Grazie Marco, il solo fatto di suscitare termini come "angoscioso" invece di "ottima pdc e maf" e "ottimo bn" è per me motivo di gratificazione.
Ho fortemente accentuato la contrapposizione tra la zona luminosa che per me rappresenta il bene e la zona scura a destra che simboleggia il male: l'uomo risulta imprigionato nella scelta tra bene e male che spesso conduce così all'immobilità , all'inazione.
l'ho guardata ed osservata più volte, ma solo il tuo commento mi ha portato verso ciò che tu volevi esprimere, rimango però sempre un po' dubbioso per la trasmissione del tuo pensiero.
ciao giuliano.
Ciao Giuliano, ti rispondo quasi in tempo reale.
Quando ho scattato sono stato semplicemente attratto dal soggetto inusuale.
Riguardando poi lo scatto sul PC ho notato la suddivisione della foto in due metà distinte e differenti per tonalità cromatiche e densità materica e ho pensato di forzare quell'aspetto per esprimere l'idea che ho poi condensato nel titolo e spiegato nel commento sopra.
Il terreno (di questo dialogo) è molto insidioso: in qualità di autore l'intenzione è quella di esprimere un'idea che in questo caso è di tipo concettuale, avvalendomi di un'immagine straight, cioè non costruita: da un lato non devo forzare troppo la mano nel senso che non posso a tutti i costi voler mostrare una banana se la foto rappresenta una mela, dall'altro posso usare degli strumenti a mia disposizione per accentuare gli aspetti che più mi interessano dell'immagine (luce e ombra sostanzialmente).
A questo punto la mia parte di lavoro è conclusa e interviene il "lettore" che però deve metterci del suo. Mi spiego: può benissimo darsi che l'immagine a qualcuno o a tutti non dica niente o dica tutt'altro rispetto alle mie intenzioni, l'importante è che chi legge si ponga la domanda:"cosa voleva dire l'autore?" e si sforzi con tutti gli strumenti in suo possesso di trovare delle risposte a quella domanda utilizzando anche il titolo che dovrebbe funzionare da orientamento.
Sarebbe interessante leggere qualche altro commento sull'argomento: non sarei affatto dispiaciuto se anche altri esprimessero la tua perplessità , mi servirebbe a capire. Comunque domenica la stamperò e la farò leggere a Ricci Marcello a Seravezza Fotografia.
Ho fortemente accentuato la contrapposizione tra la zona luminosa che per me rappresenta il bene e la zona scura a destra che simboleggia il male: l'uomo risulta imprigionato nella scelta tra bene e male che spesso conduce così all'immobilità , all'inazione.
ciao e grazie
ciao giuliano.
Quando ho scattato sono stato semplicemente attratto dal soggetto inusuale.
Riguardando poi lo scatto sul PC ho notato la suddivisione della foto in due metà distinte e differenti per tonalità cromatiche e densità materica e ho pensato di forzare quell'aspetto per esprimere l'idea che ho poi condensato nel titolo e spiegato nel commento sopra.
Il terreno (di questo dialogo) è molto insidioso: in qualità di autore l'intenzione è quella di esprimere un'idea che in questo caso è di tipo concettuale, avvalendomi di un'immagine straight, cioè non costruita: da un lato non devo forzare troppo la mano nel senso che non posso a tutti i costi voler mostrare una banana se la foto rappresenta una mela, dall'altro posso usare degli strumenti a mia disposizione per accentuare gli aspetti che più mi interessano dell'immagine (luce e ombra sostanzialmente).
A questo punto la mia parte di lavoro è conclusa e interviene il "lettore" che però deve metterci del suo. Mi spiego: può benissimo darsi che l'immagine a qualcuno o a tutti non dica niente o dica tutt'altro rispetto alle mie intenzioni, l'importante è che chi legge si ponga la domanda:"cosa voleva dire l'autore?" e si sforzi con tutti gli strumenti in suo possesso di trovare delle risposte a quella domanda utilizzando anche il titolo che dovrebbe funzionare da orientamento.
Sarebbe interessante leggere qualche altro commento sull'argomento: non sarei affatto dispiaciuto se anche altri esprimessero la tua perplessità , mi servirebbe a capire. Comunque domenica la stamperò e la farò leggere a Ricci Marcello a Seravezza Fotografia.
grazie