Informazioni File |
Nome file: | 15602549102_8a846cdf87_c.jpg |
Nome Album: | Fabrizia_Milia / Varie |
Valutazione (2 voti): | (Dettagli) |
Keywords: | stf ottobre2014 |
Dimensione file: | 128 KB |
Aggiunto il: | Ott 23, 2014 |
Dimensioni: | 800 x 634 pixels |
Visto: | 636 volte |
URL: | https://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-127535 |
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congrats!
Certo è di una bellezza e di un eros fuori dal tempo, ma è una fatina che gioca a fare la strega.
marco
Grazie a tutti!! <3
Il volto nascosto dai capelli e la testa di lato, aggiungono quel tocco di pudicismo , che viene a mancare nel dimostrare senza paure , alcune , la bellezza statuaria del corpo !
Emotivamente forte , come nel tuo stile !
Un abbraccio
g t
marco
di sé. Come stella polare interiore orienta il soggetto a mettersi in cammino verso se
stesso, per scoprire che ci si conquista abbandonandosi, ci si ritrova perdendosi, e così vidi paradosso in paradosso. ("Erotismo e Spiritualità" di Claudio Marucchi)
complimenti sinceri Fabri
Tutte le tue immagini sono particolari,emozionanti,sensuali,con dei colori delicati,luce soft,opaca anche e sempre con pose bellissime che riportano a una malinconia a un non essere aperta alla vista dell'osservatore,in un mondo di afascinante bellezza ...
Complimenti per la Home.
Un abbraccino caldo in questo primo freddo d'inverno.
considerando che Non ho bisogno di liberatorie essendo auto ritratti.
Consiglio caldamente la lettura di questo post volutamente provocatorio e dedicato in specialmodo a chi non mette mai in dubbio il proprio operato tramite mezzo fotografico (specie il nudo femminile) Non credo proprio sia il caso di mettere sul personale una critica argomentata ricevuta sulla propria fotografia, o per caso qui si può essere solamente d'accordo e scrivere "bella foto"? link in questione (Considerazioni di un idiota sulle foto d'arte di Michele Smargiassi)
Ciò che cita, quindi pensiero che sposa, a me fa ridere. Sottolinea una mentalità limitata ma una precisazione ci tengo a farla: a farsi le pippe mica sono solo i ragazzini, ora voi adulti non negherete di farvele anche voi, spero.
Se le interessa, posso dirle tranquillamente che il nudo erotico e che fa fare le pippe (a chi si accontenta) non mi offende. Ma Giacché non ritengo il mio corpo Volgare, ma anzi (e qui mi si perdoni la presunzione) elegante e delicato, spero sempre che si possa andare Oltre. Poi se lei vedendo questo scatto ci vede solo l'impulso sessuale dubito fortemente che sia un problema mio.
Amo il bello, l'intimità femminile, e non per questo Devo farlo a viso aperto.
Se lei ha problemi ad accettare il nudo si faccia qualche domanda.
Lei crede che per lasciare un commento intelligente debba necessariamente fare una critica, ma mi perdoni la franchezza, lo faccia davvero con intelligenza, eviti di inventarsi necessità di liberatorie solo perché non capisce che un viso di donna può avere i capelli sulla faccia.
Vedere il viso che non si vede? In questa fotografia? ah beh bella trappola concettuale che non bevo di certo. Assomiglia un po' a quel corto circuito logico legato alla musica jazz (devi ascoltare quelle note che NON sta suonando). Insomma quei clichè assurdi che fanno presa sulla moltitudine perchè creano quell'alea di mistero che fondamentalmente NON HA nessun senso.
Mi spiace non bevo la storiella del "vedere ciò che non si vede" in una fotografia di una persona a viso coperto. Posso?
@Paola che male c'è nel consigliare la lettura di un blog di un critico che fa parte del comitato scientifico del Centro Italiano della Fotografia d'Autore? Forse scrivere commenti da sè stessi e completamente autoreferenziali è da idioti. Confrontare le proprie considerazioni e voler ascoltare chi ne sa più di noi ed ha le referenze giuste è questo che fa maturare il proprio spirito critico, non di certo il chiudersi nei propri corto-circuiti del "bella foto" "brutta foto" mi piace" " non mi piace"..
