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======== RECENSIONE ===========
Carlo mi ha abituato a vedere delle belle immagini, foto davvero d'impatto e che restano nella memoria... questa non la capisco ma probabilmente sarà un mio limite.
Questo spazio dovrebbe essere usato non solo per mettere in evidenza alcune lacune ma anche un confronto tra relatore, utenti e autore dell’immagine, il tutto molto tranquillamente senza secondi fini, o sentirsi offesi perché un’immagine è stata scelta in questa rubrica.
Credo che questa scelta potrebbe estendersi a quasi tutte le immagini che passano. La perfezione non è di questo mondo e di fotografie perfette, bhe... sono pochissime quelle che si vedono in giro ma non solo sul nostro portale.
Proprio per questo dovrebbe essere un piacere vedere la propria fotografia in questa rubrica, evidentemente la foto riscuote interesse e può dare lo spunto per un approfondimento.
Detto questo vado ad esaminare proprio quello che è stato ripreso. Una bella grafica come sfondo con uno spicchio di cielo non male, piccolo ma interessante molto utile per la composizione. Ben collocata la presenza umana e neanche a dirlo, il colore rosso del giacchetto è sempre un fattore di grande attrazione per i nostri occhi, oserei definire il rosso una certezza di risultato ottimale.
Mi domando se fosse stato possibile avere una grafica del palazzo ancor più imponente, nel senso un andamento più teso a rendere l’infinito, in chiave prospettica chiude un po’ troppo presto la linea di fuga ma può essere che il palazzo finisca li’, oppure che ci fossero degli elementi di disturbo. Certo una maggiore linea di fuga sarebbe stata più bella da vedere.
Il punto di ripresa mi piace, quello che non mi piace è la mancanza del piede destro, forse sta scendendo degli scalini, e sicuramente aver ripreso il piede voleva dire cambiare totalmente il punto di ripresa, modificando tutta la prospettiva dell’immagine.... vedere quella gamba mozzata non è il massimo.
M piace invece l’idea di aver tagliato la testa lasciando tutto all’immaginazione personale il volto del nostro sfidante…
A parte il piede è proprio il titolo che non capisco. Non trovo la sfida in questa immagine, forse un mio limite, la posizione del giacchetto, della mano semiaperta, delle gambe, non hanno nulla di sfida, un bel pugno chiuso avrebbe già dato un’input in tal senso. Così come la presenta Carlo non trovo la sfida, oltretutto è un edificio tranquillo, nessuna ciminiera, o scritte urbane, color bianco con porticine celestino pastello. No, l’ho guardata e riguardata e la sfida non la trovo, ho trovato quelle due o tre sfumature descritte sopra che avrebbero migliorato questa già ottima immagine, ammesso che fosse possibile mettere in pratica le sfumature, ma la scelta del titolo non la condivido.
Da sempre ci sono estimatori dei titoli e dei non titoli, i primi sostengono che il titolo serve a dare una brevissima spiegazione dell’immagine, i secondi sostengono che una fotografia deve parlare da sola. Ammiro i secondi, di certo fotografie che parlano da sole è dura da vederne in giro, del resto i primi forse sono più numerosi dato che anche chi pubblica libri non si limita solo al titolo, ma di solito aggiunge una prefazione di quello che vedremo e spesso sotto le foto oltre al titolo c’è un’ampia spiegazione di quello che stiamo guardando, vero anche che, i secondi, sostengono che questo altera il nostro giudizio, perchè ci facciamo condizionare dalle parole dell’autore.
Sicuramente Carlo avrà la sua spiegazione al riguardo e speriamo che illumini tutta la comunità , capire qualcosa che non si capisce, non fa altro che aumentare la propria esperienza e cultura fotografica, entrare nella mente di più autori, serve a migliorarsi personalmente.
E chissà se una breve spiegazione non avrebbe aperto le porte alla chiave di lettura di questa immagine…
Riccardo Corsini
Power Antonio Perrone
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il piede che non si vede mi dispiace un po' ma credo che da quella prospettiva non era possibile riprenderlo.
Molto bella :!: :!: :!:
Mimmo