San Marchionne volendo, chissà che chi è oggi in cassaintegrazione più o meno ordinaria non possa divenire miracolosamente uno dei neo-assunti neo-fiat con super produzione e super stipendio. Però quella mi pare una concessionaria... Ciao Marco! gigi
Il problema è capire se quelle valigie sono di chi arriva o se ne va. La situazione è ancora incerta. Il mio augurio è che se ne esca tutti vincitori e nessun vinto, per il bene della nostra micro e macroeconomia.
In ogni caso, uno scatto molto significativo e che quella sia una concessionaria o la fabbrica, poco importa, il messaggio è tutto lì, chiaro e forte.
Molto significativa ed eloquente. In Italia di valige pronte ce ne hanno molti, sperimo che partino solo quelli indesiderati; sopratutto i lavoratori restino nei loro posti di lavoro.
Gio.
Ops! Chiedo venia. La mia memoria si è fermata alle immagini della lotta dei trentacinque giorni del 1980... Quella fu senza dubbio una sconfitta, chissà cosa ci aspetta ora. gigi
In effetti Gigi quell'ingresso è cambiato negli anni. Si è un po' rifatto il look, ora mi sembra che nemmeno gli impiegati entrino più di lì. Cosa irrilevante visto che di ngressi su tutto il perimetro dello stabilimento ce ne sono a decine... Ciao!
Una foto che potrebbe supportare un articolo di cronaca, che non lascia a libere interpretazioni soprattutto se rapportata ai tristi episodi degli ultimi tempi. Semplice, come nel tuo stile ed efficace nel messaggio.
..pochi simboli ma che dicono più di un romanzo aperto !!!!
Un linguaggio,il tuo quello fotografico,gradevole pulito..elegante che riesce a penetrare sulla coscienza di chi l'osserva.Spesso come in questo caso,sai essere più eloquente del fortunato e famoso Oliviero Toscani,con le sue provocanti e riflessive immagini.
Come non ringraziarvi ancora per i vostri apprezzamenti così graditi?
Qui però, come direbbe il buon capo Antonio, è anche e soprattutto questione di fortuna, molta fortuna. Penso che la cosa più difficile sia stata evitare di inquadrare anche i proprietari, appena dietro il bordo a sinistra... i quali già mi guardavano con una espressione che definire "interrogativa" sarebbe un eufemismo... :-)) Ciao!
L'about è soltanto il tocco finale di una foto che racconta con completezza e occhio-mano da grande reportagista una storia attuale e serissima.
Un foto all'altezza di una tipologia di tradizione foto-giornalistica sempre più rara.
Grande Marco!
Grazie ancora a tutti.
Susanna, in effetti l'esito del referendum si sta facendo di giorno in giorno molto meno scontato di quel che sembrava all'inizio. Mi auguro che venerdì prossimo alla fine prevalga il buon senso, di cassa integrazione e licenziamenti ce ne sono già stati fin troppi negli ultimi anni... Ciao.
In ogni caso, uno scatto molto significativo e che quella sia una concessionaria o la fabbrica, poco importa, il messaggio è tutto lì, chiaro e forte.
Gio.
Non è una concessionaria, è il cancello principale dello stabilimento di Mirafiori... o meglio, una frazione del cancello. Ciao!
Mimmo
Un linguaggio,il tuo quello fotografico,gradevole pulito..elegante che riesce a penetrare sulla coscienza di chi l'osserva.Spesso come in questo caso,sai essere più eloquente del fortunato e famoso Oliviero Toscani,con le sue provocanti e riflessive immagini.
Qui però, come direbbe il buon capo Antonio, è anche e soprattutto questione di fortuna, molta fortuna. Penso che la cosa più difficile sia stata evitare di inquadrare anche i proprietari, appena dietro il bordo a sinistra... i quali già mi guardavano con una espressione che definire "interrogativa" sarebbe un eufemismo... :-)) Ciao!
Un foto all'altezza di una tipologia di tradizione foto-giornalistica sempre più rara.
Grande Marco!
Segnalo con decisione.
ciao,
saro
Susanna
Susanna, in effetti l'esito del referendum si sta facendo di giorno in giorno molto meno scontato di quel che sembrava all'inizio. Mi auguro che venerdì prossimo alla fine prevalga il buon senso, di cassa integrazione e licenziamenti ce ne sono già stati fin troppi negli ultimi anni... Ciao.
angela