Oppure quando dico che il pensiero da lei citato denota un limite mentale? Non vorrà farmi credere che a suo commento (ignorante) avrebbe voluto un -grazie, ci penserò- e rifiuta invece il pensiero dell'autore "criticato". Ma sa qual è la cosa più buffa? Che non si prende neanche la briga di comprendere. Mi dice che nella mia foto non c'è il viso perché non ho la liberatoria e le spiego che non è così, le faccio notare che il viso c'è, solo con capelli che lo coprono e mi dice che il mistero è un altro clichè (deve aver imparato questo termine recentemente considerando l'uso smodato che ne fa). Le spiego il mio modo di amare l'intimità femminile e ignora completamente. Insomma, non si chieda perché i suoi commenti per me abbiano valore zero. Ad ogni modo qualcosa in lei deve essersi acceso di fronte a questo scatto e tanto mi basta. Non è forse questo il senso dell'arte? Suggerire, in un modo o nell'altro. Far parlare in un modo o nell'altro. Se poi lei preferisce la critica all'arte è uno schema già visto mille volte e debbo dire: poco interessante. Tra l'altro mi permetta di darle un consiglio: Si emozioni, si lasci andare, liberamente. Bacini.
Smargiassi? si lo leggo anche io molte cose le sottoscrivo ma molte altre, come anche di altri risonanti nomi della Fotografia, spesso mi chiedo ma che cazzarola stanno dicendo :)
saluti a entrambi
(p.s. sono rimasta appositamente qui ad attendere il suo commento che sapevo sarebbe arrivato, mi rallegra la mattinata abbastanza noiosa, altrimenti).
La lascio con una citazione, giacché le piace citare:
“Ho capito che la cosa migliore che si possa fare di fronte a un cervello completamente ottuso, ignorante e malato di convinzione è quella di accettare che ci sono malattie che ancora restano incurabili!”
SILVIA NELLI
(prima di tentare la strada del critico, impari ad osservare) quest'ultima è mia.
Per quanto ha dimostrato per me è una persona ottusa e vede? Glielo dico senza mal celare.
Ho sempre riso di chi con aria saccente pensa di poter capire il mondo interiore degli altri. Ma soprattutto di chi tenta di sottovalutarlo e annientarlo senza conoscerne niente. Ignora tanto di me, delle mie foto eppure non si fa scrupolo nel dire cavolate pour parler, tanto per mostrarsi capace di criticare una fotografia. Ma ancora mi trovo a dover sottolineare che c'è una netta differenza dal dire quel che si pensa all'inventarsi che un autore stia nascondendo il viso per una qualche ragione. E dato che lei ha ignorato ogni mio tentativo di specificazione e chiarimento come posso considerarla se non una persona ottusa?
Per quanto mi riguarda è lei che Non dovrebbe più avere niente da dire e finirla qui. Poiché io personalmente mi sento molto libera di offenderla se ritengo il suo modo di criticarmi offensivo e illogico.
Che ci sia un mondo di fotografi più capaci di me e con risultati decisamente migliori dei miei non l'ho mai messo in discussione e la mia umiltà è nota, indi non le ho mai detto che deve apprezzare le mie foto, le ho suggerito di lasciarsi andare poiché è evidente che non ci riesce. E non sottolineavo di fronte alla mia foto, ma in genere, di fronte a quelle in cui si imbatte. Non sapeva che era un autoscatto eppure è la prima cosa che le ho detto. Ma forse forse non mi ha mai letto?
Quando farà fotografie che mi lasceranno senza fiato, soprattutto del genere che io maggiormente amo, allora potrò forse (dipende sempre da come viene donata) dare valore a qualche sua critica.
