il padre ti deve aver preso per un pedofilo

Mi piacerebbe sapere il perche' di questa tua scelta di rendere le foto cosi' scure, irreali.
Capisco che l'occhio si concentra di piu' su dove vuoi, lasciando il resto al buio, ma non credi che sia meglio la foto a parlare senza nessun condizionamento forzato?
L'avevo notato su quella del Gardin ma vedendo anche questa con la stessa "tecnica" volevo appuinto chiedertelo.

:-) lo so.. che non approvi!!! Dal tronde sei della "scuola" dell'amico Alberto!! :-) Non c'è un motivo particolare Paolo...A volte lo faccio altre no...In realtà quando lo faccio è appunto per eliminare gli elementi di disturbo e concentrare l'attenzione sul "mio" soggetto. So che possono risultare "irreali" ma quando lo faccio non do tanta importanza alla foto in se ma piuttosto al "mio" messaggio. Mi dispiace non ti piaccia. A volte mi prende la mano :-(

Bella l'espressione della bimba che parrebbe proprio dire le frasi del titolo dello scatto da te realizzato, il viso della bimba però mi sembra ""bruciato"" e il nero in basso a sn non mio convince molto...effettivamente il padre sembra sulla difensiva...ti ha preso a cazzotti=??? :-) ...illuminato il viso della bimba in post=? posso chiederti in che modo=? ciao ;-)

gli elementi di disturbo se sono i giocattoli a sinistra avrebbero contestualizzato meglio la scena e anche io li trovo molto scuri... forse una leggera vignettatura ai bordi sarebbe bastato a convogliare in modo piu salutare l'attenzione sulla bimba... parere oltre che modesto il mio, anche personalissimo :)

A dire il vero antonio avrei potuto tenere più chairi i palloncini...ma non l'ho fatto...ma hai ragione. No non mi piace la vignettatura. Infatti non uso vignettature per fare queste cose. In realtà il volto della bimba Davide è esposto correttamente in fase di scatto. Prendo l'esposizione in un solo punto tenendo il resto leggermente sottoesposto. In post. Con le curve tendo ad aprire le "alte" luci e a chiudere le ombre ( in questo caso ho esagerato un po con le alte luci). A volte vengono cose interessanti altre volte "forzature" come questa. Che si è forse lontana dall'idea che abbiamo di fotografia ( anch'io sono piuttosto integralista con cs) però in alcuni casi mi piace provare.
Paolo però trovo che sia diversa da quella di Gianni Berengo in quella c'è piuttosto un operazione di mascheratura che certo con cs è "semplice" ma che si faceva anche in camera oscura. No? Il risultato magari la rende irreale ma sono dell'idea che la fotografia non è solo "rappresentazione" della realtà ma spesso è anche messaggio e linguaggio del fotografo. Non lo pensi?

Certo che lo penso ma continuo a pensare alla fotografia come la scrittura attraverso la luce e non attraverso PS.
:-D
Scherzi a parte, anche in camera oscura si maschera e si brucia (volendolo fare chiaramente), ma, almeno per quel che mi riguarda, cerco sempre di lasciare lo stesso rapporto tra luci ed ombre presenti in natura senza forzarle.
In quella di GBG che sicuramente e' una foto d'effetto, ci sta bene, ma pensando alla scena reale, e cioe' che non era illuminato da uno spot lasciando tutto il resto al buoi, mi sembra irreale e teatrale la resa.
Chiaramente e' il mio modo di vederla la fotografia, poi, come sappiamo, ognuno la interpreta per come crede.
;-)

si certo..ma siccome mi piace la tua fotografia, e lo sai, mi piace "sentire" come la pensi. Hai detto una verità "teatrale la resa". E' un periodo che mi piace il teatro e l'uso delle luci forse dipende anche da questo.

Trovo che la composizione, più che irreale, è confusa; troppi gli elementi inseriti, troppi i segni che emergono qua e là dai neri eccessivi.
Il "tuo" messaggio lo cerco ma non lo trovo; vedo solo una bambina che guarda un bambolotto e un padre disinteressato che ti guarda mentre gli fai la foto.
Tu, che io reputo un critico accorto, dovresti essere meno indulgente con te stesso .

la faccia del papà secondo me fa la foto, quante volte abbiamo fatto noi papà quella faccia là, forse i palloncini li avrei preferiti un pelino più evidenziati dal punto di vista della luminosità. Ciao nick ;-)

non so giacomo.........proprio non so

Fausto...non hai torto. Non sono indulgente ma stò sistemando una serie di foto e questa ne fa parte. E' scattata nella fiera che si tiene a Campobasso durante i Misteri. Devo dire che non è semplice, fotografare i Misteri, c'è un sacco di gente e di luce e l'esposimetro, la messa a fuoco impazziscono. La gente non è il massimo della disponibilità sopratutto gli ambulanti. Non c'è un messaggio...non è una foto "concettuale" e forse non è nemmeno da reportage, è una foto così, mi piaceva l'espressione della bambina. C'è una post esagerata, come mi hanno fatto notare...l'ammetto. Ma è andata così. :-)

Giacomo, capisco di cosa parli, sono esperienze comuni. Ma è importante che ce le diciamo, anche se a volte ho paura di essere tacciato di supponenza.
Con te però so di poterlo fare.
Un saluto

Una composizione dove il terzo a destra crea un po' di scompiglio, non vedo come entri nel racconto. Lo "sparato" sul bimbo lo sottolinea come il fucro dell'immagine, ma il micromosso ne cancella l'espressione, che pare più che altro angosciata.
Le tonalità particolarmente scure rendono il tutto molto opprimente: forse volevi evidenziare il disagio del bambino.
Interessante, comunque, l'impassibilità del padre, quasi a sottolineare la futilità delle richieste del figlio.
Un grosso ciao
Pietro