trovo che la scultura che ti rappresenta sia interessante. L'elaborazione oscena. Un mix tra la fotocopia e il ciochino al pc.
Sono sicuro che la buona pellicola, datata 1973 avrebbe reso molto di più che questo. Almeno avremmo avuto la possibilità di vedere la scultura, tra l'altro rappresentativa di un periodo storico. Negli anni 60/70 l'informale, lo scolpire, perfino il dipingere, recuperando oggetti del quotdiano,il ready-made e l'assemblaggio, uno su tutti Duchamp e il movimento dada, hanno segnato un epoca. L'opera sculturea che ci proponi nell'orrenda ( scusami) post produzione si inserirebbe a pieno titolo in questo genere. Mi sarebbe piaciuto poterla vedere nella sua integra naturalezza. :cry:
Omar lo so che ti piaccio, che ti piace l'uomo peloso, maschio, accinghialato e selvatico. Mi dispiace però, lo sai, io sono impagnato, ho molte richieste, non ce la faccio a soddisfare tutti/e. E poi...anche la mia parte femminile è lesbica :-)
Giacomo, credevo che fossi speciale e invece sei uguale a tutti gli altri. T confido i miei sentimenti e tu li sbatti in piazza davanti a tutti.
:-)
via, finiamola subito sennò:
a) qualcuno finisce per cerderci e potrebbero arrivare proposte scomode;
b) ci bannano per inquinamento topic!
;-)
La scultura non esiste più.
Il negatiivo neanche.
Mi rimane solo una vecchia foto.
La solarizzazione era necessaria per eliminare molti difetti della foto.
Tutto qui.
In fotografia non può non esserci la corrispondenza fra forma e sostanza, come in qualsiasi altra manifestazione del Pensiero dell'Uomo, Architettura, Pittura, scultura, ecc.
Non solo forma, non solo sostanza.
A sostanza deve corrispondere forma.
A forma deve corrispondere sostanza.
Questo è il vero problema!
Sono sicuro che la buona pellicola, datata 1973 avrebbe reso molto di più che questo. Almeno avremmo avuto la possibilità di vedere la scultura, tra l'altro rappresentativa di un periodo storico. Negli anni 60/70 l'informale, lo scolpire, perfino il dipingere, recuperando oggetti del quotdiano,il ready-made e l'assemblaggio, uno su tutti Duchamp e il movimento dada, hanno segnato un epoca. L'opera sculturea che ci proponi nell'orrenda ( scusami) post produzione si inserirebbe a pieno titolo in questo genere. Mi sarebbe piaciuto poterla vedere nella sua integra naturalezza. :cry:
sarei curiosissimo di vedere lo scatto originale e credo che il soggetto regga abbondantemente da sé la scena senza bisogno di post produzioni ingombranti! ;-)
Si scherza naturalmente ciao Giacomo! :-)
:-)
via, finiamola subito sennò:
a) qualcuno finisce per cerderci e potrebbero arrivare proposte scomode;
b) ci bannano per inquinamento topic!
;-)
Ma perché non postarla senza "trattamento" grafico?
Il negatiivo neanche.
Mi rimane solo una vecchia foto.
La solarizzazione era necessaria per eliminare molti difetti della foto.
Tutto qui.
Ps: sta "roba" qua si chiama solarizzazione? Bene a sapersi così la evito:-)
Ciao giacomo
In fotografia non può non esserci la corrispondenza fra forma e sostanza, come in qualsiasi altra manifestazione del Pensiero dell'Uomo, Architettura, Pittura, scultura, ecc.
Non solo forma, non solo sostanza.
A sostanza deve corrispondere forma.
A forma deve corrispondere sostanza.
Questo è il vero problema!