Fotografare le opere altrui... Non sempre però si rappresentano in maniera semplicemente didascalica e non sempre se ne sfrutta, quasi passivamente, la forza espressiva. A volte si fanno delle belle e molto personali fotografie, quasi interpretando a gusto nostro l'opera ripresa.
Come tu hai fatto in questa bella immagine. Complimenti.
they are praying to the light... excellent interpretation. all fotos of other artworks as sculptures are necessarily re-interpretations: giving them a new meaning and a new soul :)
mi associo a chi mi ha preceduto.. composizione geometricamente equilibrata con quella luce che sembra portata splendidamente scenografica... complimenti
ONDA ENERGETICA !
E così il buon Ubaldo, si da ai "manga" e non alle "mangane"...I cartoni animati giapponesi della serie Dragon Ball sono preferiti alle allegre compari... Bravo Ubby ! La moralità è salva ! Immagine non casuale ma "studiata" in ogni minimo dettaglio, di grande forza espressiva, mi riporta al film Stargate dove l'uomo attraversa il portale e va in un'altra dimensione...Davvero Bravo ! La luce è SPAZIALE !
Ciao Ubaldino
Liberino
La mia prima percezione è stata quella di un fotogramma tratto dal mondo della fantascienza.
Forme primordiali nel momento in cui scaturiscono da una forza immensa, che si manifesta come luce accecante.
Segnalo
Come tu hai fatto in questa bella immagine. Complimenti.
Ora li ritrovo reinterpretati dall’autore dello scatto: sì, perché fotografare un’opera - in casi riusciti come questo - spesso può significare rimodellarla con gli attrezzi tipici della fotografia: taglio, composizione, punto di ripresa, luci e ombre, messa a fuoco….e trasformarla in altro, stravolgere completamente il senso originario per riproporne altri più personali….insomma farla propria.
Certo non posso girarci attorno, ma questo limite può diventare anche valore aggiunto in quanto ho la possibilità di concentrarmi su questa vista, magari scoprendo sensazioni e sapori che in una situazione di completa libertà non avrei potuto cogliere.
Ecco che allora posso apprezzare con quest’immagine non solo l’opera, ma anche l’ambiente in cui essa si trova, la luce che la investe, i riflessi sulle superfici semiriflettenti, la posizione reciproca non più tra i vari elementi dell’opera ma tra l’opera e l’ambiente circostante: perché il riflesso stesso diventa opera e così la luce abbagliante proveniente dalla finestra diventa opera ma anche i pannelli del pavimento e delle pareti diventano opera e il muro scrostato diventa opera.
Allora io vedo degli uomini bisognosi di luce, uomini “abbrutiti†dall’ignoranza e accecati dai falsi idoli dei nostri tempi che non hanno più legami con l’ambiente divenuto asettico e privo di vita ai loro occhi; non tutto è perduto però: con l’ultimo barlume di ragione chiedono perdono, sono pronti a cambiare!
grazie
E così il buon Ubaldo, si da ai "manga" e non alle "mangane"...I cartoni animati giapponesi della serie Dragon Ball sono preferiti alle allegre compari... Bravo Ubby ! La moralità è salva ! Immagine non casuale ma "studiata" in ogni minimo dettaglio, di grande forza espressiva, mi riporta al film Stargate dove l'uomo attraversa il portale e va in un'altra dimensione...Davvero Bravo ! La luce è SPAZIALE !
Ciao Ubaldino
Liberino
segnalo
ciao,franco
Forme primordiali nel momento in cui scaturiscono da una forza immensa, che si manifesta come luce accecante.
Segnalo
ciao Ubaldo,
saro