Grazie Gianni e Paola, un commento asciutto, essenziale, che va diritto al nocciolo. Sono contento perchè è proprio quello che ho percepito al momento dello scatto. Temevo che il discorso scendesse su questioni di grana, di maf e via dicendo, cose che a volte, a mio parere, debbano porsi in secondo piano.
Grazie ancora e buona serata
Pare che tutto si svolga in un teatro , anche se si capisce che è il teatro della vita di ogni giorno ... a volte commedia e a volte tragedia ... gesti che diventano la reazione ad un soliloquio , quando hai solo muri per l'eco e specchi per non guardare la solitudine.
Intensa e da segnalare.
Roberto, non sono d'accordo che la foto sia tecnicamente "sbragata" e lo dico ovviamente senza polemica, perchè ho colto il senso del tuo commento. Per far capire il mio punto di vista, chiarisco che la foto è stata fatta con una FP4 a luce ambiente, aprendo il diaframma a 1,8 di un 50 mm ed esponendo il negativo a 100 ASA. Nell'era archeologica della pellicola questi effetti spesso erano cercati e la grana era un elemento della composizione. Oggi, nell'era del digitale, mi pare vi sia,al contrario, una spasmodica ricerca della perfezione, ma il rischio è di ottenere immagini fredde e del tutto impersonali, un po' come i mobili industriali rispetto a quelli artigianali...
Grazie e una buona serata
Fausto,se mi permetti,aggiungerei un paragone:
i dischi in vinile di ottima fattura di una volta,e le incisioni attuali perfettissime in cd.
I tempi cambiano,la tecnica avanza,ma in nessun concerto mai abbiamo ascoltato, o il silenzio assoluto,o il suono,quale esso sia,come nei cd digitali di adesso.
Ma i sistemi esistono tutti e due contemporaneamente,per ora.
:-D
mi piace il tuo stile...la tua dialettica pacata invoglia la conversazione.
Dalle poche foto da me postate, puoi evincere la mia avversione per il dettaglio esasperato.
Potremmo discutere sulla resa a video delle foto, totalmente diversa dalla stampa, a mio parere una foto come la tua, stampata (come si deve) avrebbe una resa "Giacomelliana".
La resa sul monitor esaspera certi aspetti che la carta stampata ammorbidisce.
Si potrebbe continuare a discutere piacevolmente sull'argomento, ma la tastiera e lo spazio/commento inaridiscono un po' le parole :-D
La cornice in alto mi fa pensare ad una specchiera... dunque potrebbe essere un riflesso dell'uomo. Il che accentua il senso della sua solitudine, come se parlasse ormai solo a sè stesso, perchè più nessuno lo sta ad ascoltare... eppure le glorie del suo passato si percepiscono. Per me la foto è emblema del declino ineluttabile. Complimenti.
Grande malinconia. Colpisce lo sguardo rivolto in basso, in una specie di riegamento in se stesso, e la mano che si muove a inseguire qualche pensiero. La grana e la poca nitidezza non disturbano, anzi. L'unica piccola osservazione che farei è che se gli occhi fossero stati appena un po' più leggibili sarebbe stata praticamente perfetta.
E che tristezza,pare che nessuno ascolti e lui ricordi solo per sè stesso...
Grazie ancora e buona serata
Intensa e da segnalare.
Mimmo
Grazie e una buona serata
i dischi in vinile di ottima fattura di una volta,e le incisioni attuali perfettissime in cd.
I tempi cambiano,la tecnica avanza,ma in nessun concerto mai abbiamo ascoltato, o il silenzio assoluto,o il suono,quale esso sia,come nei cd digitali di adesso.
Ma i sistemi esistono tutti e due contemporaneamente,per ora.
mi piace il tuo stile...la tua dialettica pacata invoglia la conversazione.
Dalle poche foto da me postate, puoi evincere la mia avversione per il dettaglio esasperato.
Potremmo discutere sulla resa a video delle foto, totalmente diversa dalla stampa, a mio parere una foto come la tua, stampata (come si deve) avrebbe una resa "Giacomelliana".
La resa sul monitor esaspera certi aspetti che la carta stampata ammorbidisce.
Si potrebbe continuare a discutere piacevolmente sull'argomento, ma la tastiera e lo spazio/commento inaridiscono un po' le parole :-D
Grazie per avermi fatto ricordare mio nonno!
Buona serata amici