Informazioni File |
Nome file: | _MG_8436.jpg |
Nome Album: | OMAR / Bianco e Nero |
Dimensione file: | 161 KB |
Aggiunto il: | Dic 18, 2008 |
Dimensioni: | 567 x 567 pixels |
Visto: | 46 volte |
FNumber: | f 2.8 |
ISO: | 200 |
Lunghezza Focale: | 55 mm |
Modello: | Canon EOS 350D DIGITAL |
Tempo d'esposizione: | 1/800 sec |
URL: | https://www.micromosso.com/galleria/displayimage.php?pos=-26775 |
Preferiti: | Aggiungi ai preferiti |
E' innegabile che amo le conversioni contrastate, ricche di toni forti e di illuminazioni altrettanto incisive e questa è da intendersi prima di tutto come scelta stilistica, oserei dire poetica ancor prima che formale.
E' chiaro che ogni scena ed ogni soggetto necessitano di un trattamento differente ed ovviamente regolo il mio bianco e nero in base all'immagine ed al messaggio che intendo comunicare, ma agisco sempre all'interno di un range definito, cercando di non snaturare mai il mio stile.
Sto cercando di fare in fotografia quello che faccio da anni dipingendo: lo stile, la peculiarità , la personalità , l'unicità prima di tutto.
Pur facendo "arte" (passatemela, per stavolta) per puro divertimento, cerco di farlo tenendo sempre in testa questi concetti che, insieme alla sintesi, ritengo dovrebbero essere il fine ultimo di ogni artista.
Vedete, una panchina è una panchina per tutti. Quello che rende la tua panchina diversa dalle altre è il "come" tu la rappresenti, quanto di te riesci a mettere in quella rappresentazione. Perché se la panchina è uguale per tutti, l'artista invece è unico e soltanto la sua unicità può rendere interessante una panchina.
un saluto