Finora vedo nella sua galleria pochi scatti di cui critiche se ne potrebbero fare a iosa. Ma di certo Non mi permetterei di dirle di usare un altro obiettivo non conoscendo la possibilità della sua attrezzatura, di certo non mi permetterei di inventarmi che non possiede una liberatoria e di certo ancora non ignorerei le sue spiegazioni alla volontà di un suo scatto
per quello che mi riguarda non è per niente in discussione la sua capacità fotografica e il mio non è assolutamente un commento basso perchè mette sotto la lente d'ingrandimento il corpo che lei mostra e mette sotto la lente da molto tempo prima di me in tutte quante le sue fotografie. Non crede che una critica del genere possa essere la logica conclusione a cui qualcuno può arrivare (in base al proprio punto di vista)? Spero non sia scandaloso e offensivo dire che ci sono corpi migliori e che il suo corpo non è "arte" ai miei occhi (i gusti vanno rispettati, anche quelli scomodi nei propri confronti). E' l'ovvia conclusione dove stanno portando le sue fotografie (sempre per quello che riguarda il MIO punto di vista PERSONALE che tale rimane) da quando in qua il poter esprimere un proprio giudizio dovrebbe dimostrare una qualche qualità? Dove ho scritto che deve dare un valore alla mia critica? E cosa c'entrano in questo caso le mie fotografie? Se ha da fare qualche critica alla mia fotografia la faccia ci sono i luoghi adibiti a quello, ma che possibilmente non sia una sterile ripicca (il che vista la piega la vedo difficile, visto il discorso molto impelagato sul piano personale).Le ho pure ricordato che la mia è una voce su cento, quindi quel peso deve avere. Come vede l'unica cosa che tengo a difendere a spada tratta è il "punto di vista" anche il più scomodo e fuori dal coro, proprio quello che tanta gente per squallida IPOCRISIA tende a tenere per sé (ma chi te lo fa fare, poi si solleva il polverone ecc ecc). Mi sono appoggiato citando espressamente personaggi molto importanti nel campo della critica fotografica non di certo metto avanti un signor nessuno come me. La critica è un aspetto e un punto di vista molto personale e TALE deve rimanere ma deve essere espresso senza suscitare inutili polveroni. D'altronde l'autoscatto non è mostrare e mettere in gioco sé stessi? L'errore che più spesso si fa come nel caso in questione è di
E a mio modo di vedere un altro madornale errore è quello di non "smuovere mai le acque" per paura che si rovini quell'atmosfera di "bella foto" "mi piace" e sottilmente passa il concetto che non si può mai dire il contrario di "mi piace" e tutti devono essere per forza d'accordo per il quieto vivere: come può essere questo il motto di una comunità di fotografi liberi?
Per tornare all'oggetto non si può pretendere (altra famosa chimera) di conoscere una persona attraverso le proprie fotografie, nessuno può avere la velleità di dire questo. Allo stesso modo NESSUNA fotografia potrà far conoscere sé stessi al mondo, a mio modo di vedere da tenere bene a mente. Per dir questo non ci vuole la laurea in fotografia, ma l'esperienza di vita di ognuno di noi e la consapevolezza che la nostrà ampia complessità e ricchezza di esseri umani sta strettissima nell'indicalità di qualunque immagine. "LA FOTOGRAFIA DELL' ANIMA" è un'illusione, una "favola bella" molto dura a morire. Niente bassezza ma solamente volontà e libertà di esprimere il proprio parere senza essere tacciati di ignoranza e incapacità di osservazione per il solo fatto che questo cozza con il proprio punto di vista, quello si lo ritengo da difendere a spada tratta.
Per quanto riguarda i suoi gusti li rispetto nella maniera totale, mai detto che a piacere debba essere il mio corpo né che è per eccellenza fatto d'arte, ho semplicemente detto di non considerarlo volgare ragione per cui spero si possa andare Oltre l'associazione sessuale. Una speranza non è un'imposizione né una pretesa.
Né ho mai detto che le mie foto debbano piacere.
Ed infatti se col suo commento si fosse limitato a dire "non mi piace, ecco cosa non mi piace" senza trarne conclusioni che mi sono sentita in obbligo di smentire non ne avrei di certo contestato il contenuto.
Quello che tento di farle comprendere è che nel momento in cui si sofferma a sollevare una critica dovrebbe evitare di parlare di ciò che Non sa (mi sentirei ripetitiva nel sottolineare nuovamente il punto della liberatoria e dell'obiettivo) o quanto meno nel momento in cui le viene spiegato che la ragione per cui questo scatto non le piace non nasce per le stesse ragioni che pensa (non si sa come né perché) dovrebbe iniziare a prendere in considerazione le autentiche ragioni e abbandonare quelle da lei supposte.
Questo è tutto e spero ora le sia più chiaro, che a lei non piaccia una foto e lo dica non mi reca fastidio ed è liberissimo di farlo.
Ora magari quando e se si imbatterà in futuro su una mia foto e vedrà il viso tagliato o coperto saprà che Non è per un fatto di liberatoria non concessa o per chissà quale altra ragione, ma semplicemente perché quando scatto SCELGO (anche questa è una libertà) e potrà dire "Non mi piace perché hai scelto di tagliare il viso". Così suonerà decisamente meglio e il suo PUNTO DI VISTA non verrà messo in discussione.
