per adesso apprezzo la leggerissima decentratura che introduce il concetto di mancanza, di quasi perfezione.
Non si esclude l'accezione positiva della solitudine, ma se ne individuano i limiti e l'impossibilità di una perfetta centratura.
ciao

spero di aver visto bene...

La apprezzo.

Ciao,
Gia :-)

povero cuore solo
a me la mancata centratuta non disturba... è un movimento.
un saluto
monica

mi piace inoltre quella sorta di corrosione, di lacerazione che ne indebolisce i contorni: come se un cuore isolato fosse più vulnerabile, e fosse incapace di proteggersi dalle continue "offese" esterne.
Adesso l'accezione positiva comincia a vacillare....

ciao

Grazie dei vostri passaggi, Eloj, Gianni e Monica! Eloj, come sempre sei un grande interprete di immagini.
La solitudine a volte è subita, a volte ricercata, comunque è uno status che comporta sempre riflessione, scelte, ripiegamento, rigenerazione. Simbolicamente il cuore rappresenta la genesi dei sentimenti e il senso di inquietudine ho voluto manifestarlo con quella "sfilacciatura", mentre il movimento diastole/sistole decentra il cuore stesso per fornire un senso vitale che sovrasta le negatività.
Grazie ancora, un saluto!

da giovane soffrivo la solitudine e credo che il mio cuore fosse così, solo e sfilacciato...oggi credo di aver raggiunto un equilibrio e star sola mi rilassa molto, come dici tu 'una solitudine ricercata' per godere anche dei silenzi...avrò fatto pace con il mondo:-)) hai espresso molto bene questo concetto, mi piace:-) ciao angy

Grazie Angy!

Un lavoro che mi arriva dritto dritto al cuore.
Dolcissima minimal Giovanna!
Cari saluti,
saro

Grazie Saro, un salutone!

Un salutone di cuore a te cara Giovanna!

saro