Scansione da negativo Efke 50 sviluppato in Ultrafin plus
Mamiya 645 con 50 mm decentrabile.....Che lingua è questa??Grande Fausto,aprezzo come ben sai questi scatti.Sai quale è la differenza tra me e te....io torno con la mente in quei anni,anke se non gli ho vissuti,e questo è una domanda che mi faccio spesso:perchè?perchè la mia fotografia di oggi vuole in qualche modo appartenere a quel periodo...Tu invece hai vissuti quei momenti e devo dirti che un pò di invidia c'èlo.Ciao
Cara Caterina, non è come pensi: questa foto l'ho scattata domenica mattina. Pomeriggio sono andato allo studio e ho prima sviluppato la pellicola, poi l'ho passata allo scanner e infinei le ho dato una ritoccatina in pp. Come vedi la fotografia analogica non è affatto morta e può avere (quasi) i tempi del digitale.
La Mamiya l'ho acquistata a luglio, perchè ancora le case producono queste magnifiche fotocamere, come altre industrie producono pellicola, sviluppi, fissaggi, ecc.
L'analogico è vivo e vegeto, anche se certa stampa e certa pubblicità cercano di non farla apparire come tale. Un caro saluto e pensaci, la fotografia chimica è tutto un altro mondo...
Ciao
Lo so lo so che è tutto un altro mondo Fausto,sta di fatto che non me ne era manco acorta che era di ostri tempi.ci penso anke sai,prima poi torno indietro.Grazie Fausto.
sai quanto rimpiango anche io questi tempi? Non veder l'ora di finire il rullino per vedere cosa era successo e a volte, per non aspettare, andare in c.o. e tagliare il rullo a metà per sviluppare quello che avevo fatto............ Beh i tempi non sono proprio quelli del dgt, però c'era una sensazione in più da provare, il pathos del "sarà venuto qualcosa di bello?" che ora non si prova più. Anche io mi sono fatto un regalo che aspettavo praticamente da quando ho iniziato a fotografare, mi sono preso una Nikon F5 che con i suoi 5,000,000 di vecchie lire era sempre stata fuori dai miei budget, un annetto fa con 250 euro me la sono presa.
Mamiya 645 grande macchina.Ma difficilmente si trova un medio formato "scarso".....
L'enorme latitudine di posa della pellicola in MF ti ha permesso di rendere leggibili le ombre e non bruciare le alte luci,in digitale avresti dovuto avere la compensazione dell'esposizione attiva.
Si l'analogico è sempre un altro mondo.
Complimenti per tutto.
Mamiya 645 con 50 mm decentrabile.....Che lingua è questa??Grande Fausto,aprezzo come ben sai questi scatti.Sai quale è la differenza tra me e te....io torno con la mente in quei anni,anke se non gli ho vissuti,e questo è una domanda che mi faccio spesso:perchè?perchè la mia fotografia di oggi vuole in qualche modo appartenere a quel periodo...Tu invece hai vissuti quei momenti e devo dirti che un pò di invidia c'èlo.Ciao
La Mamiya l'ho acquistata a luglio, perchè ancora le case producono queste magnifiche fotocamere, come altre industrie producono pellicola, sviluppi, fissaggi, ecc.
L'analogico è vivo e vegeto, anche se certa stampa e certa pubblicità cercano di non farla apparire come tale. Un caro saluto e pensaci, la fotografia chimica è tutto un altro mondo...
Ciao
Nicola
L'enorme latitudine di posa della pellicola in MF ti ha permesso di rendere leggibili le ombre e non bruciare le alte luci,in digitale avresti dovuto avere la compensazione dell'esposizione attiva.
Si l'analogico è sempre un altro mondo.
Complimenti per tutto.