Una buona serata.
Per inciso ma fate o avete mai fatto letture portfolio o workshop con fotografi qualificati? Perchè considerare la prima critica radicale presa come una provocazione o una grettezza evidentemente denota una scarsa abitudine a riceverle. E questo per chi vuole fare fotografia (professionale o amatoriale poco importa) è vitale. Come chiudere gli occhi di fronte a questo? Dove lo prendiamo il feedback del nostro lavoro, con tutto il rispetto, nei mi piace di fb o di mm? Ovvio che questo presuppone una forte volontà di mettersi in discussione. Ove non c'è questa volontà ecco che si sollevano polveroni.
@Marco: e chi non dovrebbe essere attratto dalla critica se non un fotografo? Smargiassi demolire la fotografia amatoriale? Ma quale articolo ha letto mi scusi, lui che rivaluta (a modo suo) i periti che fanno fotografie alle macchine incidentate e i ragazzini che si fanno i selfie. L'articolo era riferito ad una frase di Berengo Gardin riguardo la pretesa di tanti foto artisti dotati di tanta tecnica e poche o nulle idee. Mi perdoni Marco ma non di certo una lettura frettolosa per rispondere ad un commento le farà conoscere un mondo che fin'ora forse lei ha ignorato e di cui, se fa fotografia, non può fare a meno di conoscere. A meno che lei non voglia conoscerlo. il che è rispettabile ma la esula da esprimere giudizi (visto che non si giudica ciò che non si conosce). La invito caldamente a leggere nel tempo quel genere di critica e tutta la bibliografia che ne consegue, c'è un mondo che l'aspetta.
Signor Biancofiore, dove porta un percorso del genere, glielo posso dire io, basta chiedere. Un percorso che lei personalmente, presumo, non possa conoscere, poiché non l'ha portato avanti e forse mai attuato.
Quel percorso che hanno portato avanti anche autori noti che hanno lasciato un segno nella storia della fotografia.
Non capisco proprio come possa sorprenderla e perché tende a sminuirlo. Ma onestamente non mi interessa granché.
Saranno ben gradite sue future critiche certamente.
Perché se le dicessi che io ho appreso e migliorato proprio dentro questa community di fotografia non mi crederebbe.
Se le dicessi che ho preso una macchina fotografica in mano senza sapere esattamente come funzionasse e che qui dentro mi veniva detto:(arabo per me) la luce è bruciata, la luce è sparata, hai tagliato un dito e così via, finché ogni volta tentavo di caricare una fotografia che non avesse lo stesso errore della precedente. Ma Oggi, oggi che credo - e spero mi venga riconosciuto e di non sembrare presuntuosa - di poter scegliere, perché conosco le regole principali, perché riesco a gestire la luce, perché quel che taglio lo taglio al punto giusto e che più mi aggrada, vorrei che le mie foto venissero considerate appunto delle scelte, che certamente possono non piacere e accetto che mi venga detto, ma pur sempre delle scelte.
Questo per dire che la critica è stata per me fonte di crescita e non la disdegno, ma credo fortemente che questa vada fatta nel giusto modo e il giusto modo non credo sia quello che ha utilizzato lei. Perché non può dare niente per scontato e perché deve considerare sempre che chi scatta può amare ciò che non ama lei e vedere cose che non vede lei.
Se é difficile per me a cose normali, diventa difficilissimo quando la discussione assume i toni che ha assunto in questo caso e credo, non me ne voglia Paolo, che in qualche misura il lungo contraddittorio abbia finito per inaridire l'analisi dell'immagine, trasferendo il tutto sul piano di una discussione poco fotografica e, per certi versi prevalentemente sociologica, con qualche vena di pura polemica personale.
Ed é un peccato..... perché la foto ha qualità, e non poche, e lasciarla uscire dalla home senza riconoscerle, limitandone le qualità alla dimensione di puro esercizio stilistico mi pare non troppo generoso. D'altra parte la ricetta di Michele Smargiassi, su come comporre una foto di impatto non potrebbe essere applicata a qualsiasi genere fotografico?.
Tutto ciò solo per concludere che se una foto é bella, e questa lo é in maniera assoluta, é giusto riconoscerglielo e tutto ciò senza considerare peccato mortale che dalla bocca , o dalla tastiera non esca altro che non sia "bella!".