo...impressiva la storia,la vita e la morte nella savana...questa immagine poi...non so` che dire manco...
P.S. Penso che la tua storia-serie potrebbe riempire le pagine del NG.
P.P.S. Potrei suggerire allo staff se non altro 2 pagine nel nostro quaderno di fotografia...il testo che accompagna ogni foto c'e` gia`,vederle tutte stampate e leggere la "Vita e morte nella savana" sarebbe un preggio per il quaderno e un regalo per noi lettori.
Come per Paolo. :)
L'istinto di concludere la documentazione portandola fino alla fine mi spingeva a seguirla ma dall'altra parte il mio subconscio mi frenava suggerendomi di concludere qui.
Sarà perché l'ho visto nascere e la ragione ha prevalso sull'istinto, ho girato la jeep e senza nemmeno rendermene conto ero già lontano.
Finirò la storia in settimana con l'ultima foto che mi auguro spiegherà le ragioni della mia scelta inconscia.
Un portfolio che devi assolutamente condividere secondo anche in qualche concorso . . . . aspettando l'ultima.
Complimenti Paolo e saluti,
saro
P.S. Penso che la tua storia-serie potrebbe riempire le pagine del NG.
Come per Paolo. :)
John lo sguardo della leonessa ha un suo perché, teneva d'occhio la sua "collega" che guardava da poco lontano ma che non ha mai osato avvicinarsi.
Il sacrificio dell'innocente perché altri possano continuare a vivere.
Immagine facilmente riconducibile all'umano quotidiano... si potrebbe parlare per anni su questa cosa.
Bravo due volte; la prima per il coraggio, la seconda per la qualità ( sotto tutti gli aspetti) della fotografia.
Un saluto
marco
P.S. concordo in pieno con l'idea di Sandro