Il nome scientifico è “formichiere buongustaio” e appartiene alla stessa famiglia del più conosciuto e diffuso “formichiere disgustato” che si nutre di formiche.
Nel corso dei millenni, ha sviluppato un senso del gusto raffinato che lo ha costretto ad abbandonare le formiche per orientarsi verso prede più prelibate come granchi e paguri; la selezione darwiniana ha favorito lo sviluppo di un muso a forma di pinza schiaccianoci in sostituzione dell’inutile lingua che arrecava solo danno e dolori lancinanti.
Ne esistono ormai pochi esemplari sulle nostre coste, tollerati dalla popolazione grazie anche all’equivoco sulle loro deiezioni che vengono scambiate per catrame.
Per un rinfoltimento della specie, si sta tentando di allevare in cattività una coppia di esemplari appartenenti alla sottospecie detta “formichiere mezzobongustaio di bocca bona” ghiotto di bastoncini di surimi dell’esselunga.