Una grande emozione quando il piccoletto ha rivolto il suo primo sguardo non alla madre ma a noi. L'occhio già curioso come è segno distintivo per tutti i cuccioli.
L'odore del sangue e della placenta ancora attaccata alla madre così come il cordone ombelicale, era forte e si propagava nella savana .......
e ci credo paolo....con questo mi hai fatto venire a mente un racconto del direttore del accademia di fotog. di cui faccio parte..
30 anni lui ha fatto un corso di fotografia all'accademia delle belle arti di napoli,dove il docente era proprio Mimmo Jodice....e mi raccontava che lui diceva già allora...che nel momento in qui si vuole scattare una fotografia,bisogna saper guardare prima,non solo bisogna impegnare anche l'olfatto,bisogna sentire i profumi,cosi da riuscire a imprimerlo sulla pellicola..
quando mi raccontò questa cosa,rimasi affascinata,perchè è stata una cosa che ho sempre pensato.Ecco,questa tua fotografia per me è esattamente quello che Jodice sostiene...Sento quel sangue che si propagava nella savana..lo sento dawero....
Ho seguito la storia, crudele e inevitabile quotidianità della savana e della lotta per la sopravvivenza. Bel reportage, sentito fortemente dall'autore e testimonianza preziosa del senso della vita. Ciao, Giovanna
Fantastico lo sguardo in camera! Anche se poi tendo a parteggiare per i felini (forse perchè sono meno e per nutrirsi devono sbattersi parecchio...) non si può non provare struggimento...
Un saluto, Marco
L'odore del sangue e della placenta ancora attaccata alla madre così come il cordone ombelicale, era forte e si propagava nella savana .......
30 anni lui ha fatto un corso di fotografia all'accademia delle belle arti di napoli,dove il docente era proprio Mimmo Jodice....e mi raccontava che lui diceva già allora...che nel momento in qui si vuole scattare una fotografia,bisogna saper guardare prima,non solo bisogna impegnare anche l'olfatto,bisogna sentire i profumi,cosi da riuscire a imprimerlo sulla pellicola..
quando mi raccontò questa cosa,rimasi affascinata,perchè è stata una cosa che ho sempre pensato.Ecco,questa tua fotografia per me è esattamente quello che Jodice sostiene...Sento quel sangue che si propagava nella savana..lo sento dawero....
Un applauso per tutti tuoi lavori..
Un saluto, Marco
Tra l'altro, ottimo il taglio.