La fotografia è un gioco dei sensi. Parto da questo banale assunto per osservare quello che mi sta intorno e che stento a definire realtà . Dov' è la realtà ? Qual' è la realtà ? Quant' è la realtà ?
Parrebbe un invito, oltre che a riflettere e l'about ne è paradigma, ad entrare in un altro mondo. Passato o futuro. Uno Stargate. Classicismo e neoclassicismo in un contesto di falsi riflessi da trompe-l'oeil e forme, ombre e luci che ne valorizzano incorniciandoli i loro aspetti comuni ed evoluti nel corso dei secoli. Una lezione di stile. :-o
ho guardato a lungo questa immagine che non merita, secondo me, uno sguardo veloce e frettoloso.
Velata di apparente semplicità essa veicola significati impliciti ben più complessi, accompagnata dagli interrogativi di un about che non troverà risposte nè in fotografia nè negli anfratti bui della vita e delle relazioni che essa intreccia ... grazie allo scroll ritorno all'immagine e ci ritorno ancora: un tentativo nella ricerca di parole che descrivano ciò che tu hai già descritto grazie al rigore compositivo della tua immagine: equilibri geometrici illusori, una freccia di luce che ne sottolinea ancora la simmetria ampliandola, infranta dalla curiosa e impagabile vitalità del verde spontaneo, fino ad arrivare al discobolo e alla sua ombra ... unica unità visibile e reale, forse, almeno per me, che nonostante il suo schema geometrico è espressione di bellezza e diverso equilibrio ... la realtà sta quindi in ciò che vedo hic et nunc ...
un caro saluto
Paola
l'unica cosa che posso dire è che la luce che sbatte contro il muro (mi piace la V che forma e che il vertice basso vada a finire proprio al centro dei due portoni) va in conflitto con l'ombra del discobolo che dovrebbe essere esattamente dall'altra parte... una bella immagine aperta a ogni tipo di discussione... complimenti
Caro Antonio, ti ringrazio dell' attenzione e approfitto per ribadire un tuo concetto. Credo anch' io che l' immagine, al di là delle sue valenze, bella o brutta è un valore relativo, avrebbe potuto aprire un momento di discussione sul senso della fotografia come uso della realtà visibile a fini espressivi. Che è poi il fine ultimo a cui tutti dovremmo tendere. Ma come vedi, nonostante l' autorevolezza del tuo invito... Per quanto riguarda l' ombra del discobolo, mi sembra naturale che sia proiettata in quel senso, dal momento che si trova all' interno, con una batteria di fari alle spalle. Un caro saluto.
Troppo difficile per me Ubaldo, soprattutto in relazione alle note ed alle domande in esse poste... Ne apprezzo la composizione, ma non sarei in grado di ricavarne riflessioni apprezzabili... sicuramente demerito mio ;-) Ciao
Parto dal tuo assunto di base e dico ... la realtà è la realtà , anche se per noi è sempre una valutazione soggettiva di un momento.
La realtà è solo nella teoria dei numeri 2+2 fa sempre 4 ( realtà oggettiva )
E' solo la nostra percezione di essa che può darcene la misura valutata ovviamente col nostro metro del momento ... la fotografia ne deforma ancor di più la percezione soggettiva perchè ne modifica o toglie gli elementi a contorno ...rumori , odori , percezione tridimensionale , messa a fuoco etc , colori e luci , connotandola in qualcosa di diverso.
Se poi a guardarla sono anche altri occhi la realtà percepità sarà ancora diversa , ma non per questo errata ... tutto è relativo.
Dov'e' , quale e' , quant'è la realtà è una domanda a cui si daranno sempre risposte diverse , perchè essa cambia già l'attimo dopo che si osserva ... panta rei ...
Immagine ben composta e con un ottimo bn , che gioca molto sul vedo e non vedo di due porte , inserendo il dubbio della domanda su cosa possa lasciar vedere una porta chiusa ... un'altra realtà sicuramente ... non aprite quella porta :-D
Velata di apparente semplicità essa veicola significati impliciti ben più complessi, accompagnata dagli interrogativi di un about che non troverà risposte nè in fotografia nè negli anfratti bui della vita e delle relazioni che essa intreccia ... grazie allo scroll ritorno all'immagine e ci ritorno ancora: un tentativo nella ricerca di parole che descrivano ciò che tu hai già descritto grazie al rigore compositivo della tua immagine: equilibri geometrici illusori, una freccia di luce che ne sottolinea ancora la simmetria ampliandola, infranta dalla curiosa e impagabile vitalità del verde spontaneo, fino ad arrivare al discobolo e alla sua ombra ... unica unità visibile e reale, forse, almeno per me, che nonostante il suo schema geometrico è espressione di bellezza e diverso equilibrio ... la realtà sta quindi in ciò che vedo hic et nunc ...
un caro saluto
Paola
Libero
La realtà è solo nella teoria dei numeri 2+2 fa sempre 4 ( realtà oggettiva )
E' solo la nostra percezione di essa che può darcene la misura valutata ovviamente col nostro metro del momento ... la fotografia ne deforma ancor di più la percezione soggettiva perchè ne modifica o toglie gli elementi a contorno ...rumori , odori , percezione tridimensionale , messa a fuoco etc , colori e luci , connotandola in qualcosa di diverso.
Se poi a guardarla sono anche altri occhi la realtà percepità sarà ancora diversa , ma non per questo errata ... tutto è relativo.
Dov'e' , quale e' , quant'è la realtà è una domanda a cui si daranno sempre risposte diverse , perchè essa cambia già l'attimo dopo che si osserva ... panta rei ...
Immagine ben composta e con un ottimo bn , che gioca molto sul vedo e non vedo di due porte , inserendo il dubbio della domanda su cosa possa lasciar vedere una porta chiusa ... un'altra realtà sicuramente ... non aprite quella porta :-D
Ciao , Mimmo