MM
|
* * * ************** * * *
Quando un soggetto è stato fotografato da tutti in tutte le salse, è giusto rifotografarlo per l'ennesima volta?
Non si rischia di passare inosservati o ancor peggio essere considerati dei "copioni"?
Secondo me più un soggetto è banale e sotto gli occhi di tutti, più bella è la sfida di renderlo originale. Più grande la soddisfazione se si riesce a coglierne aspetti finora non messi in risalto. Maggiore la consapevolezza della nostra creatività e originalità se, fotografando un soggetto ipersfruttato, riusciamo a farlo vedere con i nostri occhi, come fosse una prima volta per tutti. In ogni caso alla prima domanda rispondo sì, è giusto fotografarlo, non fosse altro che per mettersi alla prova.
Alla seconda rispondo con un altro sì, il rischio c'è, ma d'altra parte un po' tutti si rischia di essere copioni, fotografando specialmente monumenti o luoghi molto conosciuti e visitati. Che dire poi delle foto di strada... Il vecchietto che passa col bastone, la vecchia seduta davanti alla casa, un gatto al sole, un bimbo che gioca, la donna con la minigonna che passa veloce, i due ragazzi per mano, la gente alla finestra, quella sul portone, il negozio con i manichini, la foto pubblicitaria col passante, la bicicletta appoggiata o con sopra una suora... Insomma quante volte si vedono scatti simili per non dire uguali. Quindi, inutile nascondersi, facciamo quello che possiamo fare, ma sempre cercando di dare un nostro tocco particolare.
Vi sono anche qui su MicroMosso, tanti esempi di bravi fotoamatori che pur ritraendo soggetti banali e comuni a tanti altri, si distinguono per una certa originalità .
La foto che prendo in esame oggi appartiene, appunto, a questa categoria: la foto fatta da un milione di persone, almeno!!
A parte che mi pare di ricordare che il nostro bravissimo Luciano Caturegli sia stato il primo a proporla alla nostra comunità , la foto in questione riguarda il nuovo monumento di marmo di Carrara, situato a Marina di Massa, sul lungomare, fotografato poi da tantissimi altri, anche da utenti del nostro sito. Ma la foto, fatta come la presenta il nostro "Big" Luciano, l'abbiamo rivista altre cento volte... Alcune proprio uguali uguali, altre senza l'uomo a sinistra o con un altro cielo, oppure a colori. La sostanza non cambia, il famoso rischio di proporre foto banali c'è sempre, ma -ripeto- la foto va fatta, senza pensare che ne esistono altre, ma tenendo invece presente di non farla uguale, di aggiungere qualcosa di personale. Io stesso sono andato a fare foto a questo posto, ma mi sono portato solo il fisheye, a quello nessuno ancora aveva pensato, tanto per fare un esempio. Altri con il tele hanno ripreso particolari, per fare un altro esempio.
Detto questo, rimane, aldilà della originalità o meno del soggetto, l'estetica della singola foto e questa che prendo in esame oggi ha tutti i requisiti per essere considerata un'ottima fotografia.
La composizione perfettamente bilanciata e ben costruita sulla regola dei terzi, appare subito molto piacevole, il cielo drammatico rafforzato dall'ottima conversione in BN dà quell'atmosfera particolare che ben si addice al monumento ed al luogo.
Tutta la scena è accomunata da questa strana luce, un po' cupa, quasi da tempo dell'Apocalisse, un triste presagio per l'inizio di un film horror, mi pare quasi di sentire una musica inquietante di sottofondo... Una foto molto scenica, molto rappresentativa e che comunica emozione. Questo è sufficiente? Per me sì, soprattutto se la foto è stata ripresa, non avendo visto scatti precedenti fatti da altri. Ma anche in questo caso, a parte l'originalità , resterebbe un'ottima foto, ben fatta. Può capitare, infatti, che si facciano scatti uguali ad altri senza averne la consapevolezza, non è certo un delitto, ma soltanto una prova che la nostra originalità non è granché...
Concludendo questa foto che è uno scatto tipico del nostro Luciano, ben costruito,ben ripreso, molto pulito e privo di elementi di disturbo, si racchiude tutta l'essenza della fotografia: voglia di rappresentare la realtà immobilizzandola in una emozione condivisibile.
Alberto Gianfranco Baccelli
(bagdesign)
|
|
Ci passo tutte le mattine davanti quando porto i ragazzi all'alberghiero, solo che non avevo la possibilita' di parcheggiare il bus.
La foto mi piace molto, forse ha ragione Luciano, cmq bravo.
complimenti :!:
Un cielo dinamico fa da contraltare a degli splendidi soggetti che sembrano monoliti con albero e figura umana a bilanciare molto bene la composizione .
Complimenti ancora e la segnalo.
Mimmo
sembrano vele disposte dal vento,
ciao :-D
Zef.
simone