Micromosso Gallery :: Comunita' di Fotografi Liberi
Home
::
Registrati
::
Login
Forum
::
Calendario
::
Lista Album
::
Ultimi arrivi
::
Commenti
::
PiĂą Visti
::
PiĂą Votati
::
Preferiti
::
Cerca
Scegli Album
Abstract
Animali Domestici
Architettura
At work
Autoritratto
Bambini
Bianco Nero *** Archiviato
Black And White
Come eravamo
Commerciale
Conceptual
Cityscape
Elaborazione
Emotive
Eventi Live
Fashion
Foto Raduni
Glamour
Italian Banana Republic
Landscape
Lucca 2007
Lunga Esposizione
Luoghi abbandonati
Macro
Natura
Nudo
Orciano 2008
Particolari
People
Pittura
Raduno Fucecchio 2009
Raduno Fucecchio 2011
Reportage
Ritratto Ambientato
Ritratto
Seascape
SilhouetteControluce
Skyscape
Sport
Still Life
Umorismo
Urban ** Archiviato
Urban
Utenti MicroMosso
Varie
Contest
I mostra MM
II mostra MM 2008
Recensioni
Foto del Giorno
Foto Selezionate
Editor Choice
REGOLAMENTO
::
EDITOR CHOICE
::
STAFF CHOICE
::
SCELTE DA VOI
::
VISTE DI RECENTE
::
RANDOM
Home
>
Varie
FILE 1728/7510
realtĂ distorta
Un amico ci racconta (fotografia di un oggetto) un fatto (oggetto) a cui ha assistito personalmente................
Informazioni File
Nome file:
_MG_2014_cut_web.jpg
Nome Album:
Eloj Lugnani
/
Varie
Dimensione file:
231 KB
Aggiunto il:
Dic 13, 2012
Dimensioni:
560 x 800 pixels
Visto:
36 volte
URL:
https://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-105764
Preferiti:
Aggiungi ai preferiti
Eloj Lugnani
[Dic 13, 2012 at 09:33 AM]
..........La descrizione che ne fa dipenderà in gran parte dalle sue personali convinzioni sulla vicenda, dai suoi pregiudizi e dalle sue precedenti esperienze in contesti analoghi: in pratica è come se avesse assistito al fatto osservandolo attraverso lenti colorate (vetro di fronte all’oggetto). Poiché il nostro amico è persona coscienziosa e retta, per farsi un’idea più precisa, aveva chiesto a qualcuno lì presente di dargli la propria versione dei fatti; ma anche questa descrizione dipenderà dalle lenti colorate che quella persona indossava (vetro dietro l’oggetto) e che necessariamente sono differenti per colore e spessore da quelle del nostro amico. Il nostro amico aveva ascoltato quanto riferitogli con la massima attenzione tendendo però, inconsciamente, ad eliminare o smorzare ciò che non era conforme al suo modo di vedere e amplificando invece ciò che era in linea con la sua visione della realtà (riflesso dell’oggetto visto attraverso il vetro di fronte all’oggetto). Quest’atteggiamento è abbastanza normale: si tende a “vedere” ciò che vogliamo o ci aspettiamo di vedere trascurando invece ciò che non vogliamo vedere mettendo in atto così la “profezia autorealizzantesi”.
Per concludere “il quadro”, il nostro amico, con lo scopo di rendere accattivante il suo racconto, mantenendo così vivo l’interesse nell’ascoltatore, tenderà ad enfatizzare alcuni aspetti a scapito di altri (composizione e taglio), non perché questi ultimi siano meno importanti, ma piuttosto perché poco coinvolgenti e entusiasmanti; aggiungerà poi qualche frase demagogica e populista (filtri ed effetti) per rendere il tutto fruibile dal maggior numero di persone e facilmente comprensibile.
Ah dimenticavo: qualora il nostro amico avesse compiuto un lungo lavoro su di sè, eliminando o riducendo al massimo l’ingombro delle lenti colorate, ebbene, nel descriverci l’accaduto avrebbe dovuto in ogni caso disporre del proprio vocabolario e della propria capacità dialettica (attrezzatura fotografica e padronanza del mezzo).
giannimazzesi
[Dic 13, 2012 at 05:22 PM]
Mi è necessario mangiare un filetto alla Wittgenstein, poi un Husserl al sangue con salsa engadina e un filoncino di Panofsky fresco. Soufflè alla Hegel, caffé letterario e poi ti rispondo :-)
Ciao,
Gia
Paolo Bini
[Dic 13, 2012 at 10:52 PM]
Una foto che mi è subito piaciuta di primo acchito, ho provato a leggere ciò che hai scritto sotto, ma vi ho rinunciato, mi basta complimentarmi per la foto.
Paolo
Scegli Lingua
Albanian
Basque (Euskera)
Portuguese [Brazilian] (Português Brasileiro)
Bulgarian (Български)
Chinese traditional (中文 - 繁體)
Chinese simplified (中文 - 简体)
Czech (Česky)
Danish (Dansk)
Dutch (Nederlands)
English(US)
English(British)
Finnish (Suomea)
French (Français)
Galician (Galego)
Georgian (ქართული)
German (Deutsch)
German_sie
Greek (Ελληνικά)
Hebrew (עברית)
Hungarian (Magyarul)
Indonesian (Bahasa Indonesia)
Italian (Italiano)*
Italian_orig
Japanese (日本語)
Korean (한국어)
Norwegian (Norsk)
Persian (فارسی)
Polish (Polski)
Portuguese [Portugal] (Português)
Russian (Русский)
Slovak (Slovensky)
Slovenian (Slovensko)
Spanish (Español)
Swedish (Svenska)
Turkish (Türkçe)
Ukrainian (Українська)
Lingua di Default
© 2006-2025 MICROMOSSO.COM
Tutte le immagini e i testi pubblicati su questo sito appartengono ai rispettivi autori, che si assumono la responsabilità dei contenuti.
E' vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti di questo spazio, senza autorizzazione diretta degli autori.
Per concludere “il quadro”, il nostro amico, con lo scopo di rendere accattivante il suo racconto, mantenendo così vivo l’interesse nell’ascoltatore, tenderà ad enfatizzare alcuni aspetti a scapito di altri (composizione e taglio), non perché questi ultimi siano meno importanti, ma piuttosto perché poco coinvolgenti e entusiasmanti; aggiungerà poi qualche frase demagogica e populista (filtri ed effetti) per rendere il tutto fruibile dal maggior numero di persone e facilmente comprensibile.
Ah dimenticavo: qualora il nostro amico avesse compiuto un lungo lavoro su di sè, eliminando o riducendo al massimo l’ingombro delle lenti colorate, ebbene, nel descriverci l’accaduto avrebbe dovuto in ogni caso disporre del proprio vocabolario e della propria capacità dialettica (attrezzatura fotografica e padronanza del mezzo).
Ciao,
Gia
Paolo