Uomo in bianco... donna in bianco... signora in blu nel mezzo. E' la sola cosa che mi desta un qualche interesse nell'immagine, a parte il colore dei capelli bianchi che più bianchi non si può ;-) Sinceramente non saprei leggere ulteriori significati o almeno correlazioni tra il tutto. Ciao

Marco, innanzi tutto, grazie dell' attenzione. Approfitto, poi, di questo tuo intervento per esternare un pensiero. Sono
convinto che la fotografia sia un "linguaggio" e come tale vada vista nella sua autonomia espressiva. Forse avrei
dovuto dare un titolo e aggiungere una nota didascalica, dove avrei potuto "cantare" della gioventù che passa in
fretta, dei tempi lenti della terza età o dei colori della vecchiaia di contro a quelli giovanili, dei contrasti delle età e
del senso della vita: una storia, insomma. E' possibile che in queste tre figure abbia visto una storia? Direi di sì,
perché no. Ma a che pro avrei dovuto aggiungere parole all' immagine? Avrei rischiato di indirizzare la lettura, in
maniera forzata, al genere intimistico e non spettacolare che mi sembra, da più parti, non gradito a favore, invece,
della foto d' impatto, sicuramente foriera di plausi, magari generici e altisonanti, ma pur sempre plausi. Ho l'
impressione che lo scrivere "poemi" sotto alle immagini sia diventato una moda finalizzata alla voglia di visibilità e di
consenso: legittima aspirazione, certo, ma non confacente alle mie esigenze di dilettante di modesta levatura. Ma
questo, vista la tua costanza nel seguirmi, lo avrai sicuramente capito da tempo. Preferisco pensare che ognuno veda
nell' immagine quello che sente, sempre, ammesso e non concesso, che vi sia qualcosa da vedere e che chi vede
abbia qualcosa da sentire. Ma il discorso rischia di farsi lungo e non mi pare la sede adatta. Un caro saluto.

Chiedo scusa per l' impaginazione...

Condivido pressochè in tutto quel che hai detto Ubaldo, per me titolo e note dovrebbero essere sempre il più stringati e concisi possibile. Il titolo al massimo dovrebbe appena appena suggerire (se non addirittura "contraddire" talvolta l'immagine in senso dialettico, lasciando all'osservatore l'intrigo concettuale di questa "contraddizione"), non certo spiegare; le note sempre ridotte al minimo se non per motivi puramente didascalici. Ciao
(azz... ho usato un "punto e virgola"... erano lustri che non lo facevo :